Nick: Viola* Oggetto: re:quasi quasi Data: 30/6/2007 9.29.15 Visite: 83
è stato detto: ps ho il tetano
acchiapp tè giusto mò stavo scrivendo la lezione sulle antropozoonosi (malattie comuni all'uomo e agli animali). che fortuna che hai Tetano E’una tossinfezione, non contagiosa, ad elevato grado di letalità. L’agente eziologico è un batterio (Clostridium tetani), che esplica la sua azione patogena tramite la produzione di una esotossina (tetanospasmina) che ha come bersaglio il Sistema Nervoso Centrale. Il bacillo del tetano è un abituale saprofita dell’intestino degli animali, specie erbivori (cavallo, mucca, etc.), dai quali viene eliminato con le feci. In condizioni ambientali sfavorevoli, ha la capacità di formare spore, che sono pertanto largamente diffuse nel suolo, nelle acque e nel pulviscolo atmosferico. L’infezione si contrae, nella maggioranza dei casi, con la penetrazione delle spore tetaniche attraverso lesioni della cute. La forma più frequente è il "tetano traumatico" provocato da ferite da punta o da taglio, da lacerazioni, da morsicature di animali. Altre forme di tetano sono quella "ostetrica e/o neonatale", conseguente all’utilizzazione di strumenti chirurgici contaminati al momento del parto; quella conseguente ad ustioni; quella, infine, provocata da pratiche chirurgiche od odontoiatriche inadeguate dal punto di vista igienico. perché la spora possa germinare nella forma vegetativa e moltiplicarsi nell’organismo ospite sono però necessarie condizioni di anaerobiosi, cioè di assenza di ossigeno, che si realizzano facilmente quando sono presenti nella ferita tessuto necrotico e/o corpi estranei. Il periodo di incubazione è variabile e dipende dall’estensione e dalla localizzazione della ferita. In media è di 10-14 giorni. Periodi di incubazione più brevi sono tipici delle forme più gravi, a prognosi peggiore. La diffusione della malattia è mondiale, ma è più frequente nelle zone agricole che in quelle urbane e nella stagione estiva. Nei Paesi industrializzati sono soggetti "a rischio" i lavoratori che operano in luoghi aperti e svolgono mansioni che li espongono a traumi frequenti e ripetuti e, soprattutto, i tossicodipendenti che fanno uso di siringhe. La malattia è caratterizzata da contrazioni muscolari dolorose causate dalla tossina che, bloccando i meccanismi di trasmissione neuromuscolare, provoca una paralisi di tipo "spastico" e nei casi ad evoluzione sfavorevole porta a morte per asfissia, conseguente all’interessamento dei muscoli respiratori. La denuncia è obbligatoria. Le misure generali consistono in: -pulizia accurata ed immediata delle ferite cutanee con acqua e sapone; -asepsi nella comune pratica medico-chirurgica. Immunoprofilassi attiva: la vaccinazione è obbligatoria (si somministra insieme alla antidifterica con le stesse modalità e con il medesimo calendario vaccinale). Il vaccino si somministra per via intramuscolare e dà una protezione temporanea. E’ necessaria pertanto una dose di richiamo ogni 5 anni. E’ possibile anche una Immunoprofilassi passiva con immunoglobuline umane antitetaniche. "Ora ti metto da parte, mio ubriacone, mia guida, mio primo guardiano perduto, per amarti e per contemplarti in futuro" Anne Sexton |