Nick: Ulisse Oggetto: E Ripenso... Data: 16/11/2003 18.43.1 Visite: 39
A mente quasi fredda, ripensando a mio nonno materno, Maresciallo dell’Arma, ho rivissuto qualche momento di rabbia intensa ed interna, che non mi azzardo ad esternare ad alta voce, visto il livello ZERO che alcune discussioni politiche (ma che di politico non hanno nulla) stanno avendo nel nostro Paese e su questo forum. Mi madre ne conserva una foto bellissima con Lui in alta uniforme. Ripenso ai 10 anni dedicati da mio padre al Genio Ferrovieri in giro per l’Italia e un po’ di mondo. Ripenso al povero Carlo Giuliani, morto nell'adempiere il proprio dovere di portatore di odio, disprezzo e di morte mentre cercava, innocentemente, di decapitare la testa di un Carabiniere di leva con un estintore. Ripenso alla mamma di Carlo Giuliani che dal pulpito di Porto Alegre, dove partecipava ad un'assise no-global, a spese di non so chi, voleva istruirci su come avremmo dovuto crescere i nostri figli, quasi come se lei fosse una nuova Montessori. Ripenso agli “onorevoli” Cento, Ramon Mantovani, Bindi che cosparsero di letame le forze di polizia italiane, in primis l'Arma, ai tempi dei misfatti del G8 di Genova. Ripenso agli “Agnoletti e Casaretti” , inventori del nuovo mestiere/culto del vagabondo protestante. Il primo faccia presentabile ,quindi più pericolosa, il secondo faccia di merda. Insieme le facce del fiancheggiamento anarchico insurrezionalista al nuovo terrorismo brigatista. Ripenso a quella parte politica, la medesima che bombardò Belgrado, compreso la sede della Telekom Serbia, che negò al passaggio alle Camere l' avallo unanime ai Carabinieri inviati in Irak, così come aveva fatto per i bersaglieri d’ istanza in Afghanistan. Posizione allineata con il pacifista Chirac, noto bombardiere nucleare degli isolotti del pacifico e rappresentante ed erede della politica “Gollista”, postimperialista e revanchista che ha massacrato nel Magreb, nel sud est asiatico , e in ampie frange dell' Africa nera, milioni di civili con barbarie che neppure il napalm americano in Vietnam potrebbe avvicinarvisi. Ripenso a tutti quegli intellettuali della cosidetta “intellighenzia della noulle gauche italienne” che recitavano il versetto satanico " nè con Bush, nè con Bin Laden" mentre piroettavano con i loro coloriti girotondi. Ripenso alla gloriosa vecchia del giornalismo italiano, la grande Oriana, che passeggiava per Firenze in attesa che qualche cialtrone no-globalizzante la offendesse. Ripenso ai miei 12 mesi di leva di servizio operativo fatti per servire il paese. Ripenso, anche, a quel Brigadiere che, quando avevo 18 anni e violai un senso unico andando contro mano, mi fermò e mi mollò un ceffone perché nel consegnargli la patente dimenticai di togliere le 50.000 lire che vi conservavo dentro. Ripenso, a tutte le notti tranquille, che posso trascorrere nel mio letto, grazie alla presenza di qualcuno che gira in una macchina blu o celestino, al loro lavoro, alla loro fedeltà, ai loro sabati e domeniche comprati dalla buona causa del Paese. Ripenso ai fiumi di parole scritti su questo forum e alle chiacchiere da Bar/Ufficio e non riesco a ricordare nessuno che abbia ammesso un errore, uno sbaglio di valutazione. Nessuno che si interroga sul “dove si è sbagliato?”. Tutti a fare dietrologia, tuttologia, tutti ad aggredirsi alla men peggio, politologhi che nascono come funghi (il periodo è ottimo…). Come per magia, tutti si sono sentiti confermati al 1000 per 1000 nelle loro idee, da una parte e dall’altra. Tutti, indistintamente, gettano merda sull’altra parte della barricata e si sentono convintissimi di averci visto giusto, per giunta, FIN DALL’INIZIO! Sinistra che dice “Io l’avevo detto”, destra che dice “s’adda fare, siamo martiri”. L'estrema sinistra, quella che dice "bravi" alle BR; l'estrema destra che invoca la giustizia "dura". E intanto, ripenso, a quei morti, tutti, quelli di cui parla Gino Strada, quelli di cui non parla nessuno, quelli di cui parlano tutti e mi accorgo che solo io non riesco a parlarne. E ripenso al fatto che non era molto il caso di andare a impegolarci né con Afghanistan né con l’Iraq, a tentare di portare il modo giusto di stare al mondo ai popoli che ancora non sono stati illuminati dalla bandiera stelle e strisce. Perché, nonostante lo spirito di chi è partito fosse quello del “pacificare”, in realtà, non raccontiamoci cazzate, si stanno facendo solo gli interessi americani. Oramai siam lì e tornare indietro non mi pare una scelta politica proficua ed intelligente. Già, politica…… ///U.
|