Ha probabilmente un nome l’uomo che, agli inizi di novembre, ha causato la morte di una ragazza ed il ferimento del fidanzato travolgendoli entrambi con il proprio veicolo. Nel primo pomeriggio di martedì gli agenti della sottosezione Polizia Stradale di Napoli Fuorigrotta, coordinati dal sostituto commissario Fulvio Papa, hanno stretto le manette ai polsi di un ventinovenne di Cavalleggeri, in esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal tribunale di Napoli – sezione 7° G.i.p su richiesta della Procura della Repubblica di Napoli che lo vedeva indagato di omissione di soccorso ed omicidio colposo. I fatti risalgono al tre novembre scorso. Luigi Stanzione stava viaggiando sulla prima corsia di marcia della tangenziale di Napoli, direzione Capodichino, su una Aprilia Pegaso insieme alla fidanzata, la ventiseienne Valentina Arena. Qualche centinaio di metri più indietro un uomo, a bordo di un furgone con la targa parzialmente coperta, si faceva largo tra le vetture cambiando repentinamente e continuamente corsia. Poco prima dell’ingresso della galleria di Capodimonte, la tragedia. Il furgone, nel corso dell’ennesima brusca manovra, ha invaso la prima corsia travolgendo la motocicletta. Un botto tremendo, con il due ruote che è stato sbalzato ed ha concluso la sua corsa diversi metri dopo, scivolando sull’asfalto. La ventiseienne, dopo aver urtato contro il vetro del furgone, è stata sbalzata in alto, ricadendo violentemente al suolo. Impossibile non rendersi conto dell’impatto, eppure l’autista, proseguendo la sua folle corsa, si è diretto verso la vicina autostrada. Valentina Arena e Luigi Stanzione sono stati poco dopo soccorsi dal 118 e successivamente sono stati trasportati al pronto soccorso del vicino San Giovanni Bosco e sottoposti ad intervento chirurgico. Per la ragazza non c’è stato nulla da fare: è spirata dopo dieci giorni di agonia. Nel corso delle indagini gli agenti della Polstrada, supportati delle tecnologie messe a disposizione dalla Società Tangenziale di Napoli ed avvalendosi delle testimonianze raccolte dagli altri automobilisti presenti all’incidente, hanno ricostruito la dinamica ed hanno raccolto i primi elementi utili per risalire all’identità del pirata della strada. Dopo aver controllato oltre mille veicoli i poliziotti hanno identificato il furgone, risultato intestato ad una società di stoccaggio con sede nel porto di Napoli. Quando lo hanno trovato, presentava ancora parte dei danni riportati nell’incidente. La parte spigolare anteriore destra era stata parzialmente riparata mentre il vetro del parabrezza era ancora rotto. Le successive indagini hanno permesso di appurare che il pomeriggio del tre novembre il mezzo era stato utilizzato da Sergio Santoro, ventinovenne di Cavalleggeri, che dopo averne nascosto la targa lo aveva parcheggiato nuovamente nel parcheggio della ditta la sera del quattro novembre. Gli elementi raccolti dagli agenti sono stati attentamente valutati dalla Procura della Repubblica di Napoli che ha infine chiesto una misura cautelare per Santoro; è partito dal Tribunale di Napoli il provvedimento che ha determinato l’arresto del ventinovenne con il regime degli arresti domiciliari.
cos'è il genio?
è fantasia, intuizione, colpo d'occhio e velocità d'esecuzione..
beh.. non sono bello come clooney nè affascinante come sean connery, nemmeno intrigante come johnny depp.. ma so leccare come lessie!