Nick: CorsaraBG Oggetto: ATTENZIONE!!!!!!! Data: 8/9/2005 12.51.5 Visite: 14
"PENE non sempre apparire significa essere, non è grosso che fa virile Lorena Bianchi La recente settimana della prevenzione andrologica svoltasi in Italia ha portato alla ribalta quella che sembra essere la preoccupazione di ben il 65% della popolazione maschile italiana: la lunghezza "giusta" del pene, con tanto di risvolti psicologici come la mancanza di fiducia in se stessi e l'ansia che colpiscono chi pensa di avere misure inadeguate. Nel corso di questa settimana, centinaia di uomini di tutte le età si sono sottoposti alla misurazione del membro per stabilire una sorta di media. Secondo i medici la lunghezza ideale non esiste, anche un pene apparentemente "piccolo", attorno ai 9 cm, serve perfettamente a dare piacere poiché la parte sensibile della vagina è nei primi cinque centimetri, l'orgasmo è spesso clitorideo e il clitoride è posto all'esterno. I medici mettono in guardia gli uomini, i ragazzi in particolare, dal fare paragoni tra loro quando il pene è in stato di "riposo". Non è detto che un pene tipo "crilletto" quando non è stimolato, non raggiunga dimensioni normali in erezione. Infatti, affermano, un pene piccolo quando è in relax aumenta due volte e mezzo invece di due, come capita ad uno più grosso. La misura giusta? Secondo le statistiche i maschi adulti di razza bianca variano tra i 12 e i 17 centimetri in erezione, una percentuale infinitesimale è attorno ai 9 e un'altra percentuale ancor più bassa arriva a 22. Non solo, misurarsi il pene in erezione non significa avere la giusta misura poiché con il variare dell'eccitazione, anche la dimensione cambia. Se dobbiamo credere alla teoria darwiniana che ci vuole discendenti dalla scimmie, le misure del pene umano, anche quando sono piccole, sono di gran lunga superiori a quelle dei nostri progenitori se si pensa che il pene di un gorilla alto circa due metri e mezzo in erezione supera di poco i tre centimetri e quello di un orango alto circa due metri e con un'apertura di braccia di tre non raggiunge i quattro. Altro campanello d'allarme lanciato dai medici: diffidate degli annunci pubblicitari che reclamizzano marchingegni che dovrebbero allungare e ingrossare il membro, poiché danno risultati zero e possono essere dannosi. Anche la chirurgia per allungare il pene tagliando il legamento ancorato alla parte bassa del ventre, o per ingrossarlo con l'innesto di grasso prelevato dal soggetto stesso danno entrambi come massimo due centimetri in più, ma i danni possono essere notevoli e tra questi la deformazione del… pisello, un po' come certe labbra troppo siliconate che poi pendono da tutte le parti, o la perdita della sensibilità. I medici fanno inoltre presente che questo tipo d'interventi non è descritto in nessun testo di chirurgia e non viene insegnato nelle università. Ma perché l'uomo ha la fissazione del pene grosso, visto che stando alle statistiche le donne non sono interessate al problema? La risposta è semplice anche senza scomodare gli psicologi che, in ogni caso, hanno ribadito quanto il buon senso suggerisce: perché è un simbolo di virilità, la virilità è potere, perciò più è imponente e più indica coraggio, forza. Ma, allora, mi chiedo perché si dice di un uomo forte e coraggioso che "ha le palle", e di uno che non è nessuno che è "solo un gran cazzone"? "
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