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†InSaNa†

nome:

Francesca
eta': 120
Citta'.: LaBoccaDell''Inferno
Descrizione: .::Morte malinconica del bambino Ostrica::.

..Si dichiarò tra le dune
Si sposarono al mare,


stesi al sole per nove giorni
fecero a Capri la luna di miele.

Pranzarono con un piatto
Prelibato: uno stufato di triglia
E cozza. E mentre lui bevevo
Il brodo dalla tazza a lei
Prese un nonsochè da sposa:
una voglia.


Quella voglia si gonfiò
E in un bebè scoppiò.
Ma era un bambino
Quel Frugolino?


Sì, aveva ai piedi
Dieci dita dieci.
Sì, aveva alle mani
Dieci dita dieci,
ci sentiva e ci vedeva,
in bagno ci poteva andare,
ma bastava tutto questo
per essere normale?

Non proprio.
Questa nascita fuor di natura
Segnò la fine della loro vita
Futura.


Lei se la prese col dottore:
-Non può essere mio figlio:
sa di mare, di alghe, di sale
a tutte le ore.

-Sia felice-disse il dottore –solo
Una settimana fa ho curato
Una bambina con tre orecchie
E un becco. Che suo figlio
Sia un’Ostrica a metà
Non mi può incolpare,
pensate piuttosto a una casa
in riva al mare.


Non sapevano come chiamarlo,
lo chiamarono Carlo e qualche
volta con voce rozza:”quella
cosa che pare una cozza”.

La gente, in piedi sull’uscio
Si chiedeva se un giorno
Quel bambino sarebbe uscito dal guscio.

Lo video un giorno i fratelli Isaia,
lo apostrofarono “Bivalve”
e corsero via.


Un pomeriggio di primavera
Carlo fu lasciato lungo una roggia
a prendersi la pioggia,
si sentiva solo e guardava
l’acqua andar via per lo scolo.

Intanto sull’Aurelia,
nella corsia d’emergenza,
sua madre prendeva coscienza:
fra frustrazioni e mugugni,
batteva il cruscotto coi pugni
per quella situazione dolorosa
di maternità e sposa.


E al marito disse: -Caro, mi
Rincresce, ma qualcosa fra di noi
Sa di pesce. Credo sia, devo
Dirlo, nostro figlio. E credo
Anche, va detto, che per
Colpa sua, tu hai problemi a letto.

Lui provò unguenti, provò pozioni,
larghe pennellate di tintura
e fredde abluzioni. Non c’era
ancora il Viagra, così gli andò
di magra. Diventò verde, poi
bianco e poi rosso, da forte
febbre fu scosso.


Il dottore diagnosticò:
-Non ne sono sicuro
Ma la causa del problema
Può essere la cura.
Ora, si sa, l’ostrica
Procura gran virilità.
Se lei mangia suo figlio
Ne avrà per sempre voglia.

Lui ebbe un brivido
E un sudore di vergogna,
poi sparò subito la sua menzogna:
-Carlo a me lo puoi dire
Vuoi vivere o preferisci morire?
Hai mai pensato al cielo?


Carlo come dalle tenebre
Battè le palpebre due volte,
e il suo papà, oplà,
prese il coltello e la cravatta snodò.

Mentre il figlio apriva
Carlo sulla giacca gli sgocciolava.
Poi, dopo aver posato
Il guscio alle labbra
Sentì che Carlo nella gola scivolava.


Moglie e marito, scavarono
Nella sabbia la tomba con un dito;
lei disse un’ave maria, lui fece
cadere una lacrima e la spinse
via, prima che scendesse la sera.

Una croce di bambù
Rimase sull’arenile, laggiù
A ricordare, contro l’onda,
la tomba del bambino Ostrica
e una breve preghiera
scritta sulla sabbia,
l’avrebbe portato nel cielo,
lassù.

Ma un’onda d’alto mare,
veloce, asciugò la scritta
e si prese quella croce, né storta
né dritta.


Riparati in casa,
sdraiati a letto, lui
sussurra: - Te
lo faccio, lo prometto.

Poi, sopra le sollazza
E lei pensa: “che sia, ti
Prego, questa volta una Ragazza”.


Tim Burton..
(Morte malinconica del bambino Ostrica e altre storie..)

Iscritta alla LAGDAN Lega Anti Gigi D'Alessio And Neomelodici



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