Nick: Franti Oggetto: re:Sesso attuale.. Data: 4/1/2006 18.23.23 Visite: 52
La prima volta che ho fatto l’amore avevo sedici anni e mezzo. Anzi sedici anni e cinque mesi. Lei si chiamava Monica il cognome non lo dico perché avrei vergogna semmai mi leggesse, ed era di Milano. Anzi, non si chiamava, si chiama Monica, perchè è ancora viva, anche se vive con un tipo che la fa sembrare morta. O quanto meno moribonda. Me lo ha detto lei. Ma io già lo sapevo, perché c’avevo fatto caso. Che era moribonda per colpa del tipo, insomma. La prima volta che ho fatto l’amore credevo di essere un esperto nel fare l’amore. E nel fare le porcate. E nel dire frasi porno durante il tempo in cui dovevi fare le porcate. La mia cultura era basata su "Supersex" che era un fotoromanzo porno dove c’era Gabriel Pontello che era un porno attore e che faceva, appunto, Supersex, una specie di Supereroe Porno che ipnotizzava delle bonazze malvagie e se le trombava. E che quando se le rombava, sborrava e diceva "IFIX TCEN TCEN!". Oltre a Gabriel Pontello ero esperto anche grazie ai vari film che vedevo con gli amici, gli stessi film che ci spingevano nelle nostra gare di pippe, nello spazio antistante al campo sportivo del paese. Ma non ero esperto, in verità. Cioè, lo ero teoricamente, un esperto nel fare l’amore intendo, ma praticamente no. Idem per le porcate. Lo scoprii perché l’esperta vera era Monica. Lei era esperta perché era femmina e si sa, le femmine sono più corteggiate degli uomini e hanno più possibilità degli uomini di trombare. Ed era più esperta anche perché era di Milano e io di un paesino di mille abitanti della provincia di Avellino. Vuoi mettere, in quanto a trombate, Milano con un paesino di mille abitanti della provincia di Avellino? No che non lo puoi mettere. Monica aveva già trombato parecchie volte. Io no. E la cosa mi dava un po’ fastidio. Perché ero innamorato e, nonostante mi atteggiassi ad esperto nel fare l’amore e a depravato maiale, speravo di innamorarmi di una vergine. Già, la cosa mi dava un po’ fastidio. Anzi molto. Fastidio, intendo. Ma feci finta di nulla primo perché primo desideravo fare l’amore con lei fortissimamente, secondo perché lei era di Milano e io di un paesino di mille abitanti della provincia di Avellino e non mi andava di fare la figura del provinciale terroncello. La prima volta che ho fatto all’amore era agosto e Monica era venuta nel mio un paesino di mille abitanti della provincia di Avellino, per passarci le vacanze con i genitori, che erano provinciali e terroncelli come me. Era di pomeriggio e faceva caldo. Mia mamma e mio padre erano andati non mi ricordo dove e lei mi chiese di andare a casa mia. Nella mia camera. Monica si spogliò e poi mi baciò. Io cominciai a toccargli le tette. Non avevo freni inibitori. O almeno così credevo. Boh. Mi sbottonò la cerniera lampo e si infilò il cazzo, duro da almeno mezz’ora, in bocca. Io credevo di sborrare e gli dissi di spostarsi perché non era mica una pornostar che gli dovevo sborrare in bocca o in faccia. Cioè questa cosa che non era mica una pornostar che gli dovevo sborrare in bocca o in faccia. Non gliela dissi questa cosa ma la pensai. Gli dissi solo di spostarsi perché stavo arrivando. Lei ubbidì e spense la luce, dopo aver abbassato le tapparelle. Mi spogliai anche io ma rimasi con i sandali ai piedi. Non so perché. Mi stesi sul letto e sentii lei che mi saliva sopra. Non sentii il tanto sperato brivido nei ciglioni ma sentivo che lei si muoveva e ansimava. Io ero un po’ deluso e allora accesi l’abat jour. Vidi lei che ansimava ad occhi chiusi, vidi la basa pelosa del proprio pube che strusciava sul mio basso ventre e mi arrapati. Stavo sborrando e gridai, dicendole di spostarsi sennò la mettevo incinta. Lei si mise a ridere ma si spostò. Io mi vergognai perché credetti che lei rideva solamente perché lei era di Milano e io ero di un paesino di mille abitanti della provincia di Avellino. Mi diede un bacio e divenni sereno. Poi cominciò a succhiarmelo e si fece arrivare in bocca. Poi si sbattè il pisello sulla bocca e poi sulle guance. Espertissima. Rimasi stupefatto. Cioè lei non era mica una pornostar che gli dovevo sborrare in bocca o in faccia e incede si era comportata da pornostar e gli avevo sborrate in bocca o in faccia. Ma una pornostar dolce. Dolcissima. Dopo mi abbraccio e mi voleva baciare. Io dissi di no perché mi faceva schifo la mia sborra e lei ci rimase male, ma non è che la cosa mi importasse. Non riuscivo a baciare la mia sborra. La sua bocca sì, ma la mia sborra no. Dai. Fu la mia prima volta. L'ultima mia trombata risale a pochissimi giorni fa. Quattro o cinque giorni fa. Era meglio se mi facevo una pippa. Nick: luciesogni Oggetto: nunziatella Data: 25/10/2005 12.28.57 Visite: 10 nunzia, tu ke ne capisci, come si chiama quella canzone degli u2 che ha un assolo ke fa nananaaaanaaaaaaaaaaaa nananaaaaaaaaaaaaana na naaaaaaaaa ecc |