Nick: W|cked Oggetto: Significato Data: 26/9/2004 3.34.10 Visite: 42
OM MANI PAD ME HUM Il mantra di Avalokiteshvara, il mantra più recitato e conosciuto anche dai non buddhisti. Può essere recitato per lunghi periodi di tempo, sgranando il mala, il rosario buddhista, durante la vita comune o la meditazione. Om Mani Padme Hum viene recitato per ottenere la liberazione, quindi la pace e la libertà dalle sofferenze, e si dice che sia così potente che anche un animale sentendolo otterrà una rinascita umana e quindi la possibilità di conoscere il dharma e raggiungere l'illuminazione. Il mantra non ha un significato letterale come frase compiuta, bensì hanno significato le sei sillabe che lo compongono. Om è composta da tre lettere: A, U e M. Queste simbolizzano il corpo, la parola e la mente impuri del praticante all'inizio del suo sentiero verso la liberazione. Alla fine del sentiero, simbolizzano il corpo, la parola e la mente puri di un Buddha. Quindi, al tempo stesso, Om indica la possibilità che vi sia una trasformazione dall'impurità alla purezza: il sentiero della liberazione. Mani, due sillabe, significa "gioiello", simbolizza la bodhicitta, cioè l'intenzione altruista di raggiungere l'illuminazione per il beneficio di tutti gli esseri senzienti. Padme, due sillabe, significa "loto", simbolizza la saggezza, la conoscenza. La comprensione dell'impermanenza, della vacuità, dell'interdipendenza, la conoscenza che recide ogni illusione e offuscamento. Hum chiude il mantra nella perfezione e simbolizza l'indivisibilità di metodo e conoscenza, di compassione e saggezza. Le sei sillabe del mantra significano che con la pratica di un sentiero che sia l'unione di metodo e saggezza è possibile trasformare corpo, parola e mente impuri nel corpo, nella parola e nella mente puri di un Buddha. La Buddhità, la natura del Buddha, è all'interno di ciascuno di noi così come è all'interno del mantra Om Mani Padme Hum. Il mantra può assumere altri significati in contesti diversi. Ad esempio, recitato durante il bardo, cioè durante la fase successiva alla morte e precedente alla reincarnazione, è lo strumento per evitare di ricadere nel ciclo di rinascite del samsara: "Om" chiude la porta della rinascita fra gli dei, "Ma" quella fra le Asura, divinità gelose, "ni" quella fra gli uomini, "Pad" quella fra gli animali, "me" quello fra i preta, spiriti insaziabili, e "Hum" quella negli inferi. Le definizioni del Glossario Buddhista sono per propria natura sintetiche e devono servire per comprendere superficialmente il termine ed il suo uso. E' sempre consigliabile approfondire i termini non conosciuti attraverso insegnamenti verbali o scritti.
|