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Nick: Mr_LiVi0
Oggetto: Messaggio spostato dai gestori in questo thread:
Oggetto precedente: Conflitto d'interesse e Deliri
Data: 10/9/2006 17.27.28
Visite: 117

Il conflitto d'interessi è quello tra coop e Ds di GENNARO SANGIULIANO
Banche, assicurazioni e supermercati. La Quercia controlla uno dei maggiori imperi economici del Paese
Si fa presto a dire conflitto di interessi. La questione ciclicamente ricorrente nella politica italiana e che porta, quasi per un riflesso condizionato, a pensare a Silvio Berlusconi. Un problema reale, in parte affrontato dalla legge Frattini, ma che a ben vedere è solo un pezzo di una vasta galassia che investe il tema del rapporto fra politica e economia. I conflitti d'interesse sono tanti e, forse, quello di Berlusconi, per entità patrimoniale, non è neanche il più grande. In Italia c'è l'altro grande conflitto d'interessi, è quello dell'impero economico che fa capo al maggior partito di governo, i Ds, un legame che non è solo culturale, come si tende a far credere, ma strutturale e diretto. Il Monte dei Paschi di Siena è quinta banca italiana, la più antica e tra le più solide del settore. L'istituto di credito senese è quotato in Borsa ma ha una struttura societaria in virtù della quale risponde alle leve di comando del potere politico locale. Il 49 per cento del capitale ordinario della prestigiosa banca, infatti, è nel portafoglio della "Fondazione Mps" il cui organo di indirizzo è di fatto controllato dal Comune e della Provincia, enti locali stabilmente in mano al partito dei Ds, che indicano la maggioranza mentre un altro lo nomina la Regione Toscana. Chiare le conclusioni, lo ha scritto testualmente qualche tempo fa il Sole24Ore: «Il maggior potere su uno dei più importanti gruppi bancari del Paese è esercitato dai Ds di Siena». A questa oggettiva situazione va aggiunta una valutazione più politica, a causa proprio dell'intreccio col Monte dei Paschi, gli incarichi di sindaco e presidente della Provincia di Siena sono, da sempre, punti sensibili dell'intera nomenklatura Ds. La forza del partito, in quella area geografica, consente al Botteghino di designare da Roma i vertici dei due enti. Il mondo delle cooperative ha un fatturato annuale di 45 miliardi di euro, la Lega delle Cooperative (la più grande delle associazioni del settore) conta più di sette milioni di soci. Per capire quanto questo mondo sia organico al partito dei Ds, basta scorrere le carriere dei suoi dirigenti nei quali è frequentissimo, se non fisiologico, il passaggio dalle coop ai quadri di partito, ai ruoli di sindaco, consigliere comunale e parlamentare. Nella sola Emilia si concentra il 60 per cento della forza economica del movimento cooperativo della Lega che vanta, da quelle parti 1.600 società, 2,3 milioni di soci. Nella sola provincia di Bologna le coop hanno 795.000 soci e oltre 300 imprese. I cervelli, oltre 150 dirigenti, la finanza ma anche il cuore delle coop sono nell'Emilia Romagna rossa e in Toscana, da dove il sistema delle coop si dipana in tutta Italia, fino in Puglia e in Sicilia. I settori trainanti del business delle coop sono tipicamente due: la grande distribuzione, in particolare quella alimentare; e le costruzioni, soprattutto la realizzazione di grandi opere pubbliche, quelle che dipendono dagli appalti dello Stato e degli enti locali. Settori a sicura redditività nei quali le coop, non senza efficacia, hanno realizzato veri e propri giganti. Nella distribuzione le Coop hanno una quota di mercato che ha raggiunto il 17,9 per cento, per 11,3 miliardi di euro l'anno. La Lega delle Cooperative attraverso la finanziaria Finsoe, controllata dalla holding Holmo detiene la maggioranza di Unipol, quarto gruppo assicurativo nazionale con il 9,6 per cento della raccolta premi e quattro milioni di assicurati. Lontane dalla Borsa e dalle alchimie della finanza prosperano le coop specializzate nelle costruzioni. La Cmc di Ravenna è una delle più grandi e strutturate imprese italiane nel settore dei grandi appalti, al sesto posto secondo le classifiche specializzate. È impegnata nelle più importanti opere pubbliche in Italia. Lo stesso discorso vale grosso modo per l'altro colosso, il Ccc, Consorzio Cooperative Costruzioni di Bologna. Vale la pena ricordare che tra le prime 30 aziende di costruzioni italiane, 12 sono cooperative. Le cooperative possono vantare anche meriti perché producono ricchezza e posti di lavoro, esattamente come Berlusconi. Il problema che tira in ballo il conflitto d'interessi è nella contiguità con il maggiore partito di governo. Ricapitolando: la quinta banca italiana, il quarto gruppo assicurativo, il primo gruppo italiano nella distribuzione alimentare, almeno due delle prime aziende di costruzioni nazionali. Non si esagera nell'affermare che chi riveste l'incarico di segretario dei Ds non solo è a capo di un partito ma è di fatto il terminale di uno dei più grandi imperi economici del Paese.

