Blog di Jaka

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Spandau Ballet
True


So true
funny how it seems
always in time, but never in line for dreams
head over heels,when toe to toe
this is the sound of my soul
this is the sound
I bought a ticket to the world
but now I've come back again
why do I find it hard to write the next line
when I want the truth to be said
I know this much is true
With a thrill in my head an a pill on my tongue
dissolve the nerves that have just begun
listening to Marvin all night long
this is the sound of my soul
this is the sound
always slipping from my hands
sand's a time of t's own
take your seaside arms and write the next line
oh I want the truth to be said


( 1/7/2007 22:28:15 - N. 263403 )





Pegate

Yo vengo con cosa buena para mi pueblo
traigo amor, traigo ese suero
que alegra los corazones del mundo entero
pal dolor pal mal de amores
nada como el repique de mis tambores
que mire hacia la calle dejando atrás los problemas
que como decía mi madre bailando todo se arregla

pégate un poco más
te llaman los tambores
olvida los temores,
que el tiempo se nos va, mujer
pégate un poco más
y mueve esas caderas
mamita cosa buena,
que a mí me pone mal

Mueve tus caderas muchacha morena
bailame ese ritmo con sabor a pena
y baila pasadita, pasame el chonea
para que te olvides de todas tus penas
y esta noche quiero más,
esta noche quiero fiesta yeh yeh
hoy no habrá mal que por bien no venga
unamos los corazónes,
hoy todos somos multicolores

pégate un poco más
te llaman los tambores
olvida los temores,
que el tiempo se nos va, mujer
pégate un poco más
y mueve esas caderas
mamita cosa buena,
que a mí me pone mal

Ay Dios!!!

Y que venga el coro (que venga)
con todo el amor (que venga)
para nuestros niños (que venga)
que venga la paz (que venga)
y que vengan todos ( que venga)
a bailar mi pena (que venga)
bien pegadito (que venga)
con mucho cariñito (que venga)

Y que vengan ríos de bondad
a todos los pueblos de la Tierra
que no nos podemos olvidar
que el amor puro libera y la mentira envenena
que como decia mi madre, bailando todo se arregla

pégate un poco más
te llaman los tambores
olvida los temores,
que el tiempo se nos va, mujer
pégate un poco más
y mueve esas caderas
mamita cosa buena,
que a mí me pone mal

traigo el suero
para mi pueblo
ay si!!!
cosa buena
para quien quiera
la noche entera 




( 25/6/2007 21:59:35 - N. 261818 )

Oggi, tra me e me pensavo... 

Milano non ha che una faccia, Roma... forse ne ha due o poco più; Napoli ne ha 1000.

Napoli è un continente, un'atlantide emersa dalle acque del golfo alle pendici del vesuvio, popolata da gente diversissima che pure convive fianco a fianco in una tolleranza che sconcerta.

I quartieri sono città vere e proprie, per estensione ma anche per stile di vita; le stesse strade, le singole vie, sono micro-mondi dove sfumature e dettagli diventano sostanziali vedendo quali riferimenti e valori diano la direzione nel vivere; nei quali tutta una storia complicata si sviluppa intrecciando le vicende personali con quelle collettive.

Ho pensato a quanto siano grandi e stridenti le contraddizioni che vive questa metropoli, fino a sentire che Napoli è vera, Napoli è sincera, e che questo è ciò che davvero la caratterizza. 
Napoli
non nasconde le paure, la generosità, la malvagità, la perversione, il disincanto, la bellezza, il sogno, la speranza, la forza, la sporcizia, la ricercatezza, l'allegria, la vulnerabilità.
Napoli tutto questo te lo sbatte in faccia senza ritegno, come farebbe un bambino che non sa ancora che esiste un momento per ogni cosa, che è importante saper distinguere, e nel fare questo si ammanta di una sincerità ingenua.

A Napoli c'è l'umanità intera, che si mostra per quel che è senza veli e senza pudore.


Napoli... Napoli vive senza pelle.


( 25/6/2007 17:02:53 - N. 261702 )

Dieci mesi di emozioni, la mArciA trionfAle



Dieci mesi tutti di un fiato. Tra ansie, gioie, attese, strepiti, tensioni e felicità. Un itinerario di emozioni che val la pena rivivere nella splendida cAvAlcAtAAzzurrA verso la A:



 



Si comincia il 9 settembre. Il Napoli rivede la serie B. Ha addosso gli abiti della neo promossa ma mette il vestito buono al San Paolo per l’esordio. Negli occhi della gente ci sono ancora i fuochi d’artificio della notte di agosto contro la Juventus in Coppa Italia. Una estenuante ed epica partita vinta ai rigori e già pagina della storia moderna azzurra. Di fronte alla prima c’è il Treviso. Finisce 4-2. E’ il giorno del battesimo dei nuovi acquisti. Doppietta di Bucchi, gol di Domizzi e Dalla Bona
Benvenuti in Paradiso.



