Descrizione:
Non mi so descrivere, l'unica cosa che posso fare e' scrivere cose che altri hanno scritto, che mi piacciono e quindi forse un po' mi rispecchiano:
ODISSEA de LA FAMIGLIA
L'onda sulla sponda fa schiuma si sfuma e' inutile buttare acqua sul fuoco come a Cuma sole e' oro e argento e' luna e il Vesuvio sulla costa fuma e il vento porta zolfo e aroma il golfo ispira il poema di una sirena protagonista di questa odissea mi diede le note come dote con gli occhi come la notte pelle come latte mare come letto ti canto questo sonetto che tratta di un ritratto fatto ad una dea mi devi credere Partenope e' piu' bella di Venere e se e' una bugia bruciatemi perche' niente e' piu' fertile della cenere non muore questa etnia e questo gene e quello che mi scorre nelle vene se poi muoio si mischia terra e sangue come il posto dal quale provengo dove si miscela il magma con il fango e quello che abbiamo e' il rango e se non lo vedi...scava tesori nel cuore come le stive sotto le navi se vuoi capire Napoli eccoti le chiavi in mano e se entri e' inferno e paradiso sacro e profano lotta tra Abele e Caino chi fa i voti ai santi e chi ancora domanda alla Sibilla sorte e destino cultura greco-latina nella confusione tra fasti e fatti nefasti questa gente mista esalta gesta, pasta, casta e dinastia filosofia e poesia basta un'idea e Napoli distrugge e crea.
ODISSEA...
Ne ho visti di posti giusti ma mai nessuno come questo ne ho conosciuto artisti ai quali e' bastato inchiostro per descrivere questa citta' per farlo ci devi vivere solo se le vedi, credi a queste meraviglie il sole che corre per corridori di terra urla e casino neanche ci fosse la guerra lazzari e scugnizzi fuori a questi palazzi arazzi dentro e panni stesi di un'altra razza fanno da bandiere all'esterno ammira i tesori del passato il rigattiere possiede un gioiello e non lo sa se lo e' dimenticato percio' adesso apri gli occhi dimmelo tu specchio delle mie brame qual'e' la piu' bella di questo reame Napoli oggi, Palepoli ieri qua l'aria profuma di storia e che piacere tra questi quartieri se senti le sfumature del dialetto capisci questa terra con quanta gente ha fatto l'amore quindi mi metto di notte con una stilo e dipingo il profilo di questo confetto che affanna e da quest'onde che bagnano le sponde e dalla schiuma si crea un altro poema come questa ODISSEA.
Accetta le gioie e pure le pene questa e' la scena fattene un'idea ha la nomea questo posto e' un'Odissea bene o male verita' e bugie va cosi' come deve andare questa e' la filosofia
IL BIANCO E IL NERO di Sandro Pertini
Sono al fianco di chi soffre umiliazioni e oppressioni per il colore della propria pelle. hitler e mussolini avevano la pelle bianchissima ma la coscienza nera. Martin Luther King aveva la pelle color dell'ebano, ma il suo animo brillava della limpida luce, come i diamanti che i negri oppressi estraggono dalle miniere del Sud Africa, per la vanita' e la ricchezza di una minoranza dalla pelle bianca.
DISCONNETTI IL POTERE di Frankie Hi-Nrg Mc
Televisione o teleinvasione, cattolica o catodica la nuova religione, cassone di parole e di figure in movimento spesso prive di emozione o di un qualunque sentimento: attento! Che l'incedere e' deciso dell'ondata d'idiozie che s'infrange sopra al viso di chi spera, attende, dalle altrui labbra pende: o tiri su le maniche o cali la mutande!