Il Manifesto rende onore a Mao. In fondo ha fatto solo 9 milioni di morti di MARCO GORRA
Mao è morto, viva Mao. Anzi, onore a Mao. Rossana Rossanda, indiscussa (e indiscutibile) cerimoniera del comunismo chic all'italiana (se la chiamano «mitica» un motivo ci sarà), scrive sul manifesto del trentennale della scomparsa del Grande timoniere per assolvere un fondamentale compito: mandare educatamente a quel paese quanti, fra i compagni ancora in attività, hanno ritegno a dire un gran bene di Mao e del maoismo. Perché, per la Rossanda, il problema quasi non si pone: «Mao», sostiene riprendendo la celebre tesi di Den Xiaoping, «ha fatto per il settanta per cento le cose giuste e per il trenta per cento le cose sbagliate». Conseguenza: «Grazie al suo settanta per cento noi siamo in un giusto differente. Onore a Mao». Segue spiegazione di come e perché la Rossanda e quanti non disconoscano l'eredità di Tsetung siano in un giusto differente. Il ragionamento è, in sintesi, il seguente: la Lunga marcia, il Grande balzo in avanti e la Rivoluzione culturale sono state tre cose meravigliose, che gran bene hanno fatto alla causa del socialismo reale e, logicamente, a quella del popolo. Anche perché Mao, ricorda la Rossanda ebbe la lungimiranza di vedere già nel '56 «il verme nel frutto del sistema sovietico» e di prendere pertanto le doverose distanze dall'Urss. È per merito di tanta accortezza che, nei tardi Cinquanta, «la Cina vivrà di se stessa, non come un immenso paese verticalizzato da un comando centrale, ma come il sommarsi di migliaia di autogestioni collettive». Certo, riconosce, il risultato finale non sarà esente da pecche, ma non è il caso di stare a sottilizzare. Tanta difatti la bontà di tale modello di «sviluppo tutto locale» («Non solo lavorare assieme, ma mangiare, studiare e vivere assieme», si commuove la compagna editorialista), che «riaffiorerà in forme diverse nel movimento no global». Da esecrare pertanto quanti - seguendo l'esempio delle ex Guardie rosse oggi pentite - hanno mutato giudizio su quella straordinaria stagione, «come presi da un furioso odio di quel che sono stati». Il maoismo della Rossanda, però, non è tutto rose e fiori: la commentatrice del manifesto non nasconde i lati oscuri dell'esperienza del compagno Zedong. Tipo i morti ammazzati: «Si parla di un milione di morti nella rivoluzione culturale come si è parlato di otto milioni di morti nella carestia provocata dal Grande balzo», concede, «ma sono rilevazioni più dei demografi, a posteriori, che basate su una documentazione, forse impossibile». E poi, che volete che sia «un milione di morti su quasi un miliardo di popolazione»? «È più o meno della Rivoluzione francese?». E qui scatta il deja vu, torna in mente una frase famosa: «Una morte è una tragedia; un milione di morti è una statistica». L'aveva detto un tizio che si chiamava Giuseppe Stalin. Onore anche a lui.

My Speed Limit ??? 400 Km/h






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la rassegna stampa di Livio   10/9/2006 18.10.37 (146 visite)   ForumAdmin
    Conflitto d'interesse e Deliri   10/9/2006 17.27.28 (116 visite)   Mr_LiVi0
      re:Conflitto d'interesse   10/9/2006 17.48.39 (53 visite)   POMPEO
         re:Conflitto d'interes   10/9/2006 17.53.6 (35 visite)   Nieth
         re:Conflitto d'interesse   10/9/2006 17.53.54 (41 visite)   Mr_LiVi0
            re:Conflitto d'interes   10/9/2006 17.58.13 (29 visite)   POMPEO
               re:Conflitto d'interes   10/9/2006 18.0.34 (30 visite)   Nieth
    Interessante...   10/9/2006 18.1.18 (68 visite)   Mr_LiVi0
      re:Interessante...   10/9/2006 18.29.47 (46 visite)   ÐarkSa|nt (ultimo)
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