Nick: _Roxanne Oggetto: re:Piu' istruiti degli italiani Data: 12/1/2006 14.38.8 Visite: 83
Nell'introduzione di un libro di diritto civile che mi tocca studiare (uno dei migliori che c'e' in giro, scritto, peraltro, da un prof. universitario), viene criticata molto dallo stesso autore la situazione della cultura e dell'istruzione in italia, con annessa e connessa feroce critica soprattutto alla riforma universitaria. riporto un piccolo stralcio, nel quel ci sono dati che possono essere interessanti: "secondo ben 3 ricerche internazionali, l'italia e' nella zona peggiore della classifica dell'ignoranza: non solo 19 quindicenni su 100 non hanno basilari capacita' di lettura e 45 su 100 e' privo di preparazione matematica di fondo, ma 27 laureati su 100 sono addirittura !analfabeti in senso contemporaneo", penrche' sanno bensi' leggere e scrivere, ma non sono in grado di comprendere il significato autentico di uno scritto realativo alla disciplina in cui hanno preso la (inutile) laurea. Come non bastasse, quasi un terzo dei laureati non compra neppure un libro in un anno, ne' se lo fa prestare e 32 su 100 non riesce a leggere o a scrivere al di la' di 90 righe, continuando a dominarne il senso." la conclusione dell'ultima introduzione e' dedicata al problema dell'ignoranza dall'altra parte della cattedra, di chi insomma si trova li' per meriti talamici o genealogici, che dunque non puo' offrire niente del suo non-sapere ai giovani. "del resto, chi sa, sa anche socraticamente di non sapere mai abbastanza e quindi studia, mentre chi non sa, non sa nemmeno di non sapere e quindi non studia, ne' saprebbe studiare, ma insegna." |