Oggi è 30 marzo. 30 marzo, ti ho amato, ti ho odiato, ti ho benedetto e ti ho stramaledetto. Ma comunque sia ti ringrazio. Esistono dei giorni particolari nella vita di un uomo. Ricorrenze speciali. Eventi allegri ed eventi tristi. E quando arriva quella ricorrenza non puoi fare a meno di dedicare quasi ogni tuo pensiero a quella data, a quel giorno di uno, due, dieci anni prima che ha, nel bene o nel male, cambiato la tua vita. Sì, la cambiano, la modificano per sempre. Tutte le decisioni che prenderai, le scelte che farai, anche le persone che incontrerai, possono dipendere da giorni particolari della vita, giorni che lasciano un segno indelebile, un tatuaggio nell'animo, che scolorisce col tempo, ma non va via. Anche io porto con me il mio segno indelebile. Il mio tatuaggio nell'animo. Un 30 marzo diverso dagli ultimi cinque. E chissà perchè di questi ultimi cinque, ricordo benissimo il primo e l'ultimo. L'ultimo... un anno fa... serata di sorrisi e pianti, di decisioni impulsive e scelte ragionate. La sera in cui ebbi la possibilità di rimediare ai miei grandi errori, ed invece fu la sera in cui commisi l'errore più grande. E anche l'ultima sera che sono stato dentro di te. Il primo invece... lo ricordo come fosse ieri. Una mattinata all'università, passata fra aula studio e messaggi. L'ultimo sms fu quello mandato ad Ale. "Mi accompagni anche tu all'appuntamento? Forse ci siamo!". Torno dall'università grazie ad un passaggio, vado da Ale, sto sudato, sto spettinato, ma no quando mai, sì Ale dai fammi fare una sciacquata, come sto, perchè ridi, sta camicia non ti piace, dai stai bene, scendiamo dai, ma sta insieme a Rosaria, buon buon. Poi i ricordi si mescolano, si confondono e mi riportano su quel motorino parcheggiato a via Luca Giordano, davanti a Flor do Cafè. Tu col morale a terra, non sapevi come risolvere la situazione, tu che cercavi conforto fra le mie braccia sconosciute. E senza che nessuno dei due se ne accorgesse le nostre labbra si toccarono per la prima volta. Chissà di chi era quel motorino su cui stavo seduto. Se sono quello che sono, lo devo soprattutto a quel giorno, a quel bacio. E a quella persona. Una persona che mi ha cambiato, mi ha migliorato, mi ha insegnato ad amare, a donare, a rispettare, a prendermi cura.... ed anche a soffrire. Una volta dissi "è un'eredita difficile". Si lo è, lo è ancora. Ma chi la erediterà, troverà tanto, molto più di quanto io stesso creda. Ettari ed ettari di campi da coltivare, campi lasciati a riposare a lungo, campi non coltivati da molto tempo, e che non vedono l'ora di tornare a fiorire. ( 30/3/2006 10:52:17 - N. 133798 ) |
( 24/3/2006 10:41:53 - N. 132116 ) |
( 22/3/2006 11:19:17 - N. 131558 ) blog modificato il: 23/03/2006 02:46:14 |
Fatto: Ma cazzo di Budda, ma ci rendiamo conto chi sono gli esponenti dei partiti che sono oggi al governo??? Sta mignotta vulev fa pur il sindaco a Napolia anni fa... Ma ringraziasse a Dio che si trova in Italia! ( 10/3/2006 00:15:35 - N. 127822 ) |
Stanotte ho sognato il mio funerale. Non è stato un bel sogno indubbiamente... ma nemmeno un incubo. Era noioso più che altro. Fortunatamente la bara era chiusa e non si vedeva la pancia. La chiesa non la conoscevo e non c'erano nemmeno volti noti di amici o di parenti. Una strana sensazione, io lo vedevo, ma non ero lì fisicamente. Se non era per il mio nome scritto sul TAVUTO manco si capiva che era il mio funerale. Ma io sapevo che era il mio. Cmq una noia assurda. Due palle così. Cmq sto sogno mi ha fatto riflettere un po' e sono giunto ad una conclusione. Al mio funerale voglio come sottofondo musicale "The show must go on". Poi voglio essere cremato. E voglio che le mie ceneri siano sparse sul prato del San Paolo, sotto la porta in cui Maradona segnò contro la Juve il 3 novembre 1985. ( 7/3/2006 17:37:57 - N. 127106 ) |