Blog di AZaLhea

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Qualche volta penso che esprimere un concetto chiaro e conciso sulla mia vita è davvero difficile. Mille idee nella mente e nessuna che vada bene per esprimere ciò che penso. Forse perchè è molto difficile pensare armoniosamente alla vita ed alle cose che ci offre, visto che non sono sempre quelle che avremmo desiderato. Un giorno "decidono" di metterti al mondo, di farti salire sul treno e comincia il tuo viaggio... Cresci e ti trovi a dover affrontare problemi più enormi di te ed a volte non riesci proprio a continuare e pensi che sia il caso di scendere e concludere "il viaggio". Allora cos'è che ti spinge a restarci sù?

Verso l'indipendenza..

L'esperienza più devastante per un bambino è la percezione di essere abbandonato dalle persone che lo hanno tenuto tra le braccia, dai volti cari che riempivano il suo sguardo. Così come l'esperienza più bella della vita, fin dal suo inizio, è quella di sentirsi accolti, abbracciati, amati senza condizioni. Tutti sappiamo che i genitori danno al bambino quella sicurezza che gli permette di entrare e vivere nel mondo con la più possibile gioia e tranquillità; i bambini sono "satelliti" di mamma e papà che sarebbero il "pianeta" attorno a cui essi vivono e ruotano, da cui dipendono e sono orientati.

Ma ad un certo punto questo amore rischia di diventare soffocante perchè crea una dipendenza che, mano a mano che si cresce, è percepita come intollerabile. Ecco allora che l'adolescente, non più bambino e non ancora adulto, desidera raggiungere l'autonomia psicologica da tutti coloro che, in maggior o minor misura, lo hanno "allevato tra le braccia" fino a quel momento: vuole essere riconosciuto come soggetto autonomo, vuole iniziare a camminare da solo. Per questo ricerca sempre esperienze nuove che possano essere vissute fuori dall'ambito familiare; ingaggia una battaglia per l'orario del rientro serale, poichè lo star fuori la sera è considerato dal gruppo dei coetanei come lo status symbol dell'essere autonomo, dell'essere oramai grande. Soprattutto ricerca attività, esperienze che siano soltanto sue, di cui è estremamente geloso: le vive e ne parla soltanto con chi decide lui, quando decide lui. A volte vuole allontanarsi, altre volte desidera rientrare nell'atmosfera calda della famiglia.

Stasera mi sento una psicologa! Non sò il motivo di tutto stò scritto però sò che mi andava di scriverlo e condividerlo con voi. Si accettano pareri ed obiezioni!


( 28/11/2005 00:49:58 - N. 100309 )


Io dentro, nella tranquillità, fuori il chaos. Stasera le foglie piangevano, gli alberi danzavano, il terreno tremava infreddolito. La natura si era animata. Ed io ero lì, ad assistere a quello spettacolo. Quanti ricordi, i primi evidenti segni della mia crescita, bello riscontrarli, uno per uno, assaporare lentamente l'emozione di ogni piccola novità passata. Ero felice, avrei voluto rimanere in quel posto fino all'alba, godermela nella sua completa bellezza. Ogni tanto devo dirvi anche grazie, il vostro comportamento scorretto mi riserva anche momenti di felicità. GRAZIE. 

Voglio annegare nel mio silenzio, non salvatemi..



( 20/11/2005 16:24:23 - N. 98310 )
blog modificato il: 20/11/2005 16:25:17

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