Fiumi di parole, torrenti di eventi che lenti insidiano le menti delle genti rendendole impotenti, sterili e incoscienti, come salici piangenti in mezzo al turbine dei venti. E questa e' la realta': unica, tragica, storica, priva di retorica, figlia dell'America, isterica discarica di oniriche illusioni che ci appaion paradisi ma che invece son gironi infernali di emozioni artificiali, dove lacrime di gioia e di dolore sono uguali, banali, formali, sagome piatte, bidimensionali. Quinte di un teatro permanente, di un circo di fenomeni formato dalla gente, secondo quella logica - appresa dai latini - che il pane e gli spettacoli ci rendono agnellini, miti, passivi, inoffensivi, privi del bisogno d'accertarci d'esser vivi... Siamo cani sperimentali di Pavlov, la cui salivazione vien dalla televisione controllata, manipolata, pianificata, secondo il palinsasto che prevede la giornata: comincia dal mattino, fino alla sera, l'isterico pigiare delle dita sopra alla tastiera del telecomando - scettro esecrando - ora accelerando, ora rallentando... E'lui che ci comanda in questa sarabanda di opinioni di fantocci, basta scegliere la banda: UHF, VHF, occasioni di beffe ce ne sono a bizzeffe: Basta! Ribellarsi e' un dovere... Disconnetti il potere...
GIU' LE MANI DA CAINO di Frankie Hi-Nrg Mc
Una voce poco fa ha definito la giustizia come "legge applicata per vendetta" e se e' quella del popolo e' di Dio ed io la fischio dal loggione come stecca, perche' di 'sto tenore non si puo' contrabbandare per parola del Signore. Punto. Miro e faccio fuoco e fiamme se mi guardo in giro : togliere il respiro a un uomo chiuso in una cella e' solamente un assassinio che cela il suo mandante nel diritto e complica il delitto circondandosi di complici che ammaccano il grilletto stando zitti, cui garantisce un alibi da vittime, costrette a uccidere per auto-difesa e usate come pesi sopra al piatto dell'accusa. Ma il gioco, lo conosco, e' da villani, e puoi pure strofinartele per mesi, le tue mani restan sporche, come le coscienze di chi ancora ti sostiene mentre erigi forche come fossero altalene e poi ci appendi le persone, le lasci penzolare come stracci stesi al sole, le asfissi in una stanza, o gli inietti una sostanza dentro al cuore, o glielo fai scoppiare da un plotone.. La carne ai ferri e' la tua vera religione e cerchi un capro nero, lo pascoli in un cimitero e poi lo immoli su un altare in remissione dei peccati, ma di lui non hai memoria, perche' e' solo un altro morto della storia...
Tieni giu' le mani da Caino : sangue chiama sangue e tu rispondi al suo richiamo, predichi giustizia e poi razzoli nel crimine, arbitro venduto che dispone della vita di un suo simile....
Le favole che ti raccontano fin da bambino ti deformano, t'illudi d'essere infallibile perche' fai numero, ma non t'accorgi che la tua opinione la raccolgono soltanto quando ai vertici fa comodo. Muovono la tua coscienza sopra a una scacchiera, pedina bianca tu difendi una regina nera che divora vite umane in ogni direzione mentre tu chiudi gli occhi ed apri la bocca come il pescecane.. Bruci ossigeno vitale per me e per te dicendo cose che non stanno in piedi neanche se le impali, ripeti formule contraddittorie sempre uguali fin dai tempi di Mose'.. In piu' ritieni il computo di occhi, denti, mani e piedi dispari, carcere ed ergastoli non bastano, non ti soddisfano : vorresti morto ogni fottuto criminale, da additare come esempio da evitare... Ma ancora non è nato il delinquente che veda nella pena della morte un deterrente e spesso capita di fare fuori un innocente come niente, e questo me lo chiami "un incidente" ? Boia dal cappuccio trasparente vivi nell'anonimato, immune dal peccato, signore incontrastato della tua mediocrita' , orfano del dubbio, testa nella sabbia : vittima della tua stessa rabbia....
LA BALLATA DELL'AMORE CIECO di Fabrizio De Andre'
Un uomo onesto, un uomo probo, tralalalalla tralallaleru s'innamoro' perdutamente d'una che non lo amava niente.
Gli disse portami domani, tralalalalla tralallaleru gli disse portami domani il cuore di tua madre per i miei cani.
Lui dalla madre ando' e l'uccise, tralalalalla tralallaleru dal petto il cuore le strappo' e dal suo amore ritorno'.
