Spazio sponsor, richiedi anche tu uno spazio su ircnapoli per la tua pubblicità!
 
 

{Blade}

nome:

Daniele
eta': 38
Citta'.: Caserta
Descrizione: Non mi so descrivere, l'unica cosa che posso fare e' scrivere cose che altri hanno scritto, che mi piacciono e quindi forse un po' mi rispecchiano:


ODISSEA
de LA FAMIGLIA

L'onda sulla sponda fa schiuma
si sfuma
e' inutile buttare acqua sul fuoco come a Cuma
sole e' oro e argento e' luna
e il Vesuvio sulla costa fuma
e il vento porta zolfo e aroma
il golfo ispira il poema di una sirena
protagonista di questa odissea
mi diede le note come dote
con gli occhi come la notte
pelle come latte
mare come letto
ti canto questo sonetto che tratta di un ritratto fatto ad una dea
mi devi credere
Partenope e' piu' bella di Venere
e se e' una bugia bruciatemi perche' niente e' piu' fertile della cenere
non muore questa etnia e questo gene
e quello che mi scorre nelle vene
se poi muoio
si mischia terra e sangue
come il posto dal quale provengo
dove si miscela il magma con il fango
e quello che abbiamo e' il rango
e se non lo vedi...scava
tesori nel cuore come le stive sotto le navi
se vuoi capire Napoli eccoti le chiavi in mano e se entri
e' inferno e paradiso sacro e profano lotta tra Abele e Caino
chi fa i voti ai santi e chi ancora domanda alla Sibilla sorte e destino
cultura greco-latina nella confusione tra fasti e fatti nefasti
questa gente mista
esalta gesta, pasta, casta e dinastia
filosofia e poesia
basta un'idea
e Napoli distrugge e crea.

ODISSEA...

Ne ho visti di posti giusti ma mai nessuno come questo
ne ho conosciuto artisti ai quali e' bastato inchiostro per descrivere questa citta'
per farlo ci devi vivere
solo se le vedi, credi a queste meraviglie
il sole che corre per corridori di terra
urla e casino neanche ci fosse la guerra
lazzari e scugnizzi fuori a questi palazzi
arazzi dentro e panni stesi di un'altra razza fanno da bandiere all'esterno
ammira i tesori del passato
il rigattiere possiede un gioiello e non lo sa
se lo e' dimenticato
percio' adesso apri gli occhi
dimmelo tu specchio delle mie brame
qual'e' la piu' bella di questo reame
Napoli oggi, Palepoli ieri
qua l'aria profuma di storia
e che piacere tra questi quartieri
se senti le sfumature del dialetto
capisci questa terra con quanta gente ha fatto l'amore
quindi mi metto di notte con una stilo e dipingo il profilo di questo confetto che affanna
e da quest'onde che bagnano le sponde
e dalla schiuma si crea
un altro poema come questa ODISSEA.

Accetta le gioie e pure le pene
questa e' la scena
fattene un'idea
ha la nomea
questo posto e' un'Odissea
bene o male
verita' e bugie
va cosi' come deve andare
questa e' la filosofia


IL BIANCO E IL NERO
di Sandro Pertini

Sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della propria pelle. hitler e mussolini avevano la pelle bianchissima ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell'ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che i negri oppressi estraggono dalle miniere del Sud Africa, per la vanita' e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca.


DISCONNETTI IL POTERE
di Frankie Hi-Nrg Mc

Televisione o teleinvasione,
cattolica o catodica la nuova religione,
cassone di parole e di figure in movimento
spesso prive di emozione o di un qualunque sentimento: attento!
Che l'incedere e' deciso dell'ondata d'idiozie
che s'infrange sopra al viso di chi spera, attende,
dalle altrui labbra pende: o tiri su le maniche o cali la mutande!

