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"Animali in paradiso"


Ci sarà un paradiso anche per gli animali?
Quegli animali macellati, sgozzati, affamati, torturati e abbandonati...
Ci sarà, certo, un paradiso,
perchè nell'inferno ci sono già stati:
qui sulla terra.
Ci deve essere il paradiso
per chi non ha mai incontrato
il sorriso, una carezza,
ma anche per chi, fortunato,
nella vita è stato amato;
esisterà di certo il loro paradiso,
con tanti angeli a cui
donare un amore assoluto e infinito
come il mare, un tesoro che l'uomo ha rifiutato.
Sarà bello quel paradiso dove correre
liberi da allevamenti e macelli,
dalle gabbie, e dai lager,
su e giù nell'immensità.
E amare, senza essere mai più traditi,
da qui all'Eternità.


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( 12/11/2007 02:15:53 - N. 295168 )
blog modificato il: 12/11/2007 02:25:24

Si dice spesso che gli animali non hanno sentimenti provate a leggere l'ennesima notizia di animali che scappano dai mattatoi...

 Mucca salva il suo vitellino dalla macellazione
Una mucca, con un senso materno incredibilmente sviluppato, ha salvato il proprio vitellino dalla macellazione, irrompendo nel mattatoio proprio mentre stavano per ucciderlo. La mucca è riuscita a buttare giù la grossa porta del mattatoio con le corna davanti allo sguardo terrorizzato dei macellai.

Dal quotidiano romano Il Messagero


( 12/11/2007 01:33:54 - N. 295160 )
blog modificato il: 12/11/2007 01:42:08

Voi rispettereste le idee di chi commette un illecito?


(stupro, violenza, omicidio, massacro per fini futili, ecc.) Ecco, io da persona coerente, non rispetterò mai un criminale che continuano a commettere questi illeciti e si dicono nel giusto e pretendono di essere rispettati per le loro "IDEE"... Anche se le loro "idee", le loro libere opinioni portano alla distruzione, alla rovina e alla morte di chi non può difendersi...


(bambino, disabile, anziano, cane, gatto, uccellini e animali da pellicce mucca, mailino, agnellini pulcini...ecc.)



La LEGGE???
 
fa solo gli interessi dei più forti


( 12/11/2007 01:08:52 - N. 295154 )
blog modificato il: 12/11/2007 01:29:32

Dati e fatti sulla fame nel mondo: "contro la fame, un'altra alimentazione è possibile"

"Lo sapevi che" per fare un chilo di carne occorrono 3mila litri d'acqua, e che gli animali d'allevamento producono 40 tonnellate al secondo di escrementi?

 

"Lo sapevi che..." - così comincia il manifesto degli organizzatori della campagna italiana "Contro la fame, un'altra alimentazione è possibile". "Mangiare carne consuma le risorse del Terzo mondo impedendo uno sviluppo equo del pianeta", è la sintesi del messaggio della campagna. ecco il testo del messaggio.

Fame nel mondo
Produrre carne provoca un immenso spreco di risorse: il mondo occidentale utilizza il 60% dei cereali per nutrire gli animali d'allevamento. L'Europa importa milioni di tonnellate di alimenti vegetali per nutrire le sue stalle intensive. Un vitello necessita di 13 chili di grano e soia per aumentare di un solo chilo.

Terra
Il 70% delle terre agricole dell'occidente è usato per allevare e nutrire gli animali. Un ettaro di terreno può produrre in un anno 2500 Kg di proteine vegetali - oppure soltanto 200 Kg di proteine animali se utilizzato a pascolo o per coltivare cibo per gli animali.

Acqua
Allevare animali per cibo consuma più di metà delle risorse idriche del pianeta. Ci vogliono 3.150 litiri d'acqua per produrre un solo chilo di carne bovina, mentre ne bastano 200 per produrre un chilo di grano.

Deforestazione
L'allevamento di animali per cibo è una delle più gravi cause di deforestazione. Le foreste pluviali vengono distrutte a un ritmo di 310.000 chilometri quadrati all'anno per fare spazio agli allevamenti di animali. Il costo ambientale di un singolo hamburger è di mezzo metro quadrato di terra!

Energia
Allevare animali per cibo richiede più di un terzo di tutte le materie prime e carburanti fossili dell'occidente. Produrre un signolo hamburger richiede carburanti fossili che sarebbero sufficienti a far funzionare per 20 ore un computer o per illuminare una stanza per cinque giorni.

Inquinamento
L'industria della carne è tra le prime cause di inquinamento delle acque. Gli animali da allevamento producono 130 volte più escrementi che la popolazione umana, 40.000 chili al secondo. Un'industria di 3.000 maiali genera rifiuti solidi equivalenti a quelli di una città di 12.000 abitanti.

