Nick: Copia&Inc Oggetto: re:Scoperta Data: 1/12/2003 9.57.0 Visite: 66
IMPIANTI AREAZIONE L'aerazione e la ventilazione degli ambienti, alloggi o luoghi di lavoro, è un problema molto più importante di quanto possa sembrare a prima vista, in quanto, se l'aria esterna delle nostre città (e non solo delle metropoli!) non è il "massimo della perfezione", quella interna, se non subisce ventilazione, depurazione e ricambio costanti, può addirittura risultare peggiore. Ecco, schematizzate, alcune cause dell'inquinamento domestico: * i materiali da costruzione, specialmente quelli utilizzati per la coibentazione, che nel tempo subiscono deterioramenti strutturali e sfaldamenti; * i mobili, i cui materiali (legni in particolare) rilasciano nel tempo residui ed esalazioni di formaldeide; * le tappezzerie, che favoriscono il ristagno della polvere e l'insorgenza di allergie; * il fumo di sigaretta; * i gas di combustione e i fumi della cucina; * i detergenti chimici per l'igiene della casa; * gli insetti che prolificano in assenza di un'adeguata areazione (tra gli altri: gli acari); * il radon che risale dal sottosuolo attraverso le strutture murarie e gli impianti idrici; * i riscaldamenti, durante la stagione invernale, che provocano un abbassamento del tasso di umidità e producono grosse quantità di fuliggine; * ... ...e si potrebbe continuare ancora. Per ovviare agli effetti di tale inquinamento occorre intervenire utilizzando almeno degli aspiratori ben dimensionati, sottolineando che per ambienti quali cucine e bagni ciechi la legge ne prevede l'obbligatorietà dell'installazione: Cucine: oltre alla cappa aspirante, posizionata in corrispondenza dei fuochi e direttamente collegata al condotto di esalazione (di cui dovrebbe essere fornita la costruzione), è buona norma inserire un aspiratore supplementare per far fronte alla grande produzione di ossido di carbonio, altri residui della combustione e fumi di cibi in cottura. Inoltre, se è presente una caldaia (stagna) per l'acqua calda è obbligatorio creare, in basso, ed in corrispondenza del termosifone (se c'è), una ulteriore griglia di aerazione. Bagni ciechi: per legge occorre installare un aspiratore d'aria, opportunamente dimensionato, che assicuri un corretto ricambio d'aria, anche per la sottrazione dell'umidità prodotta, al fine di evitare antiestetici e sgradevoli formazioni di condensa. Gli aspiratori possono essere: * centrifughi il loro funzionamento garantisce che l'aria estratta superi agevolmente curve, gomiti ed eventuali ostacoli presenti nel condotto di evacuazione; possono essere indifferentemente collocati a muro, a soffitto o nel controsoffitto, e la efficienza del sistema permette anche una collocazione angolare rispetto alla canna di esalazione; * elicoidali vengono usati per l'estrazione dell'aria direttamente verso l'esterno, in situazioni in cui non sia necessario o non esista un condotto apposito; possono essere collocati a parete o sul vetro della finestra; * elico-centrifughi in questi apparecchi sono presenti entrambi i principi di funzionamento, permettendo una efficace espulsione anche di umidità, fumi etc. anche solo all'esterno. La scelta del modello deve tener conto della cubatura dell'ambiente da servire, e dell'andamento (lineare o contorto) del condotto di esalazione. per dimensionarne opportunamente la potenza. La produzione, vasta ed articolata, propone modelli di varia potenza, per tutte le esigenze e le situazioni, con soluzioni: * estetiche valide e diversificate, adattabili ai vari tipi di arredamento, e * tecniche, quali timer per lo spegnimento ritardato, o accorgimenti di sicurezza come la protezione contro l'umidità e gli spruzzi. Un seppur breve cenno va fatto ai ventilatori. Unico strumento di refrigerio fino a qualche anno or sono, fin quando, cioè, non si è verificato il "boom" dei climatizzatori, stanno vivendo una seconda giovinezza, grazie alla versatilità ed economia di uso e al costo contenuto, ma soprattutto per la varietà della produzione che ha "sfornato" sul mercato e a prezzi competitivi, modelli, anche all'aspetto, molto gradevoli. Le tipologie sono essenzialmente 4: * Da tavolo Sono i classici ventilatori a 2 o 3 velocità, con la possibilità di ruotare automaticamente. Il loro pregio è la compattezza e la versatilità d'uso. La sicurezza impone il doppio isolamento, secondo le norme, e la rete di protezione stretta e rigida. Nell'uso è opportuno dirigere il flusso verso l'alto, per evitare correnti dirette sulle persone e smuovere l'aria calda che tende ad addensarsi nella parte superiore dell'ambiente. * Da soffitto Usati in passato esclusivamente nei locali pubblici, hanno trovato ottima collocazione nelle abitazioni e nei locali di lavoro, anche e non solo per le loro qualità estetiche, spesso abbinati ad un apparecchio illuminante, consentono una diffusione omogenea e non traumatica dell'aria, non creano problemi di sicurezza e possono essere gestiti anche da telecomandi. L'altezza minima consigliata è di m.2,30 da terra. * Da terra Dotati di piedistallo e regolabili in altezza, sono un po' più ingombranti, ma in qualche caso risolvono problemi di collocazione. Anche in questo caso è opportuno il doppio isolamento, una maglia stretta e rigida della rete di protezione delle pale, e che il flusso sia indirizzato nella parte alta dell'ambiente. * A torre Molto efficienti, silenziosi e versatili, rappresentano la nuova generazione dei ventilatori. Consentono notevoli regolazioni ed automatismi nel funzionamento, con flussi d'aria ad angolo variabile. Come per tutti gli elettrodomestici, all'acquisto, occorre controllare che sia presente il marchio di sicurezza IMQ. 11/97 G.P. http://www.edilweb.com/areazio.html
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