Nick: pride70 Oggetto: re:che il pd Data: 14/5/2008 11.56.26 Visite: 35
è stato detto: Non è che Dipietro dice "CAZZATE"???
Gelli quindi ottenne il suo primo obiettivo: inserì nei posti-chiave dalla Rizzoli i suoi uomini, uno su tutti Franco Di Bella al posto di Pietro Ottone, direttore del "Corriere della Sera". Il controllo del quotidiano dava alla P2 un potere enorme: poteva condizionare ai propri voleri la condotta dei politici, ai quali l’adesione all’area piduista era ripagata con articoli e interviste compiacenti che garantivano visibilità presso l’opinione pubblica; poteva inserire nell’organico del quotidiano personaggi affiliati alla loggia, come Maurizio Costanzo, Silvio Berlusconi, Fabrizio Trecca, con l’ovvio intento di pubblicare articoli graditi alle alte sfere della P2; poteva infine censurare giornalisti, come capitò a Enzo Biagi, che sarebbe dovuto partire come corrispondente per l’Argentina, governata da una giunta militare golpista. Nel 1977 la P2 spinse i Rizzoli verso l’acquisizione di molti altri quotidiani: Il Piccolo di Trieste, Il Giornale di Sicilia di Palermo, l’Alto Adige di Bolzano e la Gazzetta dello Sport. Nel 1978 verrà pubblicato ex-novo L’Eco di Padova e la casa editrice entrerà nella proprietà de Il Lavoro di Genova e finanzierà L’Adige di Trento. Nel 1979 la Rizzoli aumentò la propria quota azionaria del periodico Sorrisi e Canzoni Tv portandola al 52%, in modo da ottenerne il controllo. Infine, nonostante l’opposizione dei Rizzoli, venne fondato L’Occhio, con direttore Maurizio Costanzo.
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