Nick: insize Oggetto: ARTICOLO INTERESSANTE Data: 23/3/2004 11.43.6 Visite: 62
ECCO CHI SONO GLI ULTRA' ROMANISTI Interessante articolo trovato oggi su repubblica online riguardo i nazisti infiltrati nelle curve. Estremisti infiltrati in curva" ecco tutti i nuovi padroni di CORRADO ZUNINO ROMA - L'ultimo gruppo della Curva Sud, fondato nel corso dell'ultimo Roma-Juventus, il 4-0 diventato icona con il gesto di Checco Totti a Tudor - "quattro gol e a casa" -, si chiama Giovinezza, ma loro, ragazzi di Portuense con sciarpa e scooterone, negano abbia a che fare con la mussoliniana primavera di bellezza. Prima si chiamava "Montemario", il gruppo, e identificava un bel quartiere residenziale della Capitale, ora Giovinezza. Max Leggeri sulla locale Radio Incontro parla impettito di "Roma culla della civiltà" e sostiene che tacciare la curva giallorossa di estremismo sia solo un modo di negare la voglia di politica che alberga nei suoi giovani frequentatori: "Non possiamo lasciare l'impegno ai politici di mestiere", spiega in tv, infastidito, al sottosegretario Mario Pescante. Poi c'è Mario Corsi, per tutti il Marione. Leader, altroché. La sua storia è pesante almeno quanto le repliche che regala agli ascoltatori di "Rete Sport": "Ma come ve lo devo spiegà che Capello nun conta un c... e se nun ve sta bene cambiate canale". Mario Corsi, oggi, consiglia Totti, corre a Perugia a consegnare all'allenatore Cosmi una maglietta con dedica, affida il suo pensiero al sito Internet "Marione. net", carico di pubblicità, e regala alle tv nazionali perle di saggezza romanista. Ieri, però, ha avuto una storia di violenza neofascista. Come militate dei Nuclei armati rivoluzionari è entrato nelle indagini per l'assassinio di Fausto e Iaio, due ragazzi del Leoncavallo di Milano uccisi per strada: l'hanno indagato nel '79, reindagato nel '91 su indicazioni del pentito Izzo, quindi il gip Forleo nel 2000 l'ha prosciolto riconoscendo "significativi elementi" a carico suo e di due camerati, "significativi ma non sufficienti". Accusato dell'omicidio del simpatizzante del Pci, Ivo Zini, colpito a Roma da una Vespa in corsa, Mario Corsi è stato prosciolto in primo grado, condannato a 23 anni in appello e riassolto in secondo grado dopo un intervento della Cassazione. In gioventù assaltatore di scuole e cinema romani, nella maturità, otto anni fa, viene arrestato insieme a sei ultrà di Boys Roma e Frangia ostile: minacciava per ottenere accessi gratis allo stadio, irrompeva nelle radio private per costringere gli speaker a leggere i suoi comunicati. Compagno di viaggio del Marione è "il Mortadella", Fabrizio Carroccia, amico personale di Luciano Moggi: fu al centro di una grottesca storia di arbitri e designazioni esplosa dopo Juve-Inter dell'aprile '98 (la partita del rigore negato a Ronaldo). Ogni tanto qualche ascoltatore ricorda al neoMarione, agitatore radiofonico, il suo curriculum vitae, e lui sul passato replica: "Ci sono tanti giudici che non mi hanno mai ritenuto responsabile di alcun omicidio". Sbanda così, terribilmente a destra, il tifo romano del Duemila. E lo stadio, compresi pezzi interi di curva, inizia a non sopportarlo. Nell'autunno del '94 una spedizione di ultrà romanisti e laziali partì unita per spezzare le reni ai leghisti di Brescia e mandò in coma un vicequestore di polizia. Cinque stagioni fa gli storici Cucs sono stati spodestati dalla ringhiera centrale della curva a colpi di coltello: s'insediarono gli ultrà, "As Roma". In questo crogiolo di passioni che è la curva dell'Olimpico, Sud e Nord indistintamente, s'infila con spregiudicata facilità la criminalità romana, rapinatori assoldati dalla mafia catanese per esempio. Li hanno arrestati nell'estate 2003, dopo 33 colpi: tra loro c'era "Er Polpetta", protagonista degli scontri con i turchi del Galatasaray. L'esperienza della banda della Magliana sembra perpetuarsi all'infinito in un incrocio tifo-politica-delinquenza organizzata che fa di Roma un luogo sportivo inedito e dalla pericolosità totale. Spiega l'ultimo rapporto Digos: "Il movimento di estrema destra "Base autonoma" ha infiltrato militanti nei gruppi "Tradizione e distinzione" della Roma e "Irriducibili" e "Banda de Noantri" della Lazio contribuendo a far superare la storica rivalità tra le due tifoserie". Oggi il terzino Panucci deve chiedere scusa a Paolo Zappavigna, leader dei Boys, per essersi rifiutato di entrare in campo durante Reggina-Roma. E oggi i gruppi ultrà del centro-nord provano a isolare il tifo estremo romano. La manifestazione contro "la repressione e il calcio Sky" indetta nella capitale nell'aprile 2003 si trasformò, non a caso, in una lugubre sfilata di braccia tese, Sieg Heil e cappellini "Charlemagne". Era la brigata francese delle Ss che fino all'ultimo giorno difese Adolf Hitler assediato a Berlino. (23 marzo 2004) www.indymedia.it
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