Fiumi di parole,
torrenti di eventi che lenti insidiano le menti
delle genti rendendole impotenti,
sterili e incoscienti,
come salici piangenti in mezzo al turbine dei venti.
E questa e' la realta':
unica, tragica, storica, priva di retorica, figlia dell'America,
isterica discarica di oniriche illusioni che ci appaion paradisi
ma che invece son gironi infernali di emozioni artificiali,
dove lacrime di gioia e di dolore sono uguali, banali, formali, sagome piatte, bidimensionali.
Quinte di un teatro permanente, di un circo di fenomeni formato dalla gente,
secondo quella logica - appresa dai latini -
che il pane e gli spettacoli ci rendono agnellini, miti, passivi, inoffensivi,
privi del bisogno d'accertarci d'esser vivi...
Siamo cani sperimentali di Pavlov,
la cui salivazione vien dalla televisione controllata, manipolata, pianificata,
secondo il palinsasto che prevede la giornata: comincia dal mattino, fino alla sera,
l'isterico pigiare delle dita sopra alla tastiera del telecomando - scettro esecrando -
ora accelerando, ora rallentando...
E'lui che ci comanda in questa sarabanda di opinioni di fantocci,
basta scegliere la banda: UHF, VHF, occasioni di beffe ce ne sono a bizzeffe: Basta!
Ribellarsi e' un dovere...
Disconnetti il potere...


GIU' LE MANI DA CAINO
di Frankie Hi-Nrg Mc

Una voce poco fa ha definito la giustizia come "legge applicata per vendetta" e se e' quella del popolo e' di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca, perche' di 'sto tenore non si puo' contrabbandare per parola del Signore. Punto. Miro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro : togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella e' solamente un assassinio che cela il suo mandante nel diritto e complica il delitto circondandosi di complici che ammaccano il grilletto stando zitti, cui garantisce un alibi da vittime, costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa. Ma il gioco, lo conosco, e' da villani, e puoi pure strofinartele per mesi, le tue mani restan sporche, come le coscienze di chi ancora ti sostiene mentre erigi forche come fossero altalene e poi ci appendi le persone, le lasci penzolare come stracci stesi al sole, le asfissi in una stanza, o gli inietti una sostanza dentro al cuore, o glielo fai scoppiare da un plotone.. La carne ai ferri e' la tua vera religione e cerchi un capro nero, lo pascoli in un cimitero e poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati, ma di lui non hai memoria, perche' e' solo un altro morto della storia...

Tieni giu' le mani da Caino : sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo, predichi giustizia e poi razzoli nel crimine, arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile....

Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano, t'illudi d'essere infallibile perche' fai numero, ma non t'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo. Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera, pedina bianca tu difendi una regina nera che divora vite umane in ogni direzione mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane.. Bruci ossigeno vitale per me e per te dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali, ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mose'.. In piu' ritieni il computo di occhi, denti, mani e piedi dispari, carcere ed ergastoli non bastano, non ti soddisfano : vorresti morto ogni fottuto criminale, da additare come esempio da evitare... Ma ancora non è nato il delinquente che veda nella pena della morte un deterrente e spesso capita di fare fuori un innocente come niente, e questo me lo chiami "un incidente" ? Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato, immune dal peccato, signore incontrastato della tua mediocrita' , orfano del dubbio, testa nella sabbia : vittima della tua stessa rabbia....


LA BALLATA DELL'AMORE CIECO
di Fabrizio De Andre'

Un uomo onesto, un uomo probo,
tralalalalla tralallaleru
s'innamoro' perdutamente
d'una che non lo amava niente.

Gli disse portami domani,
tralalalalla tralallaleru
gli disse portami domani
il cuore di tua madre per i miei cani.

Lui dalla madre ando' e l'uccise,
tralalalalla tralallaleru
dal petto il cuore le strappo'
e dal suo amore ritorno'.

Non era il cuore, non era il cuore,
tralalalalla tralallaleru
non le bastava quell'orrore,
voleva un'altra prova del suo cieco amore.

Gli disse amor se mi vuoi bene,
tralalalalla tralallaleru
gli disse amor se mi vuoi bene,
tagliati dei polsi le quattro vene.

Le vene ai polsi lui si taglio',
tralalalalla tralallaleru
e come il sangue ne sgorgo'
correndo come un matto da lei torno'.

Fuori soffiava dolce il vento
tralalalalla tralallaleru
ma lei fu presa da sgomento
quando lo vide morir contento.

Morir contento e innamorato
quando a lei nulla era restato
non il suo amore non il suo bene
ma solo il sangue secco delle sue vene.


RIGURGITO ANTIFASCISTA
dei 99 Posse

Fichettini inamidati tutti turgidi e induriti
se ne vanno per la strada tutti fieri ed impettiti
e si sentono virili atletici e puristi
sono merda secca al sole sono luridi fascisti
Domenica allo stadio tutti a sfogare
frustrazioni accumulate in settimane ad obbedire
obbedire ad un potere strumentale al capitale
tutto il giorno sissignore mi dispiace ho fatto male
Cala la notte e messe a posto le cartelle
reggono i calzoni con due comode bretelle
si rasano la testa l'anfibio bene in mostra
coltello nella tasca ed incomincia la giostra
Drogato negro, frocio comunista pervertito
terrone punkabbestia sadomaso travestito
e' inutile nasconderti sarai individuato
e nel cuore della notte sarai sprangato
20 a 1 e' la tua forza fascio infame
ti nascondi ed alle spalle mi colpisci con le lame
non te fai vede' in faccia non servi a niente
con la tua puzza di merda io ti distinguo tra la gente

io C'ho un rigurgito antifascista
se vedo un punto nero ci sparo a vista
C'ho un rigurgito antifascista
se vedo un punto nero ci sparo a vista

Servi dei servi dei servi
nulla puo' smentire la natura di bastardi
generati come automi o peggio bene di consumo
sistematicamente MERDA
per chi vende immagini ricicla stereotipi
a reti unificate per la brava gente
l'informazione di regime non vede e non sente niente
non si parla di chi e' picchiato bruciato
mentre il fascista oggi e' guardia dello stato
in nome di un valore finto uccide per istinto
come bestie feroci accecate dalla tua idiozia
99 POSSE e ZOU antifascismo militante
senza tregua la sola costante
in culo alla gente che pensa incoerentemente
per questo chi mi ascolta non mi dara'‚ torto
l'unico fascista buono e' un fascista morto

Sta a sentire verme schifoso
tu non mi fai paura io ti mando a riposo
c'e' una sola violenza che posso accettare
lotta di classe contropotere
Violenza dettata da necessita'
necessita' oggettiva quella di poter campare
di campare liberato dal lavoro salariato
ma la tua violenza l'ho gia' spiegato
e' l'azione piu' eclatante miserabile e impotente
di chi non puo' far piu' niente disprezzato dalla gente

(ci tengo a precisare: non sono comunista, sono semplicemente anti-fascista)


YOUR SONG
di Elton John

It's a little bit funny,
this feeling inside
I'm not one of those,
who can easly hide
I don't have much money,
but boy if I did
I'd buy a big house
where we both could live
If I was a sculptor, but then again no,
or a man who makes potions
in a travelling show
I know it's not much,
but it's the best I can do
My gift is my song
and this one's for you

And you can tell everybody,
this is your song
It may be quite simple
but now that it's done.
I hope you don't mind,
I hope you don't mind
that I put down in words
How wonderful life is
while you're in the world.

I sat on the roof
and kicked off the moss
Well a few of the verses
well they've got me quite cross
But the sun's been quite kind
while I wrote this song.
It's for people like you,
that keep it turned on.

So excuse me forgetting,
but these things I do
you see I've forgotten,
if they're green or they're blue
anyway the thing is,
what I really mean,
yours are the sweetest eyes I've ever seen

And you can tell everybody,
this is your song
It may be quite simple
but now that it's done,
I hope you don't mind,
I hope you don't mind
that I put down in words
How wonderful life is
while you're in the world.

I hope you don't mind,
I hope you don't mind
that I put down in words
How wonderful life is
while you're in the world.


IL MIO NOME E' MAI PIU'
di LigaJovaPelu' (Ligabue - Jovanotti - Pelu')

Io non lo so chi c'ha ragione e chi no
se è una questione di etnia, di economia,
oppure solo pazzia: difficile saperlo.
Quello che so e' che non e' fantasia
e che nessuno c'ha ragione e cosi' sia,
e pochi mesi ad un giro di boa
per voi cosi' moderno

C'era una volta la mia vita
c'era una volta la mia casa
c'era una volta e voglio che sia ancora.
E voglio il nome di chi si impegna
a fare i conti con la propria vergogna.
Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni

Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu'...

Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo
c'è stato un tempo in cui io credevo
che arruolandomi in aviazione
avrei girato il mondo
e fatto bene alla mia gente
(e) fatto qualcosa di importante.
In fondo a me, a me piaceva volare...

C'era una volta un aeroplano
un militare americano
c'era una volta il gioco di un bambino.
E voglio i nomi di chi ha mentito
di chi ha parlato di una guerra giusta
io non le lancio piu' le vostre sante bombe,
bombe, bombe, bombe, BOMBE!

Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu'...

Io dico si dico si puo'
sapere convivere e' dura gia' , lo so.
Ma per questo il compromesso
E' la strada del mio crescere.
E dico si al dialogo
perche' la pace e' l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che da' un peso al nostro vivere,
vivere, vivere.
Io dico si dico si puo'
cercare pace e' l'unica vittoria
l'unico gesto in ogni senso
che dara' forza al nostro vivere.

Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu'
Il mio nome e' mai piu'...


VIVO, MORTO O X
di Luciano Ligabue

Nato da un sospiro o da un temporale,
l'ostetrica ti batte e non ti chiede come va.
Beh benvenuto qui fra luce e confusione
nessuno che ti ha chiesto se volevi,
se volevi uscir di la', la'.

T'han detto cos'e' bene e t'han spiegato il male.
"Si sappia regolare prima o poi c'è l'aldila'!"
Guardare e non toccare
guardare ed ingoiare
e sei un po' nervoso ed un motivo ci sara'.

Vivo morto o X
vivo morto o X
vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.
Fa una croce qui, firmati cosi'
vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.

E te lo porti dentro
quel vecchio professore
che ti ha rubato tempo con la sua mediocrita'.
E puntano al tuo tempo
e a alcuni sissignore
e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà.

Vivo morto o X
vivo morto o X
vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.
Siamo sempre qui, come cosa chi?
Vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.

Alla faccia di chi t'ha visto X, X
alla faccia di chi t'ha visto X
alla faccia di chi ti vuole

T'han detto che c'e' posto
per chi sa stare a posto
il posto, tele accesa e la casetta in Canada.

Il sabato la spesa
e il giorno dopo in Chiesa
e sei un po' nervoso ed un motivo ci sarà.

Vivo morto o X
vivo morto o X
vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.
Fa una croce qui, firmati cosi'
vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.

Alla faccia di chi t'ha visto X, X
alla faccia di chi ti vuole X
alla faccia di chi ti pensa...

Na na na na na na na na na na na na na ne ro
Na na na na na na na na na na na na na ne ro
Na na na na na na na na na na na na na ne ro
vivo morto o X.


LA PAROLA IO
di Giorgio Gaber

La parola io
è un'idea che si fa strada a poco a poco
nel bambino suona dolce come un'eco
è una spinta per tentare i primi passi
verso un'intima certezza di se stessi.

La parola io
con il tempo assume
un tono più preciso
qualche volta rischia
di esser fastidioso
ma è anche il segno
di una logica infantile
è un peccato ricorrente ma veniale.

Io, io, io
ancora io.

Ma il vizio dell'adolescente
non si cancella con l'età
e negli adulti stranamente
diventa più allarmante e cresce.

La parola io
è uno strano grido
che nasconde invano
la paura di non essere nessuno
è un bisogno esagerato
e un po' morboso
è l'immagine struggente del Narciso.

Io, io, io
e ancora io.

Io che non sono nato
per restare per sempre
confuso nell'anonimato
io mi faccio avanti
non sopporto l'idea di sentirmi
un numero fra tanti
ogni giorno mi espando
io posso essere il centro del mondo.

