Che io creda poco in qualche essere superiore all’intera umanità è risaputo. Che io sia poco legata alle feste comandate idem. Feste comandate uguale obblighi. Obbligo di fare regali, di essere felici a tutti i costi, di mangiare come se poi si andasse in letargo per 5 mesi. E obbligare un povero vecchio a fare il giro del mondo a bordo di una slitta che, ormai, al posto delle renne avrà sicuramente un navigatore satellitare. Magari durante il tragitto sarà anche impegnato a smanettare con il suo eeepc e a guardare film scaricati da emule. Che poi, in realtà, Babbo Natale è l’unico che mi sia sempre stato simpatico. Aspettare la mezzanotte della vigilia e trovare tutti i giochi sotto l'albero era una delle gioie più indescrivibili. E non solo per l’ennesima Barbie ricevuta, ma per il fatto stesso che uno “sconosciuto” era a conoscenza dei miei desideri ed era in grado (quasi) sempre di soddisfarli (il “quasi” solo perchè a volte sognavo di avere poteri paranormali tipo quelli di “E’ quasi magia Johnny&rdquo. Non credo che tutti i bambini cresciuti così siano diventati materialisti o consumisti incalliti. Quello è un problema che ha ben altre cause risalenti alla prima rivoluzione industriale. Ma il problema è che oggi i più piccoli lo sanno benissimo chi è Babbo Natale. O meglio, sanno della sua inesistenza. Quindi, niente atmosfera magica prima dello scoccare del Natale. Tempo fa mi aveva colpito la notizia della messa al bando di Santa Claus nella città di Sarajevo. Tutto, ormai, rientra nell’ambito politico, ma certi personaggi della fantasia dovrebbero essere lasciati liberi di essere vissuti in modo spontaneo. Anche perchè dopo tanti anni nessuno ha creato il falso mito di Babbo Natale come trasposizione di un essere semi-umano dal “miracolo” facile. E qui potrei aprire una lunghissima parentesi, ma evito perchè altrimenti mi dareste della blasfema anche il giorno della Vigilia! Non penso che ricorderò di fare gli auguri a colui che scende dalle stelle e che pensa ad essere il Re del Cielo piuttosto che a risolvere i mali concreti del nostro mondo. A questo punto, arrivati a una certa età, meglio credere a Babbo Natale e avere, comunque, la consapevolezza che si tratti di qualcosa di effimero, invece che credere fermamente e spesso anche senza validi motivi (ma solo per “obbligo” voluto dalla nostra cara società cristiana) a qualcuno di soprannaturale. Perciò, non mi resta che fare il conto alla rovescia e aspettare l’arrivo del mio “vecchiaccio” vestito di rosso: almeno con lui non ho bisogno della sola fede. ( 24/12/2008 14:07:54 - N. 363716 ) blog modificato il: 24/12/2008 14:09:17 |
Ho impigliato il cuore ( 3/11/2008 19:07:16 - N. 357632 ) |
Oh periodo infausto, periodo di merda, ( 25/10/2008 17:43:46 - N. 356247 ) |
( 3/10/2008 18:14:12 - N. 352806 ) blog modificato il: 03/10/2008 18:19:28 |
15/09/2008 ( 26/9/2008 17:46:26 - N. 351458 ) |