Nick: Delicatessen Oggetto: re:La sanità Data: 7/3/2006 13.46.57 Visite: 30
è stato detto: Separazione delle carriere dei medici tra pubblico e privato. La questione non é di così facile soluzione. Il precedente governo di centrosinistra aveva cercato di affrontarla, ottenendo una soluzione intermedia: la regolamentazione dell'attività professionale privata all'interno della struttura pubblica. Ed é solo così che i migliori professionisti possono continuare ad esercitare nelle strutture pubbliche, quindi a disposizione di tutti e non solamente nelle esclusive cliniche private, appannaggio di pochi. Inoltre con questo sistema, lo Stato può ricevere un guadagno dall'attività privata del medico. Quello che fa un professionista, avvocato o medico che sia, dopo il suo orario di lavoro, non dovrebbe riguardare lo Stato. Ma é certo che si deve impedire che attività pubbliche e private entrino in conflitto tra loro e che i fondi destinati alla struttura pubblica vengano dirottati su quella privata. Per rendersi conto degli aberranti abusi a cui si é arrivati in questo settore, basta guardare l'ultimo film/inchiesta di Bianchi e Nerazzini "La mafia é bianca" sulla situazione della sanità in Sicilia.
Questo è un punto complicato davvero e che necessita di un intervento immediato. Aldilà di tutto non credo che nel privato ognuno può fare quel che vuole... dovrebbero almeno esser regolamentate le tariffe, insomma un tetto max per le visite private oltre il quale è rapina. E'allucinante che in media un medico, che si dica bravo, arriva a prendere 200 euro in dieci minuti di studio, guadagnando in un giorno quanto un impegato in un mese e forse più... |