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Trama:
Ambientato alla fine del '700, La Duchessa è la storia della bella e sofisticata Georgiana Spencer, la donna più affascinante della sua epoca. Famosa per la sua bellezza e il suo fascino, divenne un personaggio controverso per i suoi gusti stravaganti e la sua passione per il gioco e per l'amore. Andata in sposa giovanissima al più anziano e freddo Duca del Devonshire, amica intima di ministri e principi, Georgiana fu un'icona dell'eleganza, una madre devota, un'abile attivista politica, e la beniamina della gente comune. Ma al centro della sua storia c'è soprattutto una disperata ricerca dell'amore.

Mio giudizio:
Sinceramente lo abbiamo visto solo perchè la sala dove facevano "The millionaire" era piena.
Cominciamo con le note negative. Il film sembra un po' inconcludente perchè la storia si basa su una vicenda realmente vissuta ma che non è stata romanzata dagli sceneggiatori. Fatti di matrimoni non felici e amori negati.
Poi, questa Keira Knightley a me sembra quasi inespressiva. Ci si accorge che piange perchè arriccia gli angoli della bocca verso il basso e le scendono le lacrime. Viceversa, quando ride arriccia verso l'alto ed è asciutta.
Le note positive sono che non ci si annoia, la storia, seppur leggera, si fa seguire.
Ambientazioni, scene e costumi sono da applausi (scommetto per un oscar per questi ultimi).
Un film vedibile e che non fa rimpiangere i soldi spesi ma, per favore, mettete "The millionaire" in una sala più grande!
 


( 29/12/2008 11:14:57 - N. 364066 )


ATTENZIONE: è un papiello!


Leggevo questi due bellissimi articoli di Gioacchino Lanza Tomasi..

link://napoli.repubblica.it/dettaglio/La-finanza-creativa-si-mangia-la-citta/1566828

link://napoli.repubblica.it/dettaglio/Ridere-e-piangere-nella-citta-piegata-ai-capibastone/1566826

...ed avevo la solita reazione di torcimento intestinale.
Mi chiedevo cos'è esattamente la corruzione.
Le regole che si è imposta questa società a cosa esattamente servono? A misurare il nostro grado di moralità o sono realmente funzionali al vivere civile?

In entrambi i casi, almeno qui al sud, la risposta è negativa.
La mia attuale compagna mi diceva che al concorso per vigili urbani a Napoli il "posto" ovvero la vittoria nella selezione costava 50.000 euro.
Quindi si comprava un "posto", non un lavoro, ossia una posizione di responsabilità civile e sociale ma che intendeva già nell'appellativo staticità e alcuna volontà di impegno. Una pensione anticipata, in sintesi.
Cosa potremmo mai pretendere da un vigile che si è comprato il posto? Rispetto delle regole che lui stesso dovrebbe adoperarsi a far rispettare? Impegno? Onestà?
E se non sono i tutori dell'ordine a far rispettare le regole, chi le fa rispettare?

La misura di questo vivere comune è solo il danaro, quindi la corruzione ne è la naturale conseguenza morale.
Un'economia applicata a queste regole scritte da una serie di individui che non hanno mai vissuto per strada o che hanno fatto finta di perderne memoria.
L'unica regola vera sembra solo essere: più complesso è l'aggiramento del virtuale vincolo, maggiore è la tariffa.

Infatti ci si vende anche per spiccioli.
Ci sono uscieri che al catasto ti bruciano la cartella planimetrica (perchè non sia possibile accertare abusi) per 50 euro.
Impiegati comunali che riscrivono le tabelle di assegnazione di una casa popolare o che portano in cima ad una lista una pratica di pensione di invalidità per un centinaio di euro.
Finanzieri che evitano accertamenti in cambio di regali di Natale o di (presunte) nozze (...).

E poi c'è il corruttore. Che sono io, tu che leggi e gli altri che lo stanno facendo in questo momento.
Esiste il mercato della corruzione perchè la domanda è alta.
Davanti alle regole della società moderna spesso ci indignamo. La burocrazia può diventare un essere mostruoso da evitare in qualsiasi modo.
Allora cerchiamo chi o cosa possa evitarci la pena.
Ed è quando guardiamo a lato per una via di fuga che diventiamo automaticamente corruttori.
Tutti colpevoli = nessun colpevole?
No, direi proprio di no.
Non ci sono assoluzioni ma c'è da fare un bel distinguo anche all'interno del "sistema corruzione".

