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Apocalypse Now


USA 1979
REGIA: Francis Ford Coppola
ATTORI: Martin Sheen, Marlon Brando, Robert Duvall, Dennis Hopper, Frederic Forrest, Laurence Fishburne, Harrison Ford
* A Saigon il cap. Willard dei servizi speciali riceve l'ordine di risalire un fiume della Cambogia, raggiungere il colonnello Kurtz che sta combattendo una sua feroce guerra personale ed eliminarlo. Ispirato alla lontana a Cuore di tenebra (1902) di Joseph Conrad, sceneggiato da J. Milius, splendidamente fotografato da V. Storaro, è il più visionario e sovreccitato film sul Vietnam, trasformato in mito. Delirante, eccessivo, diseguale, ricco di sequenze straordinarie, assai discusso e talvolta estetizzante nel suo ostentato brio stilistico, nella sua spropositata ambizione di grandiosa complessità. È una riflessione amara, forse disperata, sull'imperialismo USA, erede del colonialismo eurpoeo, sulla follia omicida della civiltà occidentale, sul legno storto dell'umanità. Palma d'oro al Festival di Cannes, ex aequo con Il tamburo di latta. 2 Oscar: Vittorio Storaro (fot.) e Walter Murch (suono).




Versione originale





Doppiaggio italiano del '79




( 10/9/2009 23:58:47 - N. 373686 )

Il padrino
(The Godfather)



USA 1972
REGIA: Francis Ford Coppola
ATTORI: Marlon Brando, Al Pacino, Robert Duvall, James Caan, Diane Keaton, John Cazale, Talia Shire, Sterling Hayden, Richard Castellano, Richard Conte, Al Lettieri
* Quando nel 1945, dopo aver dominato per due generazioni un clan di mafia italo-americana, Don Vito Corleone muore, suo figlio Michael accetta con riluttanza di occuparsi degli affari di famiglia. Imparerà presto. Da un romanzo (1969) di Mario Puzo (1920-99), è la storia di un sistema familiare e di clan con sottofondo nostalgico per la forza di quei legami che nell'America di oggi sembrano svalutati (come fu letto dalla maggioranza del pubblico), ma possiede anche una profonda e fertile ambiguità. C'è il parallelismo mafia-politica che diventa equivalenza nel Padrino-Parte II; c'è la magistrale ricostruzione di un'epoca e di una morale del crimine, di una struttura patriarcale più italiana che americana. Coppola sa di che cosa parla e ne sa le ragioni anche se non le condivide: il suo sguardo è più distaccato che affascinato. Spaccò la critica in due ed ebbe dappertutto un grande successo. 3 Oscar: film, sceneggiatura e M. Brando.

AUTORE LETTERARIO: Mario Puzo



Versione originale





Doppiaggio italiano




( 10/9/2009 23:39:35 - N. 373684 )


Fronte del porto
 (On the Waterfront)



USA 1954
REGIA: Elia Kazan
ATTORI: Marlon Brando, Eva Marie Saint, Karl Malden, Rod Steiger, Lee J. Cobb, Nehemiah Persoff
* Da un racconto di Budd Schulberg e articoli di Malcolm Johnson. Terry Malloy, scaricatore di porto ed ex pugile, ha per fratello il pezzo grosso di una gang che controlla il sindacato dei portuali di New York. Una faticosa crisi di coscienza lo spinge a testimoniare contro la sua corruzione criminale. Film nero – girato per intero a New York, quasi sempre in esterni – con forti implicazioni sociali, sottintesi etici, risvolti politici e accensioni melodrammatiche, è il trionfo dell'ambiguità di E. Kazan che, come il suo sceneggiatore Budd Schulberg (da un suo romanzo), aveva molti conti da regolare con i comunisti e li regola, imbrogliando le carte. È anche il trionfo di uno stile di recitazione, quello del Metodo, cioè dell'Actors' Studio. M. Brando memorabile come il bianconero di Boris Kaufman. 7 Oscar (film, regia, sceneggiatura, fotografia, scenografia, M. Brando, E.M. Saint, montaggio) e un Leone d'argento a Venezia.

AUTORE LETTERARIO: Budd Schulberg





( 15/5/2009 13:16:21 - N. 370724 )


Il selvaggio

 (The Wild One)



USA 1954
REGIA: Laslo Benedek
ATTORI: Marlon Brando, Mary Murphy, Lee Marvin, Robert Keith, Jay C. Flippen, Jerry Paris

* A capo di una banda di teppisti in motocicletta, Johnny (M. Brando) sparge il terrore nella cittadina californiana di Wrighsville. Scoppia una rissa con una banda rivale, ci scappa il morto. La sequenza iniziale dei Black Angels, con Brando nel fulgore dionisiaco e tetro dei suoi trent'anni, che avanzano su una strada asfaltata della California, come un minaccioso squadrone di cavalieri teutonici, è uno degli incipit memorabili del cinema hollywoodiano. Tutto il resto gli è inferiore. Fu, con troppo anticipo, l'antesignano della moda dei biker movies che fiorì negli anni '60. Prodotto da Stanley Kramer, è ispirato a un fatto di cronaca del 1947 quando quattromila soci di un club motociclistico si riunirono per 3 giorni a Hollister (California) seminando la paura tra gli abitanti. Ne riferì Frank Rooney nel racconto The Cyclists' Raid, all'origine del film. Non ebbe un grande successo né di pubblico né di critica quando uscì, ma fece epoca. Brando in giubbotto di pelle nera divenne un'icona internazionale. Jerry Lewis lo parodiò in Il delinquente delicato (1957), Kenneth Anger lo citò nel film d'avanguardia Scorpio Rising (1964). Scritto da John Paxton, fotografato da Hal Mohr con lenti speciali Garutso.

AUTORE LETTERARIO: Frank Rooney










( 15/4/2009 14:57:29 - N. 369696 )
blog modificato il: 15/04/2009 14:59:17

Un tram che si chiama Desiderio


(A Streetcar Named Desire)



USA 1951
REGIA: Elia Kazan
ATTORI: Vivien Leigh, Marlon Brando, Kim Hunter, Karl Malden, Rudy Bond, Peg Hillias, Wright King
* Blanche Dubois, vedova sessualmente repressa, va ad abitare a New Orleans in casa della sorella Stella, cerca di farsi sposare da un maturo corteggiatore, ha un ambiguo rapporto di seduzione col rozzo cognato che si chiude con uno stupro e scivola nella follia. Tratto da un dramma in undici scene di Tennessee Williams (messo in scena dallo stesso E. Kazan nel 1947 con gli stessi interpreti principali e Jessica Tandy nella parte di Blanche). Kazan usa la cinepresa come un microscopio che penetra nella psicologia dei personaggi, punta sulla crudeltà del linguaggio nell'esibizione dei corpi, del sudore o dell'odore, scarta una scelta naturalistica nella scenografia, si affida alla violenza della parola per suggerire le pulsioni dimorte che dominano il testo. 9 nomination agli Oscar e 3 statuette per V. Leigh, K. Hunter, K. Malden; quella del migliore attore toccò, invece che a M. Brando, a Humphrey Bogart di La regina d'Africa. Rieditato nel 1993 con i 4 minuti a suo tempo censurati. Rifatto 2 volte per la TV.


AUTORE LETTERARIO: Tennessee Williams





Hey Stellaaaaa!!
(versione originale)






Hey Stellaaaaa!!
(doppiaggio italiano)






( 19/1/2009 16:11:42 - N. 365623 )
blog modificato il: 15/04/2009 14:44:38

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