 



L’AltAlenA d’Autunno – Dopo l’esordio, il Napoli ha due trasferte. La prima a Piacenza. Al “Garilli” gli azzurri sono bravi a raddrizzare lo svantaggio iniziale. Segna Calaiò il suo primo gol in campionato. Ma sono due ‘napoletani’ a farci lo scherzetto: Nocerino e Riccio. Per gli azzurri la prima sconfitta. Seguono due pareggi: ad Arezzo e poi in casa con la Triestina. Reja tranquillizza tutti: “questa è una squadra fatta per il lungo percorso”. Un diesel, praticamente. Sarà proprio così. Il Napoli riprende il filo nell’ultimo sabato di settembre. Un gol di Cannavaro sbanca La Spezia. E la settimana dopo giunge il primo scontro diretto: Napoli-Rimini al San Paolo. Gli azzurri restano in dieci per l’espulsione di Amodio. Ma nel finale orgoglio e magia si mischiano. Segna un gran gol De Zerbi. Il San Paolo urla. E’ la prima nota sullo spartito della felicità.



 



LA crisAlide AzzurrA - Ad ottobre il Napoli conosce il punto più difficile del torneo. Dopo un buon pareggio a Vicenza ed una vittoria al San Paolo contro il Crotone, arriva la trasferta bergamasca contro l’Albinoleffe. Il Napoli perde 1-0. Il punto più critico della stagione. Ma quello che non ti ammazza ti rende più forte. Gli azzurri si chiudono a riccio e costruiscono sulla sofferenza la falange del successo. Proprio da quel nefasto 28 ottobre rinasce la splendida crisalide azzurra. Il Napoli non perderà più per la bellezza di 4 mesi. Non c’è tempo per guardarsi indietro. Il 6 novembre torna la Juve al San Paolo. Serata di gala. Segna Del Piero su punizione. Ma il Napoli è un leone ferito. Il pubblico ruggisce, Bogliacino colpisce: sinistro al volo da campione, 1-1. E’ la molla. Il Napoli, una settimana dopo, va a vincere a Bari, con un gran gol di Calaiò e dedica il successo al maestro Mario Merola, morto pochi giorni prima. L’anno solare si chiude con un filotto da sballo: vittorie con Bologna e Pescara, pareggi con Frosinone, Cesena e Mantova. Prima di Natale gli azzurri battono il Brescia e pareggiano a Modena, con Iezzo super che para un calcio di rigore. Gli azzurri archiviano il 2006 con 9 risultati utili consecutivi. Ma il meglio deve ancora arrivare…



 



L’Anno che verrà - Il 13 gennaio il Napoli battezza l’anno nuovo con il primo successo del 2007: 1-0 sul Verona, gol di Bucchi su rigore. Il sabato successivo si va a Lecce. Salentini, freschi del cambio tecnico da Zeman a Papadopulo, segnano per primi. Ma il Napoli pareggia con De Zerbi e poi sfiora la vittoria con un clamoroso e “inedito” doppio palo di Bogliacino sullo stesso tiro. Roba da non dormirci. Il girone di andata si chiude la settimana successiva con lo scontro diretto con il Genoa al San Paolo. C’è aria di festa a Fuorigrotta. Gemellaggio tra la due tifoserie e grandi onori al Grifo rossoblù. In campo finisce alla stregua degli umori: pari e patta. Segna Calaiò su rigore e Leon su punizione: 1-1. Ma è una specie di appuntamento “al buio” per l’ultima di campionato…



 