Multinazionali
L'attuale modello alimentare è sostenuto da poche multinazionali che producono semi ogm e non, pesticidi, ormoni, anabolizzanti, allevano e macellano animali, controllano la distribuzione e l'immagine dei prodotti.

Mentre nel Nord del mondo le emergenze sanitarie sono rappresentate da obesità e da patologia legate all'eccessiva alimentazione, il Sud del mondo si vede sottrarre alimenti vitali per la sopravvivenza.

FONTE:

 http://www.lifegate.it/alimentazione//articolo.php?id_articolo=764


( 11/11/2007 23:49:39 - N. 295133 )

Consideriamo le seguenti statistiche: mille acri coltivati a soia producono 1.124 libbre (circa 500 chili) di proteine utili. Mille acri di riso producono 938 libbre (422 chili) di proteine utili. Mille acri di mais ne producono 1.009 libbre e mille acri di grano 1.043 libbre. Ora facciamo un'altra considerazione: mille acri di soia, mais, riso o grano, quando vengono utilizzati per nutrire un manzo da carne, produrranno solo 125 libbre (circa 55 chili) di proteine utili.

Queste ed altre statistiche mettono in evidenza una conclusione sgradevole: il consumo di carne è direttamente collegato alla fame nel mondo. Nutrizionisti, ambientalisti e politici hanno fatto notare che se gli Stati Uniti dessero da mangiare alla povera gente che muore di fame la quantità di cereali e di soia comunemente impiegata per il ingrassare il bestiame da macello, potremmo cancellare dalla faccia della pianeta la morte per fame e i suoi tragici orrori. La nutrizionista Jean Mayer di Harvard stima che ridurre la produzione di carne anche solo del 10% risparmierebbe abbastanza cereali da sfamare 60 milioni di persone.

E' una semplice questione di numeri: in termini di terra, acqua e risorse, la carne è l'alimento più costoso e inefficiente che esista. Solo il 10% circa delle proteine e delle calorie che vengono date in pasto al bestiame da allevamento tornano indietro nella carne degli animali macellati. Inoltre, milioni di acri di terra coltivabile sono destinati all'allevamento delle bestie da macello. Un acro impiegato per crescere un manzo produce mezzo chilo scarso di proteine; lo stesso acro di terra coltivato a soia produce poco più di otto chili di proteine. In breve, l'allevamento del bestiame da carne è un enorme spreco delle risorse mondiali.

Oltre alla perdita di terra coltivabile, si calcola che allevare il bestiame consumi una quantità d'acqua otto volte maggiore a quella necessaria per coltivare verdure, soia, cereali, perché il bestiame deve bere e anche le messi con cui viene nutrito devono essere irrigate. Ironia della sorte, proprio la carne è il peggiore nemico dell'uomo.

Per concludere, la fame nel mondo è direttamente collegata al consumo di carne. Se infatti la terra fosse coltivata in modo naturale ed ogni acro fosse coltivato a soia, cereali, grano e verdure si potrebbe sfamare tranquillamente il mondo intero, senza sprechi. Come dimostrato dalle statistiche, l'allevamento del bestiame comporta delle spese e degli sprechi enormi, spese che poi non apportano un guadagno adeguato.

Quindi l'uomo, oltre a rendere schiavi e ad uccidere degli esseri viventi come lui, spreca delle risorse fondamentali e occupa terreni coltivabili solo per il piacere di poter mangiare un alimento che, pur essendo di gradevole sapore (almeno per molti) lo danneggerà fortemente. Questo è un comportamento assolutamente demente.

Ma la dimensione che più sottolinea la demenza dell'uomo, in questo caso, è quella della fame nel mondo: chiunque, vedendo le immagini dei popoli sofferenti e affamati che abitano questo pianeta, ha provato l'impulso di aiutarli, di fare qualcosa per migliorare la loro situazione; ma la realtà è una sola, inequivocabile: alla società occidentale, in verità, non interessa minimamente risolvere il problema della fame nel mondo, e chi esterna il contrario è solo un ipocrita, o un truffatore che cerca di estorcere denaro agli altri.

Infatti, se si volesse davvero sfamare ogni affamato, basterebbe rinunciare all'inutile e dannosa carne e coltivare la terra a soia, grano, verdure e cereali. Ma chi è disposto a rinunciare alla bontà della carne per salvare un altro suo simile?
 fattoria.jpg (12810 byte)



FONTE: http://www.alimentazionesostenibile.org/anatomia/fame1.asp


( 11/11/2007 23:44:57 - N. 295130 )
blog modificato il: 11/11/2007 23:46:05

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