Io sono sempre presente
son disposto a qualsiasi bassezza
per sentirmi importante
devo fare presto
esaltato da questa mania
di affermarmi ad ogni costo
mi inflaziono, mi svendo
io voglio essere il centro del mondo.

Io non rispetto nessuno
se mi serve posso anche far finta
di essere buono
devo dominare
sono un essere senza ideali
assetato di potere
sono io che comando
io devo essere il centro del mondo.

Io vanitoso, presuntuoso
esibizionista, borioso, tronfi o
io superbo, megalomane, sbruffone
avido e invadente
disgustoso, arrogante, prepotente
io, soltanto io
ovunque io.

La parola io
questo dolce monosillabo innocente
è fatale che diventi dilagante
nella logica del mondo occidentale
forse è l'ultimo peccato originale.
Io.


C'E' UN'ARIA
di Giorgio Gaber

Dagli schermi di casa
un signore un po' eccitato
o una rossa decisa
con il gomito appoggiato
ti rallegran la cena
sorridendo e commentando
con interviste filmate
ti raccontano a turno
a che punto sta il mondo.

E su tutti i canali arriva la notizia
un attentato, uno stupro
o se va bene una disgrazia
che diventa un mistero
di dimensioni colossali
quando passa dal video
a quei bordelli di pensiero
che chiamano giornali.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria.

E ogni avvenimento di fatto si traduce
in tanti 'sembrerebbe'
'si vocifera', 'si dice'
con titoli d'effetto
che coinvolgono la gente
in un gioco al rialzo che riesce a dire tutto
senza dire niente.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca l'aria.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca l'aria.

Lasciateci aprire le finestre
lasciateci alle cose veramente nostre
e fateci pregustare
l'insolita letizia
di stare per almeno dieci anni
senza una notizia.

E in quel grosso mercato
di opinioni concorrenti
puoi pescare un'idea
tra le tante stravaganti
e poi ci son gli interventi
e i tanti pareri alternativi
che ti saltano addosso come le marche
dei preservativi.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria.

E c'è un gusto morboso
nel mestiere di informare
uno sfoggio di pensieri
senza mai l'ombra di un dolore
e le miserie umane
raccontate come film gialli
sono tragedie oscene
che soddisfano la fame
di certi avidi sciacalli.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca l'aria.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca l'aria.

Lasciateci almeno l'ignoranza
che è molto meglio
della vostra idea di conoscenza
che quasi fatalmente
chi ama troppo l'informazione
oltre a non sapere niente
è anche più coglione.

I servizi aggiornati testimoniano gli eventi
con audaci filmati
e inquadrature emozionanti
di persone malate
che non possono guarire
di bambini denutriti
così ben fotografati
messi in posa per morire.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria.

Sarà che siete in preda
di uno strano meccanismo
intervenire se conviene forse
è una regola del giornalismo
e quando c'è una guerra
allora aumenta la richiesta
non aspettavate altro
vi sbizzarrite coi talk-show
per voi diventa una festa.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca l'aria.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca l'aria.

Lasciatemi col gusto dell'assenza
lasciatemi da solo con la mia esistenza
che se mi raccontate
la mia vita di ogni giorno
finisce che non credo neanche
a ciò che ho intorno.

Ma la televisione che ti culla
dolcemente
presa a piccole dosi
direi che è quasi un tranquillante
la si dovrebbe trattare in tutte le famiglie
con lo stesso rispetto che è giusto avere
per una lavastoviglie.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria.

E leggendo i giornali
con un minimo di ironia
li dovremmo sfogliare
come romanzi di fantasia
che poi il giorno dopo
o anche il giorno stesso
vanno molto bene
per accendere il fuoco
o per andare al cesso.
C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
c'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
c'e' un'aria, un'aria, ma un'aria
che manca, che manca, che manca
l'aria.


2030
degli Articolo 31

Roma 28 Febbraio 2035 ore 18, archivio Nucleo Operativo Comitato Censura Audio, sequestro n 61440031, brano di contenuto sovversivo n 2354779, provenienza Milano blocco Venier, Baraccopoli smantellati, autori processati e condannati a riprogrammazione neuronica, in data 5 Agosto 2031, mix completo.
Corre l'anno 2030, e mi ritrovo che di anni quasi ne ho 60, il mio pizzetto è grigio, e di capelli sono senza e Ambra è' il primo presidente donna. Uhuu ! ! Il cielo quasi non si vede più, si esce con la maschera antigas, sull'autobus c'è la business class, e per entrare in chiesa, uhuu, ci vuole il pass. Ormai si parla solo tramite Internet, e il parlamento c'ha la sede ad Hammamet, ci si spara nella metropolitana, fra Nord e Sud c'e' la dogana, pero' tutti si veste Dolce & Gabbana. E la mia mente indietro vola, veloce fila a prima del 2000, tanti anni fa, quando si era in tempo, adesso no, e oltre contro c'erano i pro... perciò... ohh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè, era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Siamo nell'anno 2030, loro controllano televisione e radio, c'è un comitato di censura audio, valutano, decidono, quello che si, quello che no, ci danno musica innocua, dopo il collaudo, ci danno San Remo, presenta ancora Baudo, con i fiori e la scenografia spettacolare, quest'anno ha vinto Bossi che e' tornato a cantare, corre l'anno 2030, l'Italia ha venduto il Colosseo alla Francia, Venezia affonda, 2030 e un giorno si e uno si scoppia una bomba, 2030 e stiamo senza aria, ma odio ce ne abbiamo in abbondanza, prima divisero Nord e Sud, poi città e città, e, pensa, adesso ognuno e' chiuso nella propria stanza, l'intolleranza danza, non c'e' speranza, oh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perchè. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Questo e' l'anno 2030 qui chi pensa e' in minoranza, ma non ha importanza non serve piu', uhuu, 2030 l'indifferenza e' una virtu' i cyber-nazi fanno uno show in TV, i liberatori picchiano barboni in nome di Gesu', uhuu, l'inno nazionale suona tipo marcia funebre, il sesso virtuale e' piu' salubre in quanto che c'è un virus che si prende tramite il sudore, e in 90 ore si muore, l'HIV in confronto sembra un raffreddore, é un esperimento bellico sfuggito e il risultato e' che nessuno fa l'amore. E io sono fuorilegge in quanto di questo parlo, in quanto penso a quando questo potevamo anche fermarlo adesso è tardi, per un poeta pirata che spera i bei ricordi e ha...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica...


GLI SPARI SOPRA
Di Vasco Rossi

Se siete "quelli comodi" che "state bene voi"...
Se altri vivono per niente perche’
i "furbi" siete voi.... vedrai che
questo posto, questo posto...
Is Beautiful!!!!!!!
Se siete "Ipocriti Abili"....non siete mai colpevoli
Se non state mai coi deboli, e avete buoni stomaci....
Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Noi!
Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Noi!

(ed) E' sempre stato facile fare delle Ingiustizie!
Prendere, Manipolare, Fare credere!........ ma adesso
State piu’ attenti!
Perche’ ogni cosa e’ scritta!
E se si girano gli eserciti e spariscono gli Eroi
Se la guerra (poi adesso) cominciamo a farla noi Non Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Voi!
Non Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Voi!!!!!!!

Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno la’
Avrete un avvenire certo in questo mondo qua però la Dignita’!!!!!
Dove l'avete Persa!
E Se per sopravvivere..... qualunque porcheria Lasciate che succeda... e dite "non e’ colpa mia".....
Sorridete!........ Gli Spari Sopra.... Sono Per Noi!
Sorridete!........ Gli Spari Sopra.... Sono Per Noi!
Sorridete!........ Gli Spari Sopra.... Sono Per Noi!


NAPULE E’
di Pino Daniele

Napule e’ mille culure
Napule e’ mille paure Napule
è a voce de' criature
che saglie chianu chianu e
tu sai ca nun si sulo.
Napule e’ nu sole amaro
Napule e’ addore 'e mare
Napule e’ 'na carta sporca
e nisciuno se ne importa e
ognuno aspetta a' ciorta.
Napule e’ 'na cammenata
inte viche miezo all'ato
Napule e’ tutto 'nu suonno
e 'a sape tutti o' munno ma
nun sanno a verità.
Napule e’ mille culure
(Napule e’ mille paure)
Napule e’ 'nu sole amaro
(Napule e’ addore e' mare)
Napule e’ 'na carta sporca
(e nisciuno se ne importa)
Napule e’ 'na camminata
(inte viche miezo all'ato)
Napule e’ tutto nu suonno
(e a' sape tutti o' munno).


CHILLO E’ NU BUONO GUAGLIONE
di Pino Daniele

Chillo e’ nu buono guaglione
fa 'a vita sott'a nu lampione
e quando arriva mezzanotte
scende
e va a fatica'.
Chillo e’ nu buono guaglione
ma che peccato ca e’ nu
poco ricchione
ha cominciato col vestito
della sorella
pe pazzia'.
Chillo e’ nu buono guaglione
e vo' essere 'na signora.
Chillo e’ nu buono guaglione
crede ancora all'amore.
Chillo e’ nu buono guaglione
sogna la vita coniugale
ma per strada poi sta male
perche’ si girano a guardare.
Chillo e’ nu buono guaglione
s'astipa 'e sorde pe 'll
operazione
non ha alternativa solo
azione decisiva.
Chillo e’ nu buono guaglione
e vo' essere 'na signora.
Chillo e’ nu buono guaglione
crede ancora all'amore.
E mi chiamero’ Teresa
scendero’ a far la spesa
me facce crescere 'e capille
e me metto 'e tacchi a spillo
invitero’ gli amici a casa
a passare una giornata
senza avere la paura
che ci sia una chiamata e
uscire poi per strada e
gridare: "So' normale!"
e nisciuno me dice niente
e nemmeno la Stradale.
Chillo e’ nu buono guaglione
e vo' essere 'na signora.
Chillo e’ nu buono guaglione
crede ancora all'amore.


GENERALE
di Francesco De Gregari

Generale dietro la collina
ci sta la notte crucca e assassina
e in mezzo al prato c'e’ una contadina
curva sul tramonto sembra una bambina
di cinquant'anni e di cinque figli
venuti al mondo come conigli
partiti al mondo come soldati
e non ancora tornati.
Generale dietro la stazione
lo vedi il treno che portava al sole
non fa piu’ fermate neanche per pisciare
si torna a casa senza più pensare
che la guerra e’ bella anche se fa male
che torneremo un giorno a cantare
a farci fare l'amore,
l'amore dalle infermiere.
Generale la guerra è finita
il nemico è scappato è vinto è battuto
dietro la collina non c'e’ più nessuno
solo aghi di pino e silenzi e funghi
buoni da mangiare, buoni da seccare
da farci il sugo quando viene Natale
quando i bambini piangono
e a dormire non ci vogliono andare.
Generale queste cinque stelle
queste cinque lacrime sulla mia pelle
che senso hanno dietro al rumore di questo treno
che e’ mezzo vuoto e mezzo pieno
e va veloce verso il ritorno
tra due minuti e’ quasi giorno e’ quasi casa…
...e’ quasi amore.


APPOCUNDRIA
di Pino Daniele

Appocundria me scoppia
ogne minuto 'mpietto
pecché passanno forte
haje sconcetato 'o lietto
appocundria 'e chi è sazio
e dice ca è diuno
appocundria 'e nisciuno...
Appocundria 'e nisciuno


Alcuni bellissimi libri:

"Il giovane Holden", J.D. Salinger, Einaudi
"Prima del calcio di rigore", Peter Handke, Einaudi
"Storia con bambina", Peter Handke, Garzanti
"Il giudice e il suo boia", Friedrich Durrenmatt, Feltrinelli
"Un requiem per il romanzo giallo", Friedrich Durrenmatt, Einaudi


Aggiungi alla Friend List
Leggi messaggi per {Blade} (13) | Scrivi un messaggio a {Blade}








Pagina visitata 1115 volte, ultimo aggiornamento : 12/07/2004 - 14.02
ultima visita il 06/01/2009 alle ore 22:55 da una ragazza di 35 anni.




 
 
 
www.ircnapoli.com