Il presidente iraniano alla vigilia della partenza per il vertice Fao di Roma
"Il regime sionista è ormani alla fine. E lo stesso accadrà agli Stati Uniti"
Ahmadinejad: "Israele criminale
sparirà dalle carte georgrafiche"
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sparirà dalle carte georgrafiche"" src="http://www.repubblica.it/2007/12/sezioni/esteri/nucleare-iran2/contro-israe-e/ansa_13044810_50070.jpg" width="230" />
TEHERAN - Domani sarà a Roma, dove lo attendono il vertice Fao e le polemiche sulla condotta internazionale del suo Paese. Ma il leader iraniano Mahmoud Ahmadinejad non placa la sua furia oratoria e torna all'attacco di Israele: "E' alla fine e verrà presto eliminato dalle carte geografiche".
"Il regime sionista criminale e terrorista - continua Ahmadinejad - ha una storia di 60 anni di saccheggi, aggressioni e crimini". Poi, nello stesso discorso, profetizza la fine della potenza americana: "Il tempo delle potenze tiranniche è finito e con la vigilanza e la solidarietà tra i popoli, gli Usa e tutte le potenze sataniche se ne andranno e la giustizia arriverà".
Il presidente parlava agli ospiti stranieri arrivati a Teheran per assistere, domani, alle cerimonie per il 19/o anniversario della morte del fondatore della Repubblica islamica, ayatollah Ruollah Khomeini.
Intanto, sul fronte delle complesse trattative sul nucleare iraniano, arriva uno stop al desiderio dell'Italia di entrare a far parte del gruppo dei 5+1 (ovvero i cinque paesi membri permanenti del Consiglio di sicurezza Onu più la Germania). Il governo tedesco non appoggia la proposta di Roma di partecipare direttamente. Una posizione di fronte alla quale fonti della Farnesina ribadiscono che "l'Italia può dare un contributo importante nell'evoluzione del negoziato".
(2 giugno 2008)