Nick: TErry_J Oggetto: re:Video degli scontri a Catania Data: 4/2/2007 21.33.44 Visite: 25
Ultrà shock: "Fa parte del gioco" "Forze dell'ordine non ci rispettano" La morte dell'agente di polizia Filippo Raciti a Catania ha scioccato tutta l'Italia, anche se qualcuno si ritiene contento per ciò che è avvenuto. Due ultras, uno di Milano e uno di Napoli, spiegano crudelmente come si vive all'interno delle curve: "La polizia è il nemico" ammette il primo alla Gazzetta dello Sport. Per il secondo "morire allo stadio fa parte del gioco, le forze dell'ordine non ci rispettano". Il calcio italiano si è fermato. Era necessario dopo i tragici fatti di Catania, anche per rendere omaggio all'agente di polizia ucciso durante gli scontri avvenuti fuori dallo stadio Massimino. In attesa di sapere quali saranno le decisioni del governo e delle istituzioni dello sport sulla ripresa dell'attività ci si chiede perchè tutto questo sia avvenuto, perchè non si sia fatto nulla per evitarlo e soprattutto come si vive da parte degli ultras questo momento. La maggior parte dei tifosi, attraverso i forum in rete, ha mostrato tutto il proprio dispiacere mentre qualcuno ha confermato tutta la sua insofferenza per la sospensione del campionato più che per la morte del Raciti. E' il caso di due ultrà che, intervistati dalla Gazzetta dello Sport, hanno rilasciato dichiarazioni quanto meno incredibili sul rapporto con la polizia e su come si vive il calcio, la domenica, le perquisizioni e i possibili pericoli. Il 'tifoso' della Curva Nord di Milano ammette che la polizia è il loro nemico: "Dovrebbero mandare gente che sa mediare - spiega - invece ho visto i ragazzi presi a manganellate perchè fumavano una canna. Ho l'impressione che a Catania la follia fosse prevista. Ricordo quando Dida fu colpito a S.Siro, era tutto deciso da tempo. I controlli? Le ragazze riescono a portare alcuni oggetti perchè subiscono meno verifiche. I petardi, invece, vengono tenuti allo stadio ben custoditi. Se c'è gente armata? Non tanti, hanno i coltelli". L'ultrà di Napoli va oltre: "Sono piuttosto contento che sia morto, mi dispiace che abbiano bloccato il campionato. Sto male senza calcio. I poliziotti? Loro ci tartassano e ci picchiano. Ci ritengono belve e ci trattano come animali, ma non lo siamo". E sui rischi derivanti dalle leggi in vigore? "Rischiamo poco - ammette - ho avuto molte diffide ma i problemi sono altri. I petardi? Si nascondono bene, anche nel culo...". Fonte: TGcom Mi fa schifo sta parte: L'ultrà di Napoli va oltre: "Sono piuttosto contento che sia morto, mi dispiace che abbiano bloccato il campionato. Sto male senza calcio. I poliziotti? Loro ci tartassano e ci picchiano. Ci ritengono belve e ci trattano come animali, ma non lo siamo". NOOOO P'AMMOR E DDI SEI UN ANGIOLETTO! spero proprio che sto giornalista si sia inventato tutto, xkè prenderei sto "ultras" e o mettess volentieri annanz ai figli di Raciti. Che schifo. Hasta la ricotta siempre! |