Non era il cuore, non era il cuore, tralalalalla tralallaleru non le bastava quell'orrore, voleva un'altra prova del suo cieco amore.
Gli disse amor se mi vuoi bene, tralalalalla tralallaleru gli disse amor se mi vuoi bene, tagliati dei polsi le quattro vene.
Le vene ai polsi lui si taglio', tralalalalla tralallaleru e come il sangue ne sgorgo' correndo come un matto da lei torno'.
Fuori soffiava dolce il vento tralalalalla tralallaleru ma lei fu presa da sgomento quando lo vide morir contento.
Morir contento e innamorato quando a lei nulla era restato non il suo amore non il suo bene ma solo il sangue secco delle sue vene.
RIGURGITO ANTIFASCISTA dei 99 Posse
Fichettini inamidati tutti turgidi e induriti se ne vanno per la strada tutti fieri ed impettiti e si sentono virili atletici e puristi sono merda secca al sole sono luridi fascisti Domenica allo stadio tutti a sfogare frustrazioni accumulate in settimane ad obbedire obbedire ad un potere strumentale al capitale tutto il giorno sissignore mi dispiace ho fatto male Cala la notte e messe a posto le cartelle reggono i calzoni con due comode bretelle si rasano la testa l'anfibio bene in mostra coltello nella tasca ed incomincia la giostra Drogato negro, frocio comunista pervertito terrone punkabbestia sadomaso travestito e' inutile nasconderti sarai individuato e nel cuore della notte sarai sprangato 20 a 1 e' la tua forza fascio infame ti nascondi ed alle spalle mi colpisci con le lame non te fai vede' in faccia non servi a niente con la tua puzza di merda io ti distinguo tra la gente
io C'ho un rigurgito antifascista se vedo un punto nero ci sparo a vista C'ho un rigurgito antifascista se vedo un punto nero ci sparo a vista
Servi dei servi dei servi nulla puo' smentire la natura di bastardi generati come automi o peggio bene di consumo sistematicamente MERDA per chi vende immagini ricicla stereotipi a reti unificate per la brava gente l'informazione di regime non vede e non sente niente non si parla di chi e' picchiato bruciato mentre il fascista oggi e' guardia dello stato in nome di un valore finto uccide per istinto come bestie feroci accecate dalla tua idiozia 99 POSSE e ZOU antifascismo militante senza tregua la sola costante in culo alla gente che pensa incoerentemente per questo chi mi ascolta non mi dara'‚ torto l'unico fascista buono e' un fascista morto
Sta a sentire verme schifoso tu non mi fai paura io ti mando a riposo c'e' una sola violenza che posso accettare lotta di classe contropotere Violenza dettata da necessita' necessita' oggettiva quella di poter campare di campare liberato dal lavoro salariato ma la tua violenza l'ho gia' spiegato e' l'azione piu' eclatante miserabile e impotente di chi non puo' far piu' niente disprezzato dalla gente
(ci tengo a precisare: non sono comunista, sono semplicemente anti-fascista)
YOUR SONG di Elton John
It's a little bit funny, this feeling inside I'm not one of those, who can easly hide I don't have much money, but boy if I did I'd buy a big house where we both could live If I was a sculptor, but then again no, or a man who makes potions in a travelling show I know it's not much, but it's the best I can do My gift is my song and this one's for you
And you can tell everybody, this is your song It may be quite simple but now that it's done. I hope you don't mind, I hope you don't mind that I put down in words How wonderful life is while you're in the world.
I sat on the roof and kicked off the moss Well a few of the verses well they've got me quite cross But the sun's been quite kind while I wrote this song. It's for people like you, that keep it turned on.
So excuse me forgetting, but these things I do you see I've forgotten, if they're green or they're blue anyway the thing is, what I really mean, yours are the sweetest eyes I've ever seen
And you can tell everybody, this is your song It may be quite simple but now that it's done, I hope you don't mind, I hope you don't mind that I put down in words How wonderful life is while you're in the world.
I hope you don't mind, I hope you don't mind that I put down in words How wonderful life is while you're in the world.