Il record dei record - Il girone di ritorno comincia, anzi non comincia, per la tragedia di Catania. Si rinvia tutto. Slitta la trasferta di Treviso. Ma soprattutto il Napoli si ritrova senza pubblico. Il San Paolo, come buona parte degli stadi italiani, va messo a norma. Comincia la corsa ai tornelli, che in un respiro diventano l’oggetto del desiderio di mezzo mondo. Gli azzurri proseguono a porte chiuse. Arriva il Piacenza, altro scontro diretto, e si consuma la vendetta dell’andata: 1-0, firmato Sosa. Poi c’è l’Arezzo. Azzurri bravi, belli ma sfortunati. Avanti di 2-1 subiscono il pareggio nell’ultimo minuto di recupero. Ma la delusione non lascia traccia. La marcia prosegue ed è inarrestabile. Il Napoli al ‘Nereo Rocco’ contro la Triestina vince 3-1, sprizza di salute e dice “33”: non si vinceva a Trieste da 33 anni. Tradizione ribaltata. Ma sarà la stagione dei record. Il primo lo batte il presidente De Laurentiis che in tempi strepitosi compie il “miracolo tornelli” e consente la riapertura del San Paolo. E’ il 3 marzo e gli azzurri per onorare l’evento battono lo Spezia 3-1. Poi arrivano due pareggi Rimini e Vicenza. Ed il 13 marzo il Napoli conquista il 18esimo risultato utile consecutivo: record assoluto nella storia del Napoli. Reja e questi ragazzi resteranno negli annali di sempre.



 



DAlle “idi” di mArzo AllA resurrezione - I record sono fatti per essere battuti ma anche per essere interrotti. Il Napoli deve inchinarsi dopo quasi 4 mesi ad un altro ko. Succede a Crotone, il 17 (ahi), due giorni dopo le “Idi” di marzo. Partita ‘segnata’: gli azzurri colpiscono tre pali. Finisce 2-1 per i calabresi. Ma è un altro gancio in mezzo al cielo azzurro. Il Napoli chiude marzo pareggiando 1-1 col Bari. E’ la settimana di “Passione” verso la Pasqua di Resurrezione. “Venerdì Santo” gli azzurri sembrano l’agnello sacrificale sull’altare del Bologna. Invece sono 11 leoni. In poco più di mezzora il Napoli ammutolisce il “Dall’Ara” e inchioda il Bologna sul 3-0. Finisce 3-2. In fondo alla Via Emilia si vede la serie A. E’ solo una parentesi infrasettimanale la sfida a Torino contro una Juve già virtualmente promossa. Il Napoli perde con onore il Gran Premio della Montagna ma solo perché ha già la testa alla vittoria del Giro. E lo scatto è irresistibile. Gli azzurri “masticano” 5 successi di fila: Pescara, Treviso, Frosinone, Cesena e Albinoleffe. Napoli comincia a sognare. Ed ogni sogno finisce con la lettera A



 



A” riveder le stelle - Solo un raffreddore di stagione la sconfitta di Mantova, con un enorme strascico di recriminazioni e polemiche. Il Napoli si rimette le gambe in spalla. E va ad affrontare la sfida campale al “Rigamonti” di Brescia il 15 maggio. Si gioca di martedì, per ordine pubblico. L’unico pubblico a rimetterci è quello napoletano: settore ospiti sbarrato. Ma il Napoli va a vincere “per sé e per i suoi”: 1-0, Segna Pià il pellerossa brasiliano con lo scalpo del nemico tra le mani. Quattro giorni dopo il San Paolo è un uovo per Napoli - Modena. C’è profumo di spumante, ma la via del successo è lastricata di sacrifici. Gli azzurri mancano il ko nel finale. Calaiò sbaglia il suo primo rigore della stagione. Finisce 1-1. Tutto rinviato a Verona. Un altro campo caldissimo. Come se fosse destino che il Napoli debba regolare tutti i gironi infernali per riveder le stelle…A casa di Giulietta il Napoli edifica la sua serie A. Secco 3-1. E’ la vittoria della forza, del gruppo, della storia moderna . Quella che sancisce la superiorità azzurra su tutto e tutti. All’aeroporto di Capodichino gli azzurri vengono accolti come eroi. E’ l’anticipo sulla festa finale. Al San Paolo, 3 giugno, Napoli - Lecce. Si vince 1-0 ma la festa è rimandata. Il Napoli vola al secondo posto e va a giocarsi a Marassi lo scontro promozione. Finisce 0-0. Sette anni dopo il Napoli torna in serie A
Genova per noi è la felicità.



 




 

( 10/6/2007 20:12:18 - N. 257807 )
blog modificato il: 10/06/2007 20:15:26



C tengo A sottolineare CHE questo VIDEO non RIPRENDE un' AGGUATO, ma BENSì una 
SCENA RUBATA DAL SET DEL FILM GOMORRA!!!


( 6/6/2007 12:49:17 - N. 256648 )

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