A Napoli girano 38 mila pregiudicati . Sette mila condannati a cui dovrebbero essere applicate le misure detentive sono ancora liberi. A Napoli stanno eseguendo ora le sentenze di condanne definitive di 5 anni fa. Non si contano quelli che scontano pene alternative al carcere. Inoltre ci sono quasi 30 mila schede di sentenze definitive che non sono ancora state registrate nel casellario giudiziario. Il che significa che chi è recidivo risulta ancora "incensurato".
Eppure si sono fatti passi in avanti nella battaglia contro la criminalità. Napoli è l’unica città d’Italia dove il movimento antiracket è fortemente radicato. Decine di camorristi sono finiti in carcere e decine di commercianti e imprenditori hanno denunciato i loro estorsori. Ci sono le realtà di "Libera" ed altre associazioni .
Tutto questo non è sufficiente.
Perchè queste realtà non sono appoggiate e supportate. Vivono nell'isolamente e nell'indifferenza. La borghesia e l’intelligenza della città da troppo tempo hanno un atteggiamento disfattista e rinunciatario e se a Napoli si vive male non è solo per colpa della plebe.