IL MIO NOME E' MAI PIU' di LigaJovaPelu' (Ligabue - Jovanotti - Pelu')
Io non lo so chi c'ha ragione e chi no se è una questione di etnia, di economia, oppure solo pazzia: difficile saperlo. Quello che so e' che non e' fantasia e che nessuno c'ha ragione e cosi' sia, e pochi mesi ad un giro di boa per voi cosi' moderno
C'era una volta la mia vita c'era una volta la mia casa c'era una volta e voglio che sia ancora. E voglio il nome di chi si impegna a fare i conti con la propria vergogna. Dormite pure voi che avete ancora sogni, sogni, sogni
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu'...
Eccomi qua, seguivo gli ordini che ricevevo c'è stato un tempo in cui io credevo che arruolandomi in aviazione avrei girato il mondo e fatto bene alla mia gente (e) fatto qualcosa di importante. In fondo a me, a me piaceva volare...
C'era una volta un aeroplano un militare americano c'era una volta il gioco di un bambino. E voglio i nomi di chi ha mentito di chi ha parlato di una guerra giusta io non le lancio piu' le vostre sante bombe, bombe, bombe, bombe, BOMBE!
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu'...
Io dico si dico si puo' sapere convivere e' dura gia' , lo so. Ma per questo il compromesso E' la strada del mio crescere. E dico si al dialogo perche' la pace e' l'unica vittoria l'unico gesto in ogni senso che da' un peso al nostro vivere, vivere, vivere. Io dico si dico si puo' cercare pace e' l'unica vittoria l'unico gesto in ogni senso che dara' forza al nostro vivere.
Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu', mai piu', mai piu' Il mio nome e' mai piu'...
VIVO, MORTO O X di Luciano Ligabue
Nato da un sospiro o da un temporale, l'ostetrica ti batte e non ti chiede come va. Beh benvenuto qui fra luce e confusione nessuno che ti ha chiesto se volevi, se volevi uscir di la', la'.
T'han detto cos'e' bene e t'han spiegato il male. "Si sappia regolare prima o poi c'è l'aldila'!" Guardare e non toccare guardare ed ingoiare e sei un po' nervoso ed un motivo ci sara'.
Vivo morto o X vivo morto o X vivo morto, vivo morto, vivo morto o X. Fa una croce qui, firmati cosi' vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.
E te lo porti dentro quel vecchio professore che ti ha rubato tempo con la sua mediocrita'. E puntano al tuo tempo e a alcuni sissignore e perfino un giuramento e un anno di tua proprietà.
Vivo morto o X vivo morto o X vivo morto, vivo morto, vivo morto o X. Siamo sempre qui, come cosa chi? Vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.
Alla faccia di chi t'ha visto X, X alla faccia di chi t'ha visto X alla faccia di chi ti vuole
T'han detto che c'e' posto per chi sa stare a posto il posto, tele accesa e la casetta in Canada.
Il sabato la spesa e il giorno dopo in Chiesa e sei un po' nervoso ed un motivo ci sarà.
Vivo morto o X vivo morto o X vivo morto, vivo morto, vivo morto o X. Fa una croce qui, firmati cosi' vivo morto, vivo morto, vivo morto o X.
Alla faccia di chi t'ha visto X, X alla faccia di chi ti vuole X alla faccia di chi ti pensa...
Na na na na na na na na na na na na na ne ro Na na na na na na na na na na na na na ne ro Na na na na na na na na na na na na na ne ro vivo morto o X.
LA PAROLA IO di Giorgio Gaber
La parola io è un'idea che si fa strada a poco a poco nel bambino suona dolce come un'eco è una spinta per tentare i primi passi verso un'intima certezza di se stessi. La parola io con il tempo assume un tono più preciso qualche volta rischia di esser fastidioso ma è anche il segno di una logica infantile è un peccato ricorrente ma veniale. Io, io, io ancora io. Ma il vizio dell'adolescente non si cancella con l'età e negli adulti stranamente diventa più allarmante e cresce. La parola io è uno strano grido che nasconde invano la paura di non essere nessuno è un bisogno esagerato e un po' morboso è l'immagine struggente del Narciso. Io, io, io e ancora io. Io che non sono nato per restare per sempre confuso nell'anonimato io mi faccio avanti non sopporto l'idea di sentirmi un numero fra tanti ogni giorno mi espando io posso essere il centro del mondo. Io sono sempre presente son disposto a qualsiasi bassezza per sentirmi importante devo fare presto esaltato da questa mania di affermarmi ad ogni costo mi inflaziono, mi svendo io voglio essere il centro del mondo. Io non rispetto nessuno se mi serve posso anche far finta di essere buono devo dominare sono un essere senza ideali assetato di potere sono io che comando io devo essere il centro del mondo. Io vanitoso, presuntuoso esibizionista, borioso, tronfi o io superbo, megalomane, sbruffone avido e invadente disgustoso, arrogante, prepotente io, soltanto io ovunque io. La parola io questo dolce monosillabo innocente è fatale che diventi dilagante nella logica del mondo occidentale forse è l'ultimo peccato originale. Io.
C'E' UN'ARIA di Giorgio Gaber
Dagli schermi di casa un signore un po' eccitato o una rossa decisa con il gomito appoggiato ti rallegran la cena sorridendo e commentando con interviste filmate ti raccontano a turno a che punto sta il mondo. E su tutti i canali arriva la notizia un attentato, uno stupro o se va bene una disgrazia che diventa un mistero di dimensioni colossali quando passa dal video a quei bordelli di pensiero che chiamano giornali. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria. E ogni avvenimento di fatto si traduce in tanti 'sembrerebbe' 'si vocifera', 'si dice' con titoli d'effetto che coinvolgono la gente in un gioco al rialzo che riesce a dire tutto senza dire niente. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. Lasciateci aprire le finestre lasciateci alle cose veramente nostre e fateci pregustare l'insolita letizia di stare per almeno dieci anni senza una notizia. E in quel grosso mercato di opinioni concorrenti puoi pescare un'idea tra le tante stravaganti e poi ci son gli interventi e i tanti pareri alternativi che ti saltano addosso come le marche dei preservativi. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria. E c'è un gusto morboso nel mestiere di informare uno sfoggio di pensieri senza mai l'ombra di un dolore e le miserie umane raccontate come film gialli sono tragedie oscene che soddisfano la fame di certi avidi sciacalli. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. Lasciateci almeno l'ignoranza che è molto meglio della vostra idea di conoscenza che quasi fatalmente chi ama troppo l'informazione oltre a non sapere niente è anche più coglione. I servizi aggiornati testimoniano gli eventi con audaci filmati e inquadrature emozionanti di persone malate che non possono guarire di bambini denutriti così ben fotografati messi in posa per morire. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria. Sarà che siete in preda di uno strano meccanismo intervenire se conviene forse è una regola del giornalismo e quando c'è una guerra allora aumenta la richiesta non aspettavate altro vi sbizzarrite coi talk-show per voi diventa una festa. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca l'aria. Lasciatemi col gusto dell'assenza lasciatemi da solo con la mia esistenza che se mi raccontate la mia vita di ogni giorno finisce che non credo neanche a ciò che ho intorno. Ma la televisione che ti culla dolcemente presa a piccole dosi direi che è quasi un tranquillante la si dovrebbe trattare in tutte le famiglie con lo stesso rispetto che è giusto avere per una lavastoviglie. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria. E leggendo i giornali con un minimo di ironia li dovremmo sfogliare come romanzi di fantasia che poi il giorno dopo o anche il giorno stesso vanno molto bene per accendere il fuoco o per andare al cesso. C'e' un'aria, un'aria, ma un'aria c'e' un'aria, un'aria, ma un'aria c'e' un'aria, un'aria, ma un'aria che manca, che manca, che manca l'aria.
2030 degli Articolo 31
Roma 28 Febbraio 2035 ore 18, archivio Nucleo Operativo Comitato Censura Audio, sequestro n 61440031, brano di contenuto sovversivo n 2354779, provenienza Milano blocco Venier, Baraccopoli smantellati, autori processati e condannati a riprogrammazione neuronica, in data 5 Agosto 2031, mix completo. Corre l'anno 2030, e mi ritrovo che di anni quasi ne ho 60, il mio pizzