Descrizione:
Volevo raccontare una storia d'amore. Di un grande amore, forte e vulnerabile, solitario ed estremo, scellerato e casto. Volevo scrivere di un amore che mi piegasse in ginocchio, che mi riempisse di commozione. Ho pensato a due mondi distanti che all'improvviso s'incontrano e si riconoscono per ragioni misteriose. Ho pensato a un buco, a una voragine. C'era un uomo con un buco, con una mancanza. Un uomo che camminava agile nel mondo corredato di certezze posticce. Ho scelto una donna derelitta, una miserabile con la dignità e l'ardore interiore di una santa. Una piccola stufa destinata alla cenere e accanto gli ho messo questo cuore in inverno quest'uomo vincolato da un velo di cellophane. Un chirurgo, un uomo abituato a penetrare con guanti di lattice nel vivo dei corpi. Poi la voragine si tappa, si sotterra. Sedici anni di imperturbato silenzio. E poi il dolore, che s'infila nella mollezza della vita borghese con una forza irreversibile e sgomina la vera verità della vita. E allora l'uomo si mette a nudo, guarda nel baratro della sua esistenza, torna a farsi lupo per riesumare la sua pecora. M'è sembrato naturale che fosse Sergio a dirigere il film. Ma, quando ne abbiamo parlato, gli ho detto io non ti aiuto. Scrivi solo. Ho lavorato al libro per cinque anni, sono stanca di questo magone. In realtà volevo che lui scrivesse la sua versione di Non ti muovere. Gli ho detto spaccalo, strappa le pagine, trattalo male, trattalo come ti viene. Prendi un pennarello, sporcalo. Sottolinea le frasi che tracciano un percorso sotterraneo di pensieri, che ti suscitano cose forti, cose tue. E così è stato. Si è chiuso in una stanza, la sua copia del libro è diventata una schifezza. Io gli ho dato una mano solo più tardi. Quando me l'ha chiesto. Diciamo che ho allacciato le scarpe ai personaggi, gli ho aggiustato i capelli. Poi il cinema è un lavoro di caciara, di gente che si muove a sciame intorno al buco del set, dell'obiettivo che filma il suo rettangolo di mondo. Io invece sono una persona appartata. Al cinema mi piace andarci dopo, a cose fatte. Quando c'è di nuovo silenzio e nella sala buia puoi commuoverti e sobbalzare in santa pace.
Una giornata di pioggia, uno stop non rispettato, una ragazza di quindici anni che frena, scivola e cade dal motorino. Una corsa in ambulanza verso l'ospedale. Lo stesso in cui il padre lavora come chirurgo. Mentre un collega opera sua figlia, Timoteo rimane in attesa. Nel terrore dell'evento estremo, racconta, getta la sua maschera di fermezza e cinismo, di padre e marito modello, per svelare un'immagine di sé straniata e violenta. Nella speranza di poter barattare le parole con il silenzio del coma, la morte con la vita, rivela, in un immaginario dialogo con la figlia, un segreto doloroso: la storia, dall'apparenza squallida, di un amore extraconiugale potente e viscerale. Ed ecco apparire un'estate arroventata di tanti anni prima, una squallida periferia urbana, una donna docile e derelitta, con un nome spropositato, Italia.
Ho regalato una copia del libro ad ogni attore del film. E gli ho detto: "quando non sapete cosa fare, prima di venirlo a dire a me, rileggetevi il libro". Quindi, un libro che ispira il film ma che non lo abbandona, anzi lo protegge, lo accompagna. Un libro-sentinella. Un serbatoio di pensieri, sentimenti, psiche, segreti, immagini. Sento una personale intima responsabilità nell'affrontare questo progetto; perchè dentro la storia c'è il disagio, una certa arretratezza di noi uomini. Di quegli uomini almeno per i quali diventare adulti significa in qualche misura diventare spietati. Non ti muovere è la storia di Timoteo, un uomo che dice finalmente la verità. é la storia di Italia, una rana che diventa un angelo. é la storia di Elsa, una donna vincente che scopre la sua quota di dolore. é molto altro che ancora non so.
Come ami tu...Non si ama mai Non lasci niente al caso tu... Sorridi poi ti butti giu’ E' strano come ami tu Lo fai di piu’ di piu’ di me E me lo sento addosso... E io a rincorrerti...A dirti che … Ti amo come mi ami tu Ma tu di piu’ ...ma tu di piu’ io qui in ombra e senza cielo Come un fiore in un cortile Ma tu di piu’ ...Ma tu di piu’ Sempre piu’ forte e solo tu Non ci facciamo compagnia
Noi non ci facciamo compagnia Bruci vita e fai volare il tempo io ti vengo dietro ma in affanno Stanco di doverti e di spiegarti Che un amore vero sa’ tacere!!! Noi non abbiam piu’ la stessa ora... Tu dormi e io passeggio in un cortile
Come ami tu...non si ama mai Solo una volta in una vita Te ne convinci sempre piu’ Vorrei spiegarti invece che Vorrei da te serenita’...La parola amore No... Non basta piu’ ...non e’ piu’ qui E' quindi un vivere a meta’ Ma tu di piu’ ...Ma tu di piu’ Sempre piu’ forte e solo tu Non ci facciamo compagnia
Noi non ci facciamo compagnia Bruci vita e fai volare il tempo io ti vengo dietro ma in affanno Stanco di doverti e di spiegarti Che un amore vero sa’ tacere!!! Noi non abbiam piu’ la stessa ora... Tu dormi e io passeggio in un cortile
Fidati di me, non sono un latin lover! Canto alle donne ma, parlo di me... Rido perché tu mi chiami "Latin lover" io sono un amante ma, senza una donna con sé...
Vuoi ballare con me? Senza dire che poi, ci proverò? Con te, vuoi parlare con me senza dire che poi, giocherò, oh... giocherò...?
Se gli amori passati non contano niente, e sono lontani da noi, gli errori che ho fatto col senno di poi... Tu baciami adesso, se vuoi... Baciami adesso se vuoi....
Fidati di me, un latin lover non canta l'amore: lo vuole per sè! Ecco perché non sono un latin lover: io canto l'amore si, ma solo per donarlo a te!
Vuoi ballare con me? Non mi dire che poi, giocherò! Con te, vuoi parlare con me senza dire che poi, ci proverò, oh... ci proverò...
Se gli amori passati non contano niente, e sono lontani da noi, gli errori che ho fatto col senno di poi... Baciami adesso, se vuoi... Amore baciami adesso se vuoi.... Baciami adesso, se vuoi... Oh, baciami adesso, se vuoi...
questa canzone mi ricorda un momento sia bello ke brutto..............
L’ amore oggi nel 2002 è un apparecchio momentaneo infilato sotto il petto Forse perché da quella data di settembre è aumentato il senso corrisposto del sospetto Dal cielo arrivano le bombe garantite intelligenti che feriscono i sopravvissuti e comunque crean carie ai denti
Che vita! Ah, puoi dirlo, sento sempre il peso di un controllo appeso al collo Che vita! Si direbbe fuori dal contesto su nell’universo nello spazio…
Infatti forse un po’ per punizione che ci batte in testa il sole nonostante la tettoia Non credo che nessuno ormai si stupirebbe se un bambino gli chiedesse a cosa serve una grondaia? A cosa servono i palloni incastrati sotto le marmitte a ricordare quando fuori si giocava fra le 127
Che vita ! Ah puoi dirlo sento sempre il peso di un ricordo appeso al collo Che vita ! Pietro Mennea e Sara Simeoni son rivali alle elezioni…
Però sul ponte fra Messina e Reggio gli operai a gettoni sono progettati dalla Sony Alla mafia han dato in cambio un Tamagochi e il monopolio nazionale del settore videogiochi!
E mentre inaspettatamente comincio a perdere i capelli Ho visto in giro i miei gemelli pettinati ancora uguali-guali
Che vita! Ah, puoi dirlo, sento sempre il peso di un controllo appeso al collo Che vita! Si direbbe fuori dal contesto su nell’universo nello spazio Che vita ! Ah puoi dirlo sento sempre il peso di un ricordo appeso al collo Che vita ! Pietro Mennea e Sara Simeoni son rivali alle elezioni............
Saluto ki mi ha conosciuto veramente..................kisssssssssss!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!
non si puo mettere una pietra sopra a qualcosa ke vive e brucia ankora voler bene e cosi breve dimenticare cosi lungo........
Tu sei una goccia di rugiada troppo buona da bere....e io lo so...per questo ti dico....misura la sete di chi si avvicina !!!!!!!!!!!!!!!! |