Blog di tornado81

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Uomo di pattumiera

ovvero

Omm e'munnezz!


( 7/2/2008 18:00:1 - N. 316065 )
blog modificato il: 07/02/2008 18:00:28




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Finalmente sei mio!





( 1/2/2008 20:38:52 - N. 314726 )







Vecchio casellante che fermo te ne stai,
dimmi come mai ... ?!
Non vedi che il mio amore fuggia via lontano
e lo inseguo invano,
ferma tu quel treno che muoio di dolore
fallo per favore,
fa che io possa rivederla ancor.

Binario, triste e solitario,
tu che portasti via col treno dell'amore
la giovinezza mia,
odo ancora lo stridere del freno
ora vedo allontanarsi il treno,
con lei che se ne va.
Binario, fredde parallele della vita,
per me è finita.

Or che son rimasto solo e abbandonato
tutto ormai è cambiato,
fermo sto a guardare quel fumo che svanisce
e il mio cuor ferisce,
vecchio casellante se n'è andata sol
senza una parola
che potesse il cuore mio salvar.

Odo ancora lo stridere del freno,
ora vedo allontanarsi il treno,
con lei che se ne va.
Binario, fredde parallele della vita,
per me è finita,
binario, binario!



Binario....fredde parallele della vita

*


( 30/1/2008 22:06:21 - N. 314297 )

INFILTRAZIONI MAFIA IN POLITICA A SUD

Le infiltrazioni della criminalità organizzata nella pubblica amministrazione sono fortissime nelle regioni del Sud. E' quanto emerge dalla relazione annuale della Direzione Nazionale antimafia, guidata da Piero Grasso. Secondo la Dna, le maggiori inchieste giudiziarie delle procure antimafia riguardano collusioni fra boss e politici (denaro in cambio di voti) e criminalità e amministratori pubblici.I procedimenti in tal senso riguardano soprattutto i distretti di Napoli,Messina,Salerno, Catanzaro,R.Calabria e Cagliari. 

DNA, EMERGENZA RIFIUTI SERVE A CAMORRA

"L'emergenza rifiuti è stata elevata a sistema, grazie a una perversa strategia politico-economico-criminale". Così si legge nella relazione annuale della Direzione nazionale antimafia. Si è creata così "una sorta di specializzazione della criminalità organizzata campana", tanto che si può dire -secondo la Dna- "che l'ecomafia veste i panni della camorra". Mentre in passato l'economia napoletana si basava in gran parte sul contrabbando,oggi"è l'emergenza rifiuti che svolge lo stesso ruolo",il che spiega "come spesso essa venga creata e mantenuta ad arte, con la camorra di sottofondo".


( 29/1/2008 20:45:30 - N. 314080 )

Morire così a 26 anni

Vincenzo Spagnolo non doveva morire per una partita di calcio.

Stupida o meno non è questo che conta ma la fine di un ragazzo andato allo stadio per tifare i suoi idoli, magari cacciar via le noie di una settimana difficile, vedere amici ed esultare per il Grifone.

29 gennaio 1995: si consuma la tragedia allo Stadio Marassi di Genova.
Poco prima dell’attesa partita tra Genoa e Milan, a pochi passi, dalla struttura sportiva, Simone Barbaglia accoltella Vincenzo Spagnolo, per gli amici “Spagna”, per un gesto folle che gli sta costando 15 anni di carcere.
“Oggi il mondo del calcio e delle tifoserie è cambiato, non sarà più lo stesso” si diceva poco dopo il fattaccio. Nessuno cambierà le idee e i gesti di questi pseudo tifosi, per usare un eufemismo purtroppo fuori luogo.
Sono trascorsi 12 anni e l’aria è sempre la stessa. Atmosfera di paura ma tanto rispetto per la famiglia, di volontà di ribadire la forza dello sport e di cordoglio, di superare l’incubo e di ricordare. 

Bisogna andare avanti

E bisogna farlo anche per quel ragazzo che oggi avrebbe avuto 38 anni e avrebbe inneggiato il nome del Grifone nell’atteso ritorno in serie A tra mille peripezie calcistiche e giudiziarie.
Una coltellata letale non l’ha reso, ieri all’inizio del campionato 2007/2008, uno spettatore partecipe ma ancor prima una persona libera di vivere la propria vita.
E la partita Genoa-Milan non sarà mai più solo calci ad un pallone. E per motivi di ordine pubblico, è stato vietato l'ingresso nello stadio Meazza di Milano ai tifosi genoani....e sta proprio qui il colpo di scena!

Il ricatto dei violenti.

Sono loro che spesso veicolano la predisposizione delle forze dell’ordine, negando l’accesso agli stadi a famiglie che vogliono divertirsi ed assistere ad un’esaltante manifestazione sportiva.
Lo Stato non può e non deve accettare questo tira e molla senza arretrare di un passo davanti ad un tale e pericoloso affronto: la limitazione della libertà individuale e collettiva.
Meglio assistere ad un colpo di tacco e urlare dopo un goal spettacolare, sperando che solo di questo si possa parlare d’ora in avanti, senza essere più ostaggi ingenui di un gioco sgradito.










( 26/1/2008 15:57:51 - N. 313376 )

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