Nick: `Luk4s` Oggetto: Intervista alla rumena Data: 18/2/2004 18.14.52 Visite: 78
Il titolo del suo singolo in italiano significa "fare l'amore sotto un albero di tiglio": c'è questa usanza in Romania? Usanza è una parola grossa. E' solo che, geograficamente parlando, la Romania rispetto ad altri paesi ha più alberi di tiglio, e magari è più facile per la gente ritrovarsi a fare l'amore sotto uno di questi, tutto qui. Di chi è la voce maschile che si ascolta in Dragostea din tei? E' di un corista. Non voglio dirne il nome, per ora lo saluto e gli dico ancora che è stato bravissimo. Al singolo seguirà il suo primo album, è così? Si, ma a questo proposito non posso dire nulla, se non che penso di cantare i prossimi brani in tutte le lingue che conosco: romeno, italiano e inglese. Le prime due per omaggiare il paese che mi ha cresciuto e quello che mi ospita attualmente. L'inglese perché, com'è noto, suona bene ed è comprensibile in tutto il mondo. Cosa faceva prima di esordire come cantante? Vengo da un'importante scuola di Bucarest con insegnanti di musica e di regia molto importanti. In seguito mi sono evoluta e sono diventata anche una presentatrice di alcuni programmi romeni. Il destino poi mi ha portato in Italia, dove ho seguito anche la strada del teatro e del cinema: ho fatto parte di una fiction girata al Sud, dove vivo. Sono nata e cresciuta in Romania, ma da diversi anni vengo in Italia: ho una casa a Bari e una a Roma. Che genere di musica ascolta? Mi piace la musica che canto, la dance. La trovo uno strumento importante per mandare giusti messaggi ai più giovani. Poi mi piace moltissimo il jazz e più in generale tutta la musica in grado di regalarmi emozioni e di farmi sognare. Che ne pensa invece del mondo del pop? Il seno sgusciato fuori a Janet Jackson durante il Superbowl ha forse dimostrato che ormai l'esibizione del corpo conta più dell'esibizione stessa… Ognuno è libero di fare ciò che vuole, per ora non mi sento di dare giudizi: ognuno ha la sua vita, è libero, e la libertà è la cosa più bella che esista. Posso solo dire che in certe situazioni bisognerebbe essere abbastanza umili da capire che i mass media influenzano moltissimo l'opinione pubblica, e che non ci si può giocare troppo, altrimenti si rischia di influenzare la vita dei nostri figli. Soprattutto quella delle teenager… Aveva un modello femminile quando era adolescente? Ho sempre guardato tutto ciò che era interessante. Potrei farti tanti nomi… Ho seguito molto Madonna, perché pensavo avesse un carisma straordinario. Per il resto i miei punti di riferimento appartenevano quasi tutti al mondo della musica jazz. Ha sempre ascoltato la musica italiana? Assolutamente sì, soprattutto quando gli artisti del vostro Paese sono venuti in Romania a suonare dal vivo. Ricordo con emozione i concerti di Eros Ramazzotti… In quel periodo non avrei mai pensato di poter venire da protagonista in Italia. E il Festival di Sanremo, lo seguiva? In Romania lo seguiamo da sempre, andava in onda anche nel periodo del regime comunista. Il Festival rappresenta un sogno per chi vive nel mio Paese. Da noi c'è una rassegna canora simile, chiamata Festival di Mamaia, a cui ho partecipato due volte, ma negli anni della dittatura non aveva lo stesso valore simbolico: in quel periodo Sanremo per noi era come un raggio di luce, un bellissimo spiraglio di libertà. Fonte: Kataweb |