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Nick: GrandeFra
Oggetto: re:Gf
Data: 15/3/2003 13.35.33
Visite: 30

Visto ca' si' de coccio, cambiamo argomento.

Routing Information Protocol (appunto R.I.P.)

Il protocollo RIP e'un tipico esempio di protcollo Distance Vector, progettato come protocollo interno ad un sistema autonomo.

Il documento di riferimento e'RFC1058.

Nonostante le sue debolezze, RIP e'uno dei protocolli di routing piu'diffusi, e ne esiste ora una Versione 2 (RFC1338).

Le principali caratteristiche di RIP sono:


Le tabelle RIP contengono indirizzi internet a 32 bit. Non vi e'specifica di tipo di indirizzamento. Gli host o i router devono essere in grado di separare l'indirizzo di host dall'indirizzo di rete o di sottorete.
La metrica e'il numero di salti attraverso router. La metrica massima e'15, valori superiori corrispondono a infinito.

RIP da'supporto sia a connessioni punto-punto che a reti broadcast.
RIP usa il porto UDP 520 sia per la trasmissione ce ricezione, e'quindi un processo privilegiato.
RIP invia messaggi ad un ritmo normale di 30 secondi. In caso di triggered updates il ritmo tipico e'tra 1 e 5 secondi, distanziato casualmente.

Protocollo
L'operazione normale e' l'invio di messaggi di responso in modo broadcast a intervalli regolari di 30 secondi o in seguito a richieste di aggiornamento.

Alla ricezione di un responso un router tenta di aggiornare la sua tabella di routing, che contiene i campi:


indirizzo destinazione finale
indirizzo prossima destinazione
metrica
flag di aggiornamento recente
temporizzatori
Il processamento avviene con le regole tipiche dei protocolli Distance Vector. Se un record e' stato modificato, viene settato il flag di modifica recente e fatti partire due temporizzatori: record recente e record valido.

Un record non piu' recente viene aggiornato anche se la sua metrica e' uguale a quella del messaggio di responso pervenuto: il record e' rinfrescato. I record di validita' scaduta vengono scartati.

Quindi viene preparato un messaggio di responso per ciascuna delle interfacce presenti; questo richiede un certo tempo di processamento per l'orizzonte diviso e il responso avvelenato.

Se il messaggio e' a intervalli normali e' completo, cioe' vengono trasmesse informazioni su tutti i vettori distanza di cui si e' a conoscenza. Se inveve e' inviato in seguito ad una richiesta di aggiornamento, contiene solo i vettori richiesti.

I messaggi di richiesta sono di due tipi: parziale o totale.

Una richiesta parziale contiene una lista di indirizzi di cui si chiede la metrica di raggiungibilita'. Il rispondente invia un responso con esattamente la stessa lista, con ciascun record fornito di metrica, infinita se irraggiungibile. Per le richieste parziali il rispondente non applica processamento di orizzonte diviso o altri simili.

Una richiesta totale include una lista di un solo campo, con l'indirizzo posto a 0.0.0.0.

Spesso l'attivita' di RIP di manutenzione automatica delle tabelle di routing viene limitata o completata dall'amministratore di sistema con configurazione manuale. RIP viene disabilitato su interfacce con un solo router, interfacce non broadcast o interfacce con limitazioni di sicurezza.

Ci sarebbe pure il RIP2, ma lassamm sta' pekkè sino' po' vai ca' cap a LOOP ahuauahauhauh
approposito .....

Risoluzione Loop
In caso di formazione di loop un algoritmo di Distance Vector inizia a "contare ad infinito". Per esempio, con un loop a tre stazioni, l'incremento di metrica e' di tre punti per ogni aggiornamento a sollecito, con un intervallo casuale tra 1 e 5 secondi. Per arrivare ad infinito (16) servono 5 cicli di aggiornamento, per un tempo totale per tre stazioni tra i 15 e i 75 secondi. Visto che vi sara' congestione nel loop in questo tempo, il periodo di convergenza puo' essere ulteriormente e notevolmente allungato.

Una soluzione proposta e' quella detta "Source Tracing" ed implica l'aggiunta di un campo di Primo Salto sia alla tabella di routing che ai messaggi di aggiornamento.

Il primo salto e' posto inizialmente a 0. Quando un router B riceve da un router A un messaggio di aggionamento in cui un record ha campo primo salto a 0, allora B pone l'indirizzo di A nel campo primo salto. Se il campo primo salto e' diverso da zero non viene modificato.

Quando l'informazione di routing viene a tornare ad A dopo la formazione di un loop, la stazione A ha modo di accorgesi del loop, poiche' il campo primo salto coincide col suo proprio indirizzo.

Naturalmente l'estensione Source Tracing non e' facilmente implementabile in una rete ormai molto complessa e ben assestata.


Stè m'agg spiegat?

Mo' però fatt spiegà a Giuann che cazz c'azzecc a Guardia e Finanz.... hihihi

GF
La nostra web page è sospesa

PS: E' tutto un copia&incolla eh,tutto un barzelletto pe' ridere ammesso che ci si riesca



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Gf   14/3/2003 19.21.45 (23 visite)   Stealt]-[
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