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Ho sfociato nel mio cesso uno stronzo di dimensioni inusitate.
Praticamente una catenaria di prodotti del mio metabolismo. Sembrava l'Orient Express che mi usciva dal culo (questo il suo verso, da dentro a fuori, a differenza di quanto solitamente avviene a parecchie frequentatrici e pure frequentatori di questo sito e con materiali non del tutto organici) e in perfetto orario. Una ben arrotolata gomena di merda.
Ben presto renderò pubbliche le foto del calendario che ho realizzato a questo mio monumentale stronzo.
Dodici foto che lo immortalano da dodici diverse angolazioni, sfatando tutti i luoghi comuni e dileguando i dubbi relativi agli escrementi (puzzano davvero così tanto? se uno ha lo stimolo della cagata ma muore prima di soddisfarlo, la cacca trova da sola la via del mare? gli stronzi cilindrici e fumanti: come li si può buttare a cuor leggero in una misera tazza del cesso, dopo averli tenuti dentro per così tanto tempo? è vero che sei quello che caghi? cosa pensa - veramente - la merda di noi?).
E non perdetevi il backstage, che coinvolge in una serie di rutilanti interviste la carta igienica, l'aeratore che lotta contro l'olezzo di questo immenso stronzo e, dulcis in fundo, lo scopetto del cesso, a cui è toccato l'arduo compito di rimuovere le tracce di quella fila di salsicce di letame.
Alla presentazione in pompa magna del calendario interverrà anche una troupe della trasmissione Elisir (Raitre) che si occuperà soprattutto di analizzare il fenomeno di quello che già si autodefinisce "Il più grande pezzo di stronzo - non stronzo della Campania" con un'intervista esclusiva a colui che l'ha generato (il sottoscritto, e si vede da come ci somigliamo).

Nel terzo millennio è ingiusto nutrire ancora timori nei confronti di cacche di questa portata. Ed è ingiusto chiamare GRAN PEZZI DI MERDA gli uomini di malaffare, implicitamente recando dileggio all'escremento gigante che, ora che i riflettori sono su di lui, rivendica i suoi diritti e difende le merdine minori, spesso dimenticate, quando non calpestate. Provate voi a imbattervi in questo pitone sterco: vi sfido a fare gli sbruffoni con lui.
Sarà chiaramente a disposizione di tutti il video tratto dalla trasmissione di Mirabella con interviste e commenti dalla viva voce del festeggiato - il mio colossale pupazzo di pupù - e qualche ammiccamento nel finale da parte del bidet.
Restate con noi.

( 17/1/2006 20:56:57 - N. 113482 )
blog modificato il: 18/01/2006 23:40:09

Freak, sei l'unico che ancora passa da queste parti. Ti ho riconosciuto dall'impronta. Lascia perdere, qui non ci scrivo quasi più. Giusto un pochino, per prendere per il culo qualcuno ogni tanto. Ma tanto non se ne accorge. Come non se ne accorgerebbe se gliela facessi davanti al naso. L'unica cosa che posso dirti, o sconsolato errante, è di puntare i tuoi spiccioli residui su questa cavalla http://www.ircnapoli.com/h.asp?n=16541. Guarda che foto. Ma soprattutto, guarda il numero dell'iscrizione, 16451. Sai che significa, che sta qui da anni, da prima che il sito aprisse. Ma poi torna a guardare che foto. Una volta ce l'aveva ancora meglio. Aveva un corpetto che la strizzava. Strizzava lei ma mancava il fiato a te. Uno spettacolo. Ma poi vai nel blog, Freak, e nota due cose. La prima è che arriva fino a pagina 2, cioè la ragazza è poche chiacchiere. La seconda, è la foto che c'è a pagina 1. Guarda che labbra. Fa benissimo a non scriverci niente, a commento della foto. E che vuoi che dica o scriva, è meglio se non fa nient'altro che sostenere quelle labbra. Alcuni chirurghi plastici vogliono prendere le staminali di quella bocca e farci qualcosa. Neanche loro sanno bene cosa. Riprodurranno la bocca in vitro e poi lei parlerà loro sul da farsi, sempre che non preferisca fare qualcos'altro di più stuzzicante. Ma questo dipende. Dipende se le abitudini della padrona delle staminali passano per clonazione, oppure no. Nella foto in page ha un cerotto sulla fronte, ma non farci caso, Freak. Tu concentrati sulle labbra, e sulla misura delle tette. Ventidue anni, iscritta al sito da una vita, labbra pneumatiche. Pensa che va anche in chat, schiava della sua bocca. Adesso è in chat. "La passione brucia..ma piano piano che la usi..si appassisce x poi spegnersi....x poi ritrovare qualche altra cosa che ti prenda..che ti fa sentire bruciare..che ti fa sentire viva...che ti penetra nella pelle nello stomaco lungo la schiena..", questa è opera sua. Capisci la faccenda della penetrazione Freak? E dove la trovi una così? solo su questo canale. Restaci a lungo, Freak.
E ogni tanto, vieni a trovarmi.

