Nick: KillBoy Oggetto: Messaggio spostato dai gestori in questo thread: Oggetto precedente: SI SONO INCHIODATI Data: 23/2/2007 8.59.37 Visite: 77
Sono increduli. Non si rendono conto della gravità dell'accaduto. Gli pare impossibile di dover andare a casa e le provano tutte per resistere resistere resistere. A Roma dicono: nun ce vonno sta'. Non c'è niente di più umano del rifiuto della realtà quando è brutta. Ma se non è oggi sarà domani, li vedremo costretti ad aprire gli occhi. La sinistra si è inchiodata alle poltrone e il suo motto è: hic manebimus optime, vade retro Berlusconi (qui stiamo benissimo, e tu Cavaliere non ti avvicinare). Ieri, una giornataccia per il centrosinistra alla ricerca ossessiva di una soluzione da offrire al presidente Napolitano. Il quale però, pur sensibile alle esigenze degli ex compagni, mostra di voler fare di testa sua. Un Prodi bis lo convince poco. È consapevole che se il premier dimissionario tornasse in Parlamento con la stessa compagine ministeriale, o solo leggermente ritoccata, e con la medesima maggioranza, non andrebbe lontano. I numeri dell'Unione non garantiscono alcuna tenuta. Il Professore azzoppato rischia di durare meno del Professore euforico di inizio legislatura. Tuttavia i capigruppo della coalizione pretendono una seconda esperienza governativa ancora con Prodi, e alla fine il capo dello Stato potrebbe accontentarli. Magari a una condizione: allargate la maggioranza, altrimenti non ce la fate. Già, ma allargarla con chi? Con qualche senatore in vendita nel centrodestra? Ne basterebbero due o tre o quattro. La politica ci ha abituato ai peggiori pastrocchi, ribaltoni e ribaltini, figuriamoci, non ci stupiremmo di una campagna acquisti sul mercato dei volubili. Però una operazione del genere, suppongo - per usare il linguaggio di Diliberto - farebbe schifo agli elettori di entrambi gli schieramenti. Eppure c'è chi avanza l'ipotesi della cooptazione addirittura di un partito di centro, l'Udc, per essere chiari. Tra l'altro Rifondazione comunista non sarebbe contraria. Per restare nel Palazzo non rifiuterebbe di ingoiare il rospo. L'incognita è rappresentata dai Comunisti italiani, più schizzinosi, e dai Verdi. E siamo certi che Casini sia d'accordo? Dubito. L'uomo è vago, non stupido e non rischierebbe mai di perdere, nel trasloco, pezzi di partito: Giovanardi, D'Onofrio, Buttiglione, Cuffaro («proprietario» di un monte di voti siciliani) ovvero democristiani legati a Berlusconi. Quindi? Scommetto: a tempo debito, il Bellone bolognese rientrerà nella Cdl ovviamente a prezzi da boutique; tanto paga il Cavaliere. Insomma, dove cadranno le scelte di Napolitano? Temo su Prodi con un programma minimalista, cioè depurato dei Dico (che disturbano la Chiesa e alcuni senatori a vita ad essa vincolati). In questo modo il premier avrebbe forse l'opportunità di tirare a campare un po'. Ricordo che fra un paio di settimane a Palazzo Madama si voterà il rifinanziamento della missione in Afghanistan, indigesto a una larga fetta di comunisti e affini. Comunque si giri, la situazione presenta enormi difficoltà per gli sconfitti di mer coledì, incapaci di abbandonarsi a uno spirito di santa rassegnazione. Poveracci, vanno compresi. Appena conquistato un posto in prima classe sulla carrozza del potere, non hanno voglia di scendere. Soprattutto non hanno voglia di affrontare dopo un anno soltanto il giudizio degli elettori nella consapevolezza che sarebbe negativo, come si evince dal clima generale e dai sondaggi. Piuttosto, non ha senso l'atteggiamento prudente, direi timido, del centrodestra, Berlusconi in testa. Non c'è motivo di tentennare. Guai ad assecondare gli avversari in strane avventure; larghe intese, governo tecnico e istituzionale, appoggi esterni e pasticci simili disorientano i cittadini, li disgustano e li allontanano dalla politica. Bisogna puntare a elezioni anticipate. Non c'è una maggioranza stabile, il governo è condannato a vacillare causa l'incompatibilità fra riformisti e sinistra radicale? Alle urne. Non è vietato consultare il popolo, visto che è sovrano e ha diritto di scegliersi i governanti. Non ignoriamo che l'attuale legge elettorale è ridicola. Ma chi l'ha scritta e approvata? Il centrodestra. Accetti di utilizzarla ancora una volta. Né può rifiutarla il centrosinistra, dato che con essa ha vinto un anno fa. D'altronde non esiste un sistema di voto perfetto. Da che la democrazia è democrazia, alla fine i suffragi si contano e chi ne ha di più comanda. Coraggio, amici della Cdl, avviate i motori e partite. Vi seguiremo.
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