L'apparato riproduttore è sviluppato solo nei maschi e nelle regine, mentre nelle operaie e nei soldati è ridotto e non funzionante. Solo in alcuni casi, le operaie possono deporre uova non fecondate che si sviluppano per partenogenesi e dànno vita ad altre formiche operaie od a maschi.
Le uova delle formiche misurano da 0,2 a 1 mm. e sono prive di involucri protettivi. Le larve sono cilindriche e prive di arti. Vengono di norma alimentate dalle operaie perché sono quasi sempre incapaci di muoversi; le operaie pongono nella loro bocca piccole gocce di cibo rigurgitato dall'ingluvie. Dal corpo e, in certe specie, da speciali papille attorno alla bocca delle larve, trasudano liquidi particolari e sostanze grasse che piacciono assai alle operaie e che queste leccano avidamente. La larva delle formiche secerne un po' di seta con la quale, quando è matura, si tesse un bozzolo in cui trascorre lo stadio di ninfa. Le uova, le larve e le ninfe sono con gran cura assistite dalle operaie, che le trasportano nelle parti più confortevoli del formicaio a seconda delle necessità del loro sviluppo. La cura della prole costituisce la maggior parte del lavoro che si svolge nel formicaio. Le regine non lavorano e vivono da quindici a venti anni. Da cinque a dieci anni campano le operaie e i soldati; al contrario, i maschi muoiono dopo l'accoppiamento. Le formiche vivono in società e queste possono essere formate da poche centinaia a molte centinaia di migliaia di individui.