Da noi, al sud, anche il "sistema corruzione" non funziona.
Mentre al nord è stato acclarato più volte che esiste una corruzione diffusa (tangentopoli è nata lì), le opere pubbliche vengono realizzate, i livelli di vita sono accettabili, persino la macchina pubblica funziona.
Qui no.
La corruzione, al nord, è vista solo come un modo "moderno" di transare. L'ulteriore gabella da pagare al nostro burosaurico stato.
Superata questa fase, fare il proprio dovere è la successiva priorità.

La corruzione al sud è vista come l'acquisto finito di un diritto. Anche lo scopo stesso della corruzione perde di significato: un appalto pubblico, un concorso, una pratica comunale ecc.
Tutto l'impegno è stato profuso nell'atto di corruzione cui segue il disinteresse e quella forma di egoismo che fa di questa nostra una comunità allo sfascio.

ps è uno sfogo: chiedo venia per la confusione e gli eventuali errori


( 29/12/2008 11:13:32 - N. 364065 )




Trama:
Rino Zena, separato dalla moglie, é il padre di Cristiano; nonostante il gran bene che vuole a suo figlio, Rino, é un uomo violento, fa abuso di alcool e per questi comportamenti rischia che gli venga tolto l'affidamento. Nonostante tutto, anche grazie ad alcuni suoi amici, riesce a creare attorno a Cristiano una specie di famiglia che si prende cura di lui...

Mio commento:
All'inizio sono rimasto quasi infastidito da come tutta la prima parte del libro sia stata condensata in venti minuti di pellicola.
Mancano personaggi, luoghi e avvenimenti.
Poi ho pensato di valutare il film come corpo a sé stante (forse si dovrebbe fare sempre così).
Dall'"esterno", effettivamente, il film funziona meglio perchè concentrato sul rapporto padre-figlio e sul fatto delittuoso che ne diventa la chiave di volta.
Filippo Timi è un mostro di bravura anche se qui non ha potuto esprimersi al massimo.
Elio Germano è bravo ma il personaggio non gli calza bene.
Il ragazzino, Alvaro Caleca, è bravo e perfetto nella parte di bello e dannato.
La sensazione finale è che si poteva fare meglio ma rimane un film godibile, realizzato con sapienza e con quei tratti alla "Salvatores" che piacciono ai fan del regista (come il sottoscritto).

( 13/12/2008 11:00:7 - N. 362606 )


Lei mi aveva detto: "Sai, ci avevo già immaginati"
"Come?"
"Una famiglia. Io, te e qualche bimbino a correrci intorno"
Qualcosa mi si smosse dentro. Un colpo lungo del cuore e poi una certa mancanza di aria cui supplii con un respiro profondo.
"Davvero?"
"Sì"
Questa sfortunata terra ha tante maledizioni che si porta appresso. Terremoti, inondazioni, eruzioni, la gente che ci abita.
Però a settembre seduce come poche.
L'aria calda e aromatica che sale dal mare ti inebria e fa girare la testa.
A lume di candela intravvedo parte del suo viso.
E le sue labbra. Le sue splendide, irresistibili labbra.
Quelle che avrei baciato 5 minuti dopo averla conosciuta.
Da quelle stesse labbra, prospettive perse di felicità si alternano ai fatti.
E i fatti sono che non c'è spazio per me ma soprattutto un noi non è mai esistito se non in una fantasia di mezza estate.
"Ed allora non ci vediamo più" dico io.
"Perchè?"
"Perchè il mondo è pieno di gesti inutili come sarebbe quello di guardare in te quello che poteva essere"
Non parla più.
L'aria continua a tirare suadente ma non è per noi.
Non lo era neanche all'inizio della serata.
Certe cose bisognerebbe saperle da subito.
Si risparmierebbero minuti, parole e battiti lunghi del cuore.
( 14/11/2008 15:26:24 - N. 359152 )



Nel suo genere è un capolavoro!

Una buona annata per i film:
Gomorra
In Bruges
Into the wild
Wall-E


( 20/10/2008 11:04:18 - N. 355464 )

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