Nick: Cyrano622 Oggetto: re:Il Sei Nazioni Data: 12/2/2006 17.39.13 Visite: 23
la pressione italiana è stata consistente e non mi è sembrato di vedere tutte le rolling moules tipiche della nazionale inglese, molto del merito è stato nostro. gli italiani non meritano il rugby, portei essere d'accordo, ma il movimento rugbystico italiano lo merita e fossi in te avrei piu rispetto per chi ogni tre sere a settemane si va ad allenare in qualsiesi condizioen climatica, dal terzaliena di 38 anni al bimbo di nove anni che iniziara ora a calcare i campi. l'armata brancaleone o legione straniera l'ho definita io ma con affetto, abbiamo degli argentini in squadra, bene il rugby ha smpre avuto esempi in questo senso, dalla figliolata di piloni argentini naturalizzati dall'AUSTALIA (o forse dal sud africa non ricordo bene, ma cosa c'è d'austarliano o sud africano in argentina non saprei) al più recenti casi di neozelandesi che giocano in australia, di samoani che giocano con gli all blacks, fino ai due fratelli (mi sfugge il nome) che giocano uno per i rossi di galles e l'altro per l'australia. Ritengo che questo ben si sposi col concetto di appartenenza alla squadra che va al di sopra della mera nazionalità. Io mi sento rappresentato da quest'armata brancaleone molto più che da undici primedonne. Riguardo a capitan bortolami è diventato capitano della nazionale a soli 22 anni, il più giovane nella storia della nazioanle, a 26 ha gia collezionato 44 caps e passa bhe non lo definirei un mediocre. Per essere a livelli anglosassoni dobbiamo scrollarci di dosso questa vittimismo e questa presunta mediocrità disfattista. "Tutti desiderano il vostro bene, non fatevelo rubare" S.J. Lec
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