Nick: Zipper75 Oggetto: re:una pura formalita' Data: 19/4/2004 17.42.44 Visite: 36
Senza mezzi termini: amo i convenevoli. amo quando li fai, quando li vedi fare e quando li devi fare. amo i "ue'-ciao-come-stai-da-quanto-tempo-che-mi-racconti" quando incontri un amico... figuriamoci se poi incontri l'amico dell'amico! amo le frasi di circostanza. amo dire "condoglianze" ad un funerale... che poi, che brutta parola "c-o-n-d-o-g-l-i-a-n-z-e"! amo fare gli auguri a Natale, Pasqua e a tutte le feste comandate. amo rispondere in modo formale agli auguri formali. amo dovermi ricordare che prima di un esame si dice "in bocca al lupo", dopo un esame "auguri", ma se si tratta dell'esame di laurea allora si deve dire "congratulazioni". amo dover dire "ma che bel bambinooooo/aaaaaa (da notare la vocale strascicata alla fine)" ogni volta che incontro qualche parente o amico di famiglia che ha avuto un figlio. amo quelle frasi precotte da compleanno del tipo "ma mo quanti anni fai - che ti hanno regalato- come lo festeggi il tuo compleanno". amo sentirmi dire "ma come sei cresciutaaaaa" (solito discorso vocale strascicata) da parenti lontanissimi, che vedi una volta ogni secolo e che non sai nemmeno se gli devo dare del tu o del lei. amo gli adulti che parlano con la vocina ai bambini facendo domande stupide del tipo "ma ce l'hai il fidanzatino?". amo buttare a caso i tivibi', gli ailoviu' , i mimanchiassai, gli iochenonvivopiudiunorasenzate. amo tutto cio' che si deve fare e si deve dire in certe occasioni! Ma poi chi cazzo lo ha deciso quel "non si deve"?
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