Nick: Mr_LiVi0 Oggetto: vabbè li stai Data: 10/2/2006 12.28.52 Visite: 20
giustificando... prendine atto dinanzi a tutti !!! di IURI MARIA PRADO D a un articolo ieri pubblicato dal Corriere della Sera, a firma del segretario dei Democratici di sinistra, Piero Fassino, apprendiamo che i massacri, le torture, la strage indiscriminata che intere popolazioni di italiani subirono per opera dei comunisti jugoslavi ( ma non erano solo jugoslavi...) costituiscono « una tragedia » . Ma si tratta di una definizione incongrua, inadeguata: " tragedia" sa infatti di inevitabilità, in qualche modo di cosa ineluttabile e sottratta alle possibilità di umana opposizione. Qualcosa di cui magari dolersi, e tuttavia da accettare come storica imposizione di un male incontrastabile. Ma se si trattasse soltanto di questo ancora non sarebbe nulla. Si apprende infatti da quell'articolo di Piero Fassino, cioè l'erede oggi di vertice del postcomunismo italiano, che in questo nostro Paese vi fu sì una responsabilità nella soggezione rassegnata alla « violenta prepotenza del comunismo jugoslavo » : ma questa responsabilità ebbero, attenzione, « le classi dirigenti della nascente Repubblica democratica italiana » . E qui non è più questione di incongruità e inadeguatezze. Assumere infatti che il problema - chiamiamolo così - stesse in una semplice « rassegnazione » , e aggiungere che ne furono responsabili genericamente « le classi dirigenti » , significa fare una contraffazione doppia: significa negare ciò che effettivamente è stato, affievolendone la gravità, e ulteriormente imputarne la colpa a una realtà senza nome. Falso due volte, dunque. Innanzitutto perché non era « rassegnazione » , ma negazionismo, censura o perfino, senza andar troppo indietro nel tempo, sana ( si fa per dire) giustificazione di quei crimini. E poi perché di questo vergognoso trattamento della vicenda, di questo atteggiamento culturale e politico di immonda complicità, con la corruzione intellettuale che ne era premessa, non erano genericamente responsabili « le classi dirigenti » , ma i comunisti. Non dichiararlo, non ammetterlo, non avere l'onestà e la forza civile di riconoscere che si trattò di ben altro che semplice « rassegnazione » o « reticenza » , e che i comunisti italiani e il Partito comunista italiano ne furono i primi responsabili, vuol dire molto semplicemente che questi qui, ancora oggi, si dimostrano incapaci di guadagnarsi un futuro di verità e di chiedere fiducia per ottenerlo e condividerlo: perché quel futuro e quella possibilità di fiducia dipenderebbero da un riconoscimento del passato che non c'è verso di tirargli fuori. Questo significa scrivere le cose che ha scritto Fassino: significa non essere disposti a rendersi presentabili. Inoltre, LE FOIBE ISTRIANE E CARSICHE Le più famigerate tra oltre 1.500 FOIBA DI BASOVIZZA È un pozzo di miniera per la ricerca del carbone a poca distanza da Trieste. La profondità naturale era di 256 metri, ora è di soli 135 a causa dei resti di circa 2.500 italiani. FOIBA DI MONRUPINO Una voragine a 11 km da Trieste, che sprofonda per 126 metri. Vi furono gettati circa 2.000 civili triestini. FOIBA DI MINERVA Nell'impossibilità di recuperare le vittime, il Comune di Trieste ha fatto chiudere l'imboccatura di questa foiba nel Carso triestino ed erigere una lapide- ricordo. FOIBA DI CERNOVIZZA Nei pressi di Pola, vi furono gettate almeno 200 persone nel maggio 1945 dagli slavi, che poi fecero franare l'imboccatura. E' vero che per voi i morti hanno identità !!! Non parlo con i criminali... Vivere... è sorridere dei Guai !!! |