Nick: giangic Oggetto: re:canzone Data: 10/6/2006 18.20.20 Visite: 41
Francesco de Gregori racconta con la consueta poesia nella "Leva calcistica della classe '68" (attenzione alla datazione, non è casuale), la parabola di Nino, che timido affronta i primi provini calcistici su campi polverosi e lui, scricciolo impaurito davanti ad allenatori e ragazzi più grandi, riesce a farsi prendere in considerazione segnando un memorabile gol. Ma attento: lo svanire dei sogni d'infanzia, come per molti uomini un tempo bambini illusi, è dietro l'angolo. Quanti di loro ora son diventati "calciatori tristi che non hanno vinto mai" e "appese le scarpe, ridono dentro ai bar"... Il brano è la metafora del fallimento e della perdita dei sogni di un'intera generazione, quella sessantottina, appunto. (Maurizio Targa) se è puorc a cas torn |