Nick: MosFERRARI Oggetto: re:ristorante indiano parte II Data: 28/2/2006 21.50.22 Visite: 10
diciamo che se io fossi un immigrato, senza un euro, senza lavoro, già più volte oggetto di violenza perchè picchiato sia nel mio paese, sia per strada in italia... forse vivrei anche io di espedienti, spaccerei, ruberei... ma così, lasciando che la gente viva di espedienti, non si risolve il problema sicurezza, anzi. rimandare in patria chi non ha lavoro e delinque? indubbiamente. l'alternativa è dare agli immigrati irregolari e violenti un lavoro, ma quale? e che fare con i criminali di nazionalità italiana? e in una società in cui siamo tartassati dalla pubblicità, e in ogni caso tutti vorrebbero possedere gli oggetti che i negozi espongono, come fare i conti con la realtà di chi quei beni non se li può permettere? una volta ero -ben vestito- al semaforo sullo scooter, e un ragazzetto della mia età, marocchino credo, mi disse indicandomi con il dito "tu" (cioè tu ben vestito e sullo scooter), e poi rivolse il dito verso di se' che dorme sotto un ponte, sporco, mal vestito, senza motorino, e sicuramente umiliato per la sua situazione. non ho vergogna a dire che fui imbarazzato, e mi sentii in colpa, ma scossi le spalle a dire "e che devo fa"; il semaforo fu verde e andai via. non mi venne di fargli il discorso che io vivo in italia, e i miei antenati hanno combattuto per fare ricco questo paese; che nella mia famiglia le persone si sono date sempre da fare e hanno, come tutti gli italiani, comprato una casa e messo un gruzzolo da parte; che gliene frega a lui se in marocco i politici non fanno in modo di far crescere il paese; potrà mai comprendere che anche io mi sto impegnando, e oltre ad andare ben vestito e divertirmi, sto costruendo il mio futuro, e quello dei miei figli? e che questo lo faccio anche per onorare quanto hanno fatto per me mio padre, mio nonno, mio bisnonno, e che è grazie a loro che oggi io posso avere il tenore di vita che ho... che gliene frega a lui, lo dico in senso non dispregiativo. a lui non gliene frega, perchè intanto la sua situazione è quella lì, e con le mie parole e i miei ragionamenti che partono dalle calende greche lui non ci mangia nè si compra lo scooter... e se io non avessi avuto la fortuna di nascere nella mia famiglia, ma il caso avesse voluto che nascessi in marocco, forse avrei ragionato come lui, e la notte, dopo aver lavato i vetri al semaforo, sarei andato girando per le strade a cercare uno scooter lasciato senza catena, per rubarmelo e poter anche io, finalmente, girare su due ruote come i miei coetanei italiani! e d'altra parte chi fatica per acquistare un motorino, certamente non gradisce vederselo sgraffignato, e chiede giustizia e pena giuridica per chi ruba. anche il sotoscritto ragiona così, anche se un attimo fa si è immedesimato nel ladro... davvero, la realtà non è univoca, ma cambia a seconda della posizione dalla quale la si guarda. ha ragione mir, la situazione sta degenerando, e io che non so dare una soluzione, chiedo a voi: come affrontarla? |