Nick: Copia&Inc Oggetto: re:Riverworld-Il mondo del fiume Data: 19/12/2004 21.38.41 Visite: 46
Philip Josè Farmer (autore del ciclo del mondo del fiume) Nato nel 1918 a Peoria nell'Illinois. E' entrato prepotentemente nel mondo della fantascienza col romanzo breve The Lovers pubblicato nel 1952 su Startling Stories e che nel 1953 gli farà guadagnare un Hugo. The Lovers, che parla di una storia d'amore tra un terrestre e un’extraterrestre, mette in risalto uno dei temi principali di Farmer che è quello di un approccio diretto al sesso con spirito dissacratore e irriverente, in netto contrasto col clima perbenista della fantascienza americana del periodo. Altri suoi temi caratteristici sono la religione espresso soprattutto attraverso il ciclo di padre Carmody (quattro racconti e il romanzo Night of Light) e quello che possiamo definire tema del 'falso', una ricerca che l'ha portato a rendere reali personaggi fittizi e viceversa, ad appropriarsi di nomi e mondi di altri autori per reinterpretarli (forse il caso più riuscito è il romanzo Venus on the Half-Shell [Venere sulla conchiglia] scritto con lo pseudonimo di Kilgore Trout, che è uno scrittore di fantascienza impoverito, inventato da Vonnegut), all'uso di personaggi reali all'interno dei propri romanzi (tipico è l'esempio del suo ciclo più famoso, quello del Riverworld [ciclo del Fiume]) Trilogia di Dayworld Nella nuova era di Dayworld, il crimine più grave è quello di vivere orizzontalmente il calendario, perché sulla Terra, nel lontano futuro dominato da un regime dispotico ciascuno vive un solo giorno la settimana e negli altri si rimane forzatamente in animazione sospesa. L’eroe di quest’universo farmeriano è Jefferson Cervantes Caird, ribelle e trasgressore "violagiorno" in possesso di sette brillanti identità... http://digilander.libero.it/ricfed/yafsautoritutti/yfsf/farmer.htm |