Nick: Franti Oggetto: re:I chatters (vizi e viz Data: 20/10/2004 12.46.59 Visite: 94
Poi c'è il chatter che tende a dire da anni che ormai non chatta più, che non sa se andrà al meeting perchè si fa la palla, che ha da lavorare e non ha più tempo, che ogni tanto si collega ma sta solo sul forum, che ormai sulla chat non è più come prima, però in realtà è sempre li presente insostituibile e unico, vabbè quello è più di uno ma io ne ricordo uno in particolare: Gennaro Siddartha. Sei un chatter e sei tutte le cose che hai scritto. Mò ti spiego perchè. In chat ti fai le tue belle chiavatelle (e fai buon'). In chat dedichi i tuoi bei scritti alla pulzella di turno che te vuò aizà. Io ti conosco bene ;) (e fai buon'). Quann' fai un concerto inviti i chatters (oltre che gli amici). Io ne ho visti tanti quando suoni. Quann' ci sta un meeting mi chiami e fai "Uè Pierluì arò stai? Vai al meeting che vengo cu te e me passi a piglià?". In chat hai conosciuto una che hai amato. Vai al Cinema con i chatter. Fai l'umorista in chat perchè qua ti riesce facile, visto che sono una banda 'e sciem'. E in questo ti capisco, perchè a volte lo faccio pure io: il gallo sulla munnezza. E alla fine che fai? Te scuord' e tutto e inizi a scrivere dei chatters come se la cosa non ti appartenesse. Come il più banale dei chatters.
Aiz''o telefn' cocc' vot' invece di chiedere in una query "Che fai stasera? Dove sei", così come fa un chatter. Forse divient' meno chatter e forse una risposta compiuta l'ottieni molto prima.
|