P.S.: non so se troverai ancora questo blog. Il rischio oscuramento è sempre dietro l'angolo. Ma tu incrocia le dita. L'erba cattiva non muore mai.
( 7/1/2006 01:42:42 - N. 110617 )

Artista: Giorgio Consolini / Gino Latilla - Doppio Quintetto Vocale
Titolo: Vecchio Scarpone
Autori: Calibi - Donida
Edizione: Sanremo 1953


Lassù, in un ripostiglio polveroso,
fra mille cose, che non servon più,
ho visto, un poco logoro e deluso,
un caro amico della gioventù.
Qualche filo d'erba,
col fango disseccato
tra i chiodi, ancor pareva. conservar...
era uno scarpone militar!

Vecchio scarpone,
quanto tempo è passato!
Quante illusioni fai rivivere tu!
Quante canzoni
sul tuo passo ho cantato,
che non scordo più.
Sopra le dune
del deserto infinito,
lungo le sponde accarezzate dal mar,
per giorni e notti insieme a te ho camminato
senza riposar!

Lassù, fra le bianche cime
di nevi eterne immacolate al sol,
cogliemmo le stelle alpine
per farne dono ad un lontano amor!
Vecchio scarpone,
come un tempo lontano,
in mezzo al fango, con la pioggia o col sol,
forse sapresti, se volesse il destino,
camminare ancor.

Vecchio scarpone, fai rivivere tu
la mia gioventù
Zan zan.
( 30/12/2005 10:14:33 - N. 108480 )

L'album dei ricordi mi ha commosso a tal punto che quasi quasi torno buono e ricomincio a nerdeggiare a tutti i raduni del mondo.
Soprattutto perché a quello di ieri c'era una bionda con bocce enormi che non era mai stata vista prima e che distribuiva due di picche, e questa bionda è amica mia e mi ha raccontato di essere stata portata ieri per la prima volta a un meeting da amici e immaginava di trovarmi lì.
Io le ho detto che quando mi renderò conto che anche i cessi appartengono alla sua stessa specie, che anche loro hanno una vulva e tutto il resto delle ghiandole, probabilmente ci andrò.
Viva le feste.


( 26/12/2005 19:35:16 - N. 107490 )

Hanno menato Borghezio ieri in treno. Un gruppetto di No Global reduce dalla manifestazione contro la TAV lo ha incontrato e ha tentato di linciarlo dopo averci battibeccato un po'.
Ora, io non c'ero e non so cos'è successo, ma immagino che il caro europarlamentare leghista abbia avuto un atteggiamento tutt'altro che mansueto, e forse un pochino ha anche provocato quei ragazzi, che poi gliele hanno date.
Io sono contro la violenza in tempi in cui non sia in vigore la legge marziale, se passi alle mazzate significa che non hai più argomenti da opporre e quindi sei dialetticamente sconfitto (che è la peggiore sconfitta), ma ovviamente se uno da un palco spara a zero contro gli extracomunitari, contro i meridionali, gli stranierei, i musulmani, i comunisti, le pecore savoiarde e quant'altro e parla di CALCI IN CULO, di TIRARE LE BARBE agli Imam, se uno spruzza un pesticida sugli zingari in un treno, non è propriamente uno che vive pacificamente, che non solleva sentimenti forti di odio e di tensione.
Poi metteteci pure quello che sta succedendo in Val di Susa, e le recenti prevaricazioni e brutalità gratuite delle forze dell'"ordine" (molta forza e poco ordine)  e il gioco è fatto. I discorsi di questo politico, le azioni di questa polizia, l'imposizione autoritaria di uno Stato contro un villaggio, non hanno proprio comunicato uno stato di rilassamento generale a mo' di onde alpha new age. Se ti esprimi sempre come un gradasso spaccone che vuole menare tutti come se lui fosse superman invece che un vecchio in sovrappeso e con una fortissima miopia, prima o poi scendi da quel palco e le prendi. Che poi Bossi ormai è quasi KO e non può manco più aiutarlo. Non voglio fare ipotesi azzardate, ma se semplicemente Borghezio fosse stato in disaccordo dialettico con i No Global, e non fosse un facinoroso che si riempie la bocca di minacce insopportabili, forse non sarebbe finito in ospedale.
Questo sempre condannando il loro tentativo di cappottone.
( 18/12/2005 13:31:19 - N. 105424 )

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