Nick: `ReVaN` Oggetto: maro!!!! Data: 30/8/2005 20.0.23 Visite: 19
CITTA' DEL VATICANO - Un incontro a sorpresa, che nelle intenzioni dei vertici vaticani doveva rimanere segreto, tanto che la divulgazione della notizia è stata accolta con malcelato fastidio e un certo imbarazzo. Anche perché l'udienza "a carattere privato" che Benedetto XVI ha concesso sabato a Oriana Fallaci, su "richiesta della signora", rischia ora di diventare un caso: di mettere vicino, in pratica, papa Ratzinger, secondo il quale non è in corso "alcuna guerra di religione" e che ritiene l'Islam una religione per cui ha "stima", con le idee decisamente più oltranziste della scrittrice. Posizioni distanti, dunque, e che tali restano. D'altra parte, nessun contenuto dell'incontro è stato divulgato, e pertanto si procede per ipotesi sui contenuti del dialogo tra il papa-teologo e la Fallaci, individuando nella situazione internazione e nel rapporto occidente-islam il terreno di confronto. Unica certezza è che la visita non è stata lunga. A partire dall'11 settembre 2001, inoltre, le idee della Fallaci non sono state quasi mai in sintonia con quelle della Santa Sede e di Giovanni Paolo II in particolare. La richiesta di udienza con Benedetto XVI fa vedere un diverso atteggiamento della Fallaci che, forse, spera nel nuovo pontefice per un improbabile cambiamento di "fronte" della chiesa. Anche perché fino a poco tempo fa la scrittrice non ha lesinato attacchi nei confronti del papato: nel dicembre 2001, parlando della sordità dell'occidente nei confronti della "guerra santa" dell'islam, chiamò in causa anche Karol Wojtyla: "Santità, è vero che tempo fa lei chiese ai figli di Allah di perdonare le Crociate fatte dai suoi predecessori per riprendersi il Santo Sepolcro? Boh! ma loro Le hanno mai chiesto scusa per il fatto d'esserselo preso?". E se il Papa ha i suoi meriti per aver compiuto il miracolo di aver sconfitto l'incubo del comunismo, " dopo aver contribuito a tutto questo Lei - scriveva la Fallaci - fa l'occhiolino a chi è mille volte peggiore di Stalin, chiede scusa a chi Le rubò il Santo Sepolcro e magari vorrebbe rubarLe il Vaticano?". Un atteggiamento di sfida che non è certo piaciuto al Vaticano che, tramite l'Osservatore Romano, il 14 settembre 2002 definì "sconcertante" il ragionamento della Fallaci nel suo saggio sull'11 settembre, pubblicato dal Corriere della Sera. Il giornale vaticano, in un editoriale firmato dallo storico cattolico Giorgio Rumi, contestò la giornalista-scrittrice per aver ridotto concettualmente il Papa e la Santa Sede a "potenza" e "forza" puramente temporali, come fossero "un governo o un comando supremo strategico". Rumi ricordò come Cristo "esortò Pietro a riporre la spada e a cercare altre strade per far trionfare il suo amore... Non tutto è forza, equilibrio, concerto, alleanze". "Al successore di Pietro - spiegò l'Osservatore Romano alla Fallaci, che aveva parlato di 'flirt' tra il Papa e quelli 'che vorrebbero costruire le moschee in Vaticano' - compete non il comando strategico di operazioni politico-militari, ma la riproposta del messaggio di Cristo... Il perdono richiesto dal Pontefice per i terroristi assassini dell'11 settembre, gesto di natura spirituale, e non politico-giudiziario, può apparire 'scandaloso' ai nostri occhi solo se si perde di vista il termine ultimo cui tende Giovanni Paolo II in obbedienza ad un messaggio che non conosce tramonto, per quanto sia sempre difficile leggerlo e viverlo". mmò sta "signora" s'è mess a ffà pure la teologa e si vuole "mettere acopp" o Papa... ahuahuahuahuahuaha, figuriamoci!! Per dirlo la Santa Sede che la Fallaci sta a for, vuol dire che sta for pesante proprio!! hauhauhauahuahuahuaha
  "Lotito ha dilazionato il debito col fisco in 20 anni, ma fra 20 anni sarà muort!!!!" (G. Rambone)
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