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DarkNoise

nome:

Antonio
eta': 40
Citta'.: Napoli
Descrizione: The world is your

Ciao a tutti io sono Antonio, per gli amici Tony.La frase sopra è tratta da un film di Brian De Palma "Scarface". Fondamentalmente penso che il mondo sia di tutti, e chiunque più farne il proprio regno. Perchè il giro di parole? No hablo Hespaniol. Il giro di parole lo faccio per dire che ognuno ha i suoi obbiettivi nella vita, e il mio è conquistare il mondo.

Mignolo: Prof,cosa facciamo questa sera?
Prof: Quello che facciamo tutte le sere. Conquistare il mondo.
ahuahauhauhauah


Le mie passioni sono tante ma le principali ve le narro.
La prima in assoluto è suonare la tastiera, la seconda anche se non attuabile per ora è quella di suonare in una band, la terza è ascoltare la musica, la quarta è fumare la maria, ma quella buona eheheheh, leggere Dylan Dog, e leggere in generale, un genere che mi affascina molto e il Fantasy sulla scia di famosi RPG come Dungeons & Dragons .
Mi piace viaggiare, mi piacciono tanto le donne.
Diciamo che le donne non sono una passione, ma molto di più, sono il nettare vitale di noi comuni mortali. Solo che non è facile trovare la ragazza giusta.
Vorrei conoscere ragazze alternative. Nel senso aperte , senza barriere mentali. Seghe mentali, pregiudizi o cose del genere ficcateveli in quel posto.eheheheh
Odio l'analisi a prima vista, odio le ragazze legate solo all'estetica, ai soldi e al resto.
Sono aperto a nuove conoscenze, quindi fatevi avanti.


Preferisco un intera vita Droga, Sesso , Alcol e il magico Rock che fare la vita del paguro, dietro un svampita del piffero. E fare il ragazzo tutto bellino che ti viene a prendere con il macchinone. No grazie





La musica che amo di più è il Jazz,Blues,Rock,Metal.
Ragazzi ascoltate John Coltrane e Miles Davis sono letteralmente mostruosi. Penso che la musica sia espressione dello stato d'animo dell'essere umano. E quindi ci tengo a dire "Ragazzi distruggetevi di musica e create musica".


A questo punto vorrei parlare del proibizionismo e della sua inefficienza.
L'inefficacia del proibizionismo
A che cosa ha portato l'atteggiamento proibizionista internazionale che di fatto si era espresso attraverso la compilazione di una lista di sostanze vietate? Di certo non ad eliminare le droghe che continuano a circolare ai nostri giorni più che mai attraverso il mercato clandestino andando ad arricchire la criminalità organizzata che lo gestisce. Anzi proprio in piena epoca proibizionista abbiamo assistito a un'incredibile diffusione delle droghe in generale che a partire dagli anni '60 e '70 cominciano a diventare un fenomeno di massa soprattutto a partire dall'epoca della contestazione giovanile e della beat generation. Questi movimenti hanno innescato processi di dimensione mondiale. Partiti dagli Stati Uniti, si sono poi estesi in Europa e in tutto il mondo soprattutto in seguito al '68, con prese di posizione internazionali pacifiste e contro la guerra, con manifesti prese di posizione morali, intellettuali ed artistiche molto forti. In questo contesto si inseriva anche una netta e consapevole apologia dell'uso di certe droghe. E la cultura delle droghe, in aperto contrasto con la cultura tradizionale, si ritrova e spesso caratterizza la letteratura, il cinema e la musica di quegli anni. Senza addentrarci in ricerche storiche che rischiano di diventare troppo ampie, basta citare i più popolari gruppi musicali, come i Beatles ed i Rolling Stones, i primi con l'esaltazione dei barbiturici in Yellow Submarine, i secondi in modo molto più esplicito con Sister Heroin o Brown Sugar. Sul piano della letteratura basta citare Jack Kerouac, teorico dell'esperienza totale e degli usi ed abusi di sesso, alcool e droga (On the Road, The Dharma Bums, Big Sur, Desolation Angels). Al cinema la pellicola più celebre in tal senso è forse Easy rider (1969), di Dennis Hopper con Peter Fonda e Jack Nicholson.

Negli anni '80 e '90, passata l'ondata e la moda della contestazione, la mentalità è però cambiata. I falsi luoghi comuni creati negli ani '50 a proposito della marijuana sono caduti. La tesi della droga di passaggio che porta all'eroina è ormai improponibile. Mentre il vero fatto innovativo a proposito di droghe è la sintesi di nuove droghe chimiche molto potenti e spesso distruttive che vengono immesse sul mercato, crack, extasy e via dicendo. La diffusione dello spinello tra i giovani è molto alta e la cosa non scandalizza più nessuno, a parte il fatto che la legge, almeno in teoria, non ne consente la circolazione


Legislazioni varie

In Italia nel 1975 era stato introdotto il concetto di modica quantità per distinguere lo spaccio dalla detenzione. Nel 1990 le leggi sono divenute più severe ed è stato reintrodotto il concetto di reato legato all'assunzione oltre che al commercio. E infatti nel 1992 un referendum per depenalizzare l'utilizzo personale delle sostanze e sulla libertà di cura per i tossicodipendenti è passato con il 52% di voti favorevoli. Quindi l'uso e il possesso personali non sono soggetti a sanzioni penali.

Sul piano europeo però la situazione in alcuni paesi negli ultimi tempi è ha cominciato a cambiare.
L'esempio più eclatante è quello dell'Olanda che nel 1976 emana una legge che pone una netta distinzione tra le cosiddette droghe leggere e quelle pesanti. L'utilizzo e il commercio di modiche quantità (fino a 30 grammi) di cannabis sono diventati dei reati non più soggetti a sanzioni penali. In questo modo sono nati i coffee shop dove si può acquistare e consumare la sostanza, che si possono stimare intorno ai 1.500 in tutto il paese.

In Spagna la tutela della privacy degli individui, non consente di entrare nel merito dell'uso che un cittadino fa della droga. Lo stato si può limitare soltanto a regolamentare la sfera pubblica. Il possesso personale di cannabis e derivati, al di sotto dei 50 grammi, non è punibile penalmente.

In Svizzera da qualche anno la legge proibisce la vendita della canapa come stupefacente, ma non interviene nel caso di altri usi, per esempio per scopo curativo, industriale o ornamentale. Per questo sono nati numerosi negozi che la vendono legalmente, come erba profumata per gli armadi, come erba rilassante per fare un bagno o un the, visto che la scarsa solubilità in acqua del THC non causa nessun effetto stupefacente in questo modo. In questo modo la sostanza viene venduta tranquillamente, se poi il consumatore ne fa un altro uso rispetto a quello della prescrizione del negozio è un fatto suo di cui il commerciante non è responsabile.
Negli Stati Uniti le leggi dipendono dagli Stati. Complessivamente fino agli anni '70 il consumo e lo spaccio di marijuana era considerato alla stessa stregua di quello di eroina e droghe pesanti, ma successivamente in molti stati si è cominciato a distinguere le cose e soprattutto a sostituire le sanzioni di tipo penale con altre amministrative. Inoltre nel 1992 a S. Francisco l'uso medico della Cannabis viene sancito anche grazie a un referendum passato con larga maggioranza e nel 1996 un analogo referendum è passato anche nell'intero stato della California



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Pagina visitata 2558 volte, ultimo aggiornamento : 06/07/2007 - 21.17
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