Nick: Tanzarella Oggetto: re:Mi rivolgo a voi.. Data: 10/1/2007 19.28.4 Visite: 66
Las meninas 1656 olio su tela; 318 x 276 Madrid, Museo del Prado
Si tratta del più celebre dipinto di Velázquez, accolto come summa della sua opera sin dal momento della consegna. La scena è organizzata in un ambiente che è quello dello studio del pittore a corte, mentre lo stesso Velázquez è al lavoro, davanti a una grande tela, intento a ritrarre l’infanta Margherita e il suo seguito di damigelle e di nani; l’arrivo improvviso del re e della regina, che l’artista idealmente colloca nella stessa posizione dello spettatore, come appare dall’immagine riflessa nello specchio di fondo, interrompe la posa e tutti, dal pittore alla principessa, al gentiluomo che si allontana nel vano luminoso della porta, quasi s’inchinano davanti ai reali, cioè davanti al pubblico. Il gusto seicentesco per lo scambio tra realtà e finzione è interpretato con insuperata maestria: Velázquez (contemporaneamente autore e fruitore) sta dipingendo proprio ciò che vediamo. Impareggiabile appare anche il trattamento della materia, con l’impiego di tocchi di colore liquido e di macchie pastose che suggeriscono le forme più che disegnarle. Il re fece collocare la tela nei suoi appartamenti privati all’Alcazar e, grazie a tale ubicazione isolata, essa scampò all’incendio del 1734.
Tra i contributi originali, si segnala il saggio di Paolo Spinicci - La filosofia nelle immagini: Las Meninas di Velázquez e il concetto di raffigurazione - dove, esaminando alcuni aspetti del dipinto, l'autore ci invita "a riflettere su un tema che appartiene di diritto all'universo teorico di una filosofia dell'immagine - il rapporto che lega ogni raffigurazione allo spettatore che la contempla". Il soggetto del quadro, eseguito nel 1656, è notissimo: una scena della vita di corte. Al centro, una bambina di 5 anni, l'Infanta Margherita (figlia del re di Spagna, Filippo IV d'Absburgo e della moglie e nipote di questi, Marianna d'Austria; giovanissima, Margherita sposerà il cugino, l'imperatore Leopoldo I, e morirà a 22 anni, forse vittima dell'endogamia praticata dal suo gruppo familiare), accompagnata da due damigelle d'onore (las meninas). Sulla destra, compaiono due nani e, in primo piano, un cane sdraiato sul pavimento. Nulla sembra insolito o problematico. Ma la struttura del quadro si complica quando passiamo a considerarne la parte sinistra: qui, vediamo lo stesso Velázquez impegnato nella lavorazione di una grande tela, di cui è visibile solo il retro. A un primo sguardo, non riusciamo a scorgere ciò che sta osservando e raffigurando, anche se notiamo immediatamente la collocazione spaziale al di qua dello spazio pittorico, cioè - paradossalmente - proprio nella posizione che noi osservatori in carne e ossa occupiamo. Un'analisi attenta del dipinto ci rivela poi quello che Velázquez e gli altri attori della scena dipinta stanno osservando. Sulla parete di fondo della stanza uno specchio riflette due figure: il re e la regina, Filippo IV e Marianna d'Austria, pazientemente in posa davanti al pittore e agli altri membri della corte.
http://www.artonline.it/opera.asp?IDOpera=680
http://www.swif.uniba.it/lei/rassegna/991218e.htm
Chi era MARIA POCHIOLA?
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