Morti bianche: sangue nel centro storico, muore operaio 39enne.
CASERTA - Il corpo è lì a terra, prima di essere portato via in ospedale. E' l'ennesima morte bianca: stavolta a Caserta. Stavolta nel centro storico del capoluogo. A pochi passi dalla Reggia, a pochi metri da via Mazzini, strada del lusso e dello shopping per eccellenza. Dal terzo piano di uno dei primi palazzi del Corso, affianco a quello dove è sito il bar Tropicana, il volo dell'operaio, da un'impalcatura installata per dei lavori.
Il sopralluogo immediato del sindaco Nicodemo Petteruti, mentre arrivano ambulanze, vigili urbani, la polizia. Arriva anche Enrico Milani, assessore al Lavoro della Provincia. I candidati a Camera e Senato di tutti i partiti vengono raggiunti via telefono. Per un attimo si ferma la campagna elettorale.
L'auspicio di casertac'è, mentre le indagini vanno avanti (il responsabile della sicurezza del cantiere rischia l'arresto) e monterà contemporaneamente il giro dei formalismi sulla vicenda, che questo'occasione di campagna elettorale possa essere quella nella quale ci sia un segnale netto di svolta sulla questione della sicurezza sui posti di lavoro.
In caso contrario, la morte bianca di oggi sarà solo l'ultima, in attesa della prossima.
AGGIORNAMENTI - ore 13.30
Si chiamava Michele Sposito De Lucia l'operaio morto, aveva 39 anni. Era di Maddaloni, sposato con due figli piccoli. E' spirato nella sala di rianimazione dell'azienda ospedaliera Sant'Anna e San Sebastiano di Caserta nella quale era stato subito trasportato.
Sulla vicenda interviene, con una dichiarazione, Sandro De Franciscis, presidente della Provincia: "Episodio inaccettabile".“Nonostante i ripetuti severi moniti del Capo dello Stato e nonostante il rinnovato decreto varato per contrastare efficacemente le tragedie sul lavoro, nel cuore del capoluogo si verifica un incidente che causa la morte di un operaio caduto da un’impalcatura. Tutto questo è inaccettabile, perché inaccettabile deve essere considerata la perdita di vite umane sui luoghi di lavoro”. Lo sostiene il presidente della Provincia, Sandro De Franciscis, che aggiunge: “Quanto accaduto deve spingere istituzioni e società civile a premere perché siano rafforzati controlli sempre più severi in particolare nel campo dell’edilizia, mantenendo sempre alta l’attenzione sui temi della sicurezza e della prevenzione”. Il presidente della Provincia così conclude: “Esprimo la vicinanza mia e quella dell’Amministrazione alla famiglia dell’operaio, in particolare alla giovane moglie e ai bambini, ai quali ci stringiamo in questo momento di lutto e dolore”.
AGGIORNAMENTI - ore 14.30
Subito sequestrato il cantiere del palazzo di corso Trieste dalla cui impalcatura è caduto il giovane operaio di Maddaloni, schiantatosi al suolo dinanzi all'esercizio di abbigliamento Nick Bolero. L'impalcatura (del tipo di quelle che consentono lo scorrimento "ad ascensore" di un carrello lungo la facciata), reca i sigilli apposti dagli ispettori di polizia giudiziaria del locale Servizio Prevenzione dell'Asl Ce1.
Nelle immagini gentilmente concesse a casertac'è da www.casertapress.it la fotocronaca dei primi minuti dopo la tragedia.
Nel file allegato, da scaricare, l'impalcatura "assassina", noleggiata a una ditta specializzata.
Il sindaco di Caserta Nicodemo Petteruti esprime, a nome dell’Amministrazione Comunale, cordoglio alla famiglia del giovane operaio morto. “La tragedia che ha scosso la nostra città – dichiara il primo cittadino - deve invitare tutti a riflettere. Non sono ancora note le circostanze dell’incidente, sulle quali faranno chiarezza le autorità competenti, ma è certo che la frequenza di questi avvenimenti e la loro gravità esige una cultura diversa in tema di politiche per la sicurezza sui luoghi di lavoro. Le sanzioni, pur doverose, per le inosservanze delle norme, non bastano da sole a migliorare il trend del doloroso fenomeno. Occorre una svolta culturale che faccia sentire a tutti gli operatori del settore, innanzitutto ai lavoratori, l’esigenza di pensare alla sicurezza non come a una vessatoria imposizione, ma come ad una irrinunziabile priorità, per la tutela della salute e della vita. Un problema vasto di educazione e formazione, che riguarda le imprese e i prestatori d’opera. Oggi ho visto in città volti attoniti e addolorati. Un dolore che si può evitare o almeno ridurre con la cultura della prevenzione. E’ un giorno di dolore per la città. A nome di essa, dell’Amministrazione e mio personale, esprimo le più sentite condoglianze ai familiari della vittima”.
Ma la sicurezza è proprio un fantasma. Solo pochi minuti fa, in una delle traverse dello stesso corso Trieste, a cinque metri dal suolo, uno solo con casco e tutti senza cintura di sicurezza, tre operai erano intenti al lavoro sulla facciata di un palazzo, in bilico su un'impalcatura che considerare in pericolo è un eufemismo.
Denunciamo appositamente questo episodio senza l'indicazione esatta della strada per segnalare quanto sia ordinaria l'assenza di sicurezza sui posti di lavoro, specialmente nel settore edile.
Guarda il video!
http://it.youtube.com/watch?v=uBgTM8gb--U
/>Un argomento sul quale, a partire da domani, intendiamo ritornare per evidenziare come le norme, inasprite o meno che siano, sono quasi totalmente disattese.
Intanto, già nell'agosto scorso, il Tg1 denunciava, con una telecamera nascosta, l'assenza di sicurezza nei cantieri edili.
Guarda il video!
http://it.youtube.com/watch?v=wyujO3IXWhs
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AGGIORNAMENTI 16,22
Rifondazione Comunista e la Sinistra Arcobaleno annunciano un presidio permanente a partire dalle 18,30 sul luogo del tragico incidente. Ci saranno dirigenti ed esponenti della sinistra casertana e chiunque vorrà testimoniare la sua solidarietà e la vibrata denuncia per questa ennesima morte assurda.
"Esprimo la più viva solidarietà alla famiglia di Michele Sposito De Lucia che è deceduto dopo essere caduto dal ponteggio allestito a Caserta in Corso Trieste".
La dichiarazione è del consigliere regionale di Alleanza Nazionale Angelo Polverino che aggiunge: "Quanto accaduto a Caserta deve ancora una volta far riflettere le Istituzioni sul bisogno di sicurezza che vi è sui cantieri edili in Campania.
Bisogna rafforzare le iniziative per assicurare più sicurezza, a cominciare dai controlli. Non possiamo continuare ad assistere ad incidenti come quello di corso Trieste che possono e devono essere evitati. L’auspicio è che tutte le istituzioni, a cominciare da quelli locali come il Comune, si attivino sempre di più per garantire maggiore tutela a chi lavora".
lunedì 31 marzo 2008