Vabbè il concetto, sempre semplicisticamente parlando, è che uno de vuole guadagnare dovrebbe vendere le sue azioni quando queste hanno raggiunto un prezzo più alto di quello d'acquisto e invece venderle quando sono in perdita per non rischiare tutto il capitale investito e quindi limitare i danni.
In realtà seguire il mercato borsistico è molto difficile perché bisogna tener conto di molti fattori tipo le strategie aziendali o i lanci sul mercato di nuovi prodotti o ancora accordi e fusioni con società del medesimo settore ecc ecc.
Quindi questo far si che se anche oggi tu hai delle azioni che valgono per es. 0,80 cent (poniamo il caso che tu le abbia comprate a 1 euro), non è detto che queste azioni devono per forza continuare a scendere e se tu sei decisa a rischiare può essere che per un qualche "gioco" di mercato la settimana prossima le stesse azioni valgono 1,20 euro e quindi in quel caso se le vendi ci guadagni il 20%
Comunque tieni presente che almeno per le grandi aziende è difficilissimo, se non impossibile, che le azioni scendano a zero, perché nei momenti di crisi intervengono sempre le amministrazioni controllate o in altri casi se quelle stesse aziende sono in difficoltà economica magari vengono acquisite da altre aziende.
E poi una azienda, per incorrere nel fallimento, non c'é bisogno che le azioni vadano a zero, basta che non abbia più a disposizione fondi e garanzie per pagare le sue esposizioni debitorie e che i creditori invece battano cassa.
A quel punto si crea una situazione di insolvenza a cui la società non può far fronte e quindi si avvia l'iter per l'istanza fallimentare.
Ovviamente come prima ti ho fatto un piccolo riassunto schematico e ho saltato tutti i passaggi burocratici che ci sono prima che un tribunale avvii l'istanza di fallimento.