ONACHE Il padre di Tommaso indagato per pedopornografia Gli inquirenti sembrerebbero privilegiare invece la pista del ricilaggio, che potrebbe essere concreta 10/3/2006 

|  | Paolo Onofri e Paola Pellinghelli | PARMA. Il padre del piccolo Tommaso Onofri, il bambino di 18 mesi rapito a Casalbaroncolo (Pr) è stato iscritto nel registro degli indagati per pedopornografia. La notizia, anticipata dal Gr1 Rai, è stata confermata da fonti vicine alle indagini.
Gli inquirenti avrebbero trovato infatti nel computer di Paolo Onofri sequestrato nella cantina affittata a suo nome nel centro di Parma immagini pedopornografiche e anche un filmino.
L'iscrizione nel registro degli indagati per pedopornografia, comunque, spiegano le fonti, non è detto che abbia una qualche relazione con le indagini sul sequestro di Tommaso.
Gli inquirenti sembrerebbero privilegiare invece la pista del ricilaggio, che potrebbe essere concreta. La telefonata ricevuta ieri dal comitato «Tommaso Libero» è invece tutta da valutare. Una donna ha chiamato dicendo: dateci i soldi entro 48 ore o il bambino muore.
LO ZIO: PAOLO ONOFRI NON HA DETTO TUTTO «Paolo qualcosa ha fatto. Paolo non ha detto tutto». Lo afferma Franco Pellinghelli, zio di Paola, la mamma di Tommaso, il bimbo rapito a Casalbaroncolo, in provincia di Parma, la sera del 2 marzo scorso, riflettendo sul sequestro del piccolo e sul fatto che il movente potrebbe essere legato al padre di Tommaso, Paolo Onofri.
Secondo lo zio del bambino, «Se Tommaso è stato rapito la chiave è Paolo non ci può essere nessun altro. Non so che cosa, non immagino nulla, eppure qualcosa ci dev'essere». | | | |
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