( 1/7/2007 22:28:15 - N. 263403 ) |
pégate un poco más Mueve tus caderas muchacha morena pégate un poco más Ay Dios!!! Y que venga el coro (que venga) Y que vengan ríos de bondad pégate un poco más traigo el suero ( 25/6/2007 21:59:35 - N. 261818 ) |
Oggi, tra me e me pensavo... ( 25/6/2007 17:02:53 - N. 261702 ) |
Dieci mesi di emozioni, la mArciA trionfAle
Dieci mesi tutti di un fiato. Tra ansie, gioie, attese, strepiti, tensioni e felicità. Un itinerario di emozioni che val la pena rivivere nella splendida cAvAlcAtAAzzurrA verso la A:
Si comincia il 9 settembre. Il Napoli rivede la serie B. Ha addosso gli abiti della neo promossa ma mette il vestito buono al San Paolo per l’esordio. Negli occhi della gente ci sono ancora i fuochi d’artificio della notte di agosto contro la Juventus in Coppa Italia. Una estenuante ed epica partita vinta ai rigori e già pagina della storia moderna azzurra. Di fronte alla prima c’è il Treviso. Finisce 4-2. E’ il giorno del battesimo dei nuovi acquisti. Doppietta di Bucchi, gol di Domizzi e Dalla Bona.
Benvenuti in Paradiso. L’AltAlenA d’Autunno – Dopo l’esordio, il Napoli ha due trasferte. La prima a Piacenza. Al “Garilli” gli azzurri sono bravi a raddrizzare lo svantaggio iniziale. Segna Calaiò il suo primo gol in campionato. Ma sono due ‘napoletani’ a farci lo scherzetto: Nocerino e Riccio. Per gli azzurri la prima sconfitta. Seguono due pareggi: ad Arezzo e poi in casa con la Triestina. Reja tranquillizza tutti: “questa è una squadra fatta per il lungo percorso”. Un diesel, praticamente. Sarà proprio così. Il Napoli riprende il filo nell’ultimo sabato di settembre. Un gol di Cannavaro sbanca La Spezia. E la settimana dopo giunge il primo scontro diretto: Napoli-Rimini al San Paolo. Gli azzurri restano in dieci per l’espulsione di Amodio. Ma nel finale orgoglio e magia si mischiano. Segna un gran gol De Zerbi. Il San Paolo urla. E’ la prima nota sullo spartito della felicità.
LA crisAlide AzzurrA - Ad ottobre il Napoli conosce il punto più difficile del torneo. Dopo un buon pareggio a Vicenza ed una vittoria al San Paolo contro il Crotone, arriva la trasferta bergamasca contro l’Albinoleffe. Il Napoli perde 1-0. Il punto più critico della stagione. Ma quello che non ti ammazza ti rende più forte. Gli azzurri si chiudono a riccio e costruiscono sulla sofferenza la falange del successo. Proprio da quel nefasto 28 ottobre rinasce la splendida crisalide azzurra. Il Napoli non perderà più per la bellezza di 4 mesi. Non c’è tempo per guardarsi indietro. Il 6 novembre torna la Juve al San Paolo. Serata di gala. Segna Del Piero su punizione. Ma il Napoli è un leone ferito. Il pubblico ruggisce, Bogliacino colpisce: sinistro al volo da campione, 1-1. E’ la molla. Il Napoli, una settimana dopo, va a vincere a Bari, con un gran gol di Calaiò e dedica il successo al maestro Mario Merola, morto pochi giorni prima. L’anno solare si chiude con un filotto da sballo: vittorie con Bologna e Pescara, pareggi con Frosinone, Cesena e Mantova. Prima di Natale gli azzurri battono il Brescia e pareggiano a Modena, con Iezzo super che para un calcio di rigore. Gli azzurri archiviano il 2006 con 9 risultati utili consecutivi. Ma il meglio deve ancora arrivare…
L’Anno che verrà - Il 13 gennaio il Napoli battezza l’anno nuovo con il primo successo del 2007: 1-0 sul Verona, gol di Bucchi su rigore. Il sabato successivo si va a Lecce. Salentini, freschi del cambio tecnico da Zeman a Papadopulo, segnano per primi. Ma il Napoli pareggia con De Zerbi e poi sfiora la vittoria con un clamoroso e “inedito” doppio palo di Bogliacino sullo stesso tiro. Roba da non dormirci. Il girone di andata si chiude la settimana successiva con lo scontro diretto con il Genoa al San Paolo. C’è aria di festa a Fuorigrotta. Gemellaggio tra la due tifoserie e grandi onori al Grifo rossoblù. In campo finisce alla stregua degli umori: pari e patta. Segna Calaiò su rigore e Leon su punizione: 1-1. Ma è una specie di appuntamento “al buio” per l’ultima di campionato…
Il record dei record - Il girone di ritorno comincia, anzi non comincia, per la tragedia di Catania. Si rinvia tutto. Slitta la trasferta di Treviso. Ma soprattutto il Napoli si ritrova senza pubblico. Il San Paolo, come buona parte degli stadi italiani, va messo a norma. Comincia la corsa ai tornelli, che in un respiro diventano l’oggetto del desiderio di mezzo mondo. Gli azzurri proseguono a porte chiuse. Arriva il Piacenza, altro scontro diretto, e si consuma la vendetta dell’andata: 1-0, firmato Sosa. Poi c’è l’Arezzo. Azzurri bravi, belli ma sfortunati. Avanti di 2-1 subiscono il pareggio nell’ultimo minuto di recupero. Ma la delusione non lascia traccia. La marcia prosegue ed è inarrestabile. Il Napoli al ‘Nereo Rocco’ contro la Triestina vince 3-1, sprizza di salute e dice “33”: non si vinceva a Trieste da 33 anni. Tradizione ribaltata. Ma sarà la stagione dei record. Il primo lo batte il presidente De Laurentiis che in tempi strepitosi compie il “miracolo tornelli” e consente la riapertura del San Paolo. E’ il 3 marzo e gli azzurri per onorare l’evento battono lo Spezia 3-1. Poi arrivano due pareggi Rimini e Vicenza. Ed il 13 marzo il Napoli conquista il 18esimo risultato utile consecutivo: record assoluto nella storia del Napoli. Reja e questi ragazzi resteranno negli annali di sempre.
DAlle “idi” di mArzo AllA resurrezione - I record sono fatti per essere battuti ma anche per essere interrotti. Il Napoli deve inchinarsi dopo quasi 4 mesi ad un altro ko. Succede a Crotone, il 17 (ahi), due giorni dopo le “Idi” di marzo. Partita ‘segnata’: gli azzurri colpiscono tre pali. Finisce 2-1 per i calabresi. Ma è un altro gancio in mezzo al cielo azzurro. Il Napoli chiude marzo pareggiando 1-1 col Bari. E’ la settimana di “Passione” verso la Pasqua di Resurrezione. “Venerdì Santo” gli azzurri sembrano l’agnello sacrificale sull’altare del Bologna. Invece sono 11 leoni. In poco più di mezzora il Napoli ammutolisce il “Dall’Ara” e inchioda il Bologna sul 3-0. Finisce 3-2. In fondo alla Via Emilia si vede la serie A. E’ solo una parentesi infrasettimanale la sfida a Torino contro una Juve già virtualmente promossa. Il Napoli perde con onore il Gran Premio della Montagna ma solo perché ha già la testa alla vittoria del Giro. E lo scatto è irresistibile. Gli azzurri “masticano” 5 successi di fila: Pescara, Treviso, Frosinone, Cesena e Albinoleffe. Napoli comincia a sognare. Ed ogni sogno finisce con la lettera A…
“A” riveder le stelle - Solo un raffreddore di stagione la sconfitta di Mantova, con un enorme strascico di recriminazioni e polemiche. Il Napoli si rimette le gambe in spalla. E va ad affrontare la sfida campale al “Rigamonti” di Brescia il 15 maggio. Si gioca di martedì, per ordine pubblico. L’unico pubblico a rimetterci è quello napoletano: settore ospiti sbarrato. Ma il Napoli va a vincere “per sé e per i suoi”: 1-0, Segna Pià il pellerossa brasiliano con lo scalpo del nemico tra le mani. Quattro giorni dopo il San Paolo è un uovo per Napoli - Modena. C’è profumo di spumante, ma la via del successo è lastricata di sacrifici. Gli azzurri mancano il ko nel finale. Calaiò sbaglia il suo primo rigore della stagione. Finisce 1-1. Tutto rinviato a Verona. Un altro campo caldissimo. Come se fosse destino che il Napoli debba regolare tutti i gironi infernali per riveder le stelle…A casa di Giulietta il Napoli edifica la sua serie A. Secco 3-1. E’ la vittoria della forza, del gruppo, della storia moderna . Quella che sancisce la superiorità azzurra su tutto e tutti. All’aeroporto di Capodichino gli azzurri vengono accolti come eroi. E’ l’anticipo sulla festa finale. Al San Paolo, 3 giugno, Napoli - Lecce. Si vince 1-0 ma la festa è rimandata. Il Napoli vola al secondo posto e va a giocarsi a Marassi lo scontro promozione. Finisce 0-0. Sette anni dopo il Napoli torna in serie A.
Genova per noi è la felicità. ( 10/6/2007 20:12:18 - N. 257807 ) blog modificato il: 10/06/2007 20:15:26 |
( 6/6/2007 12:49:17 - N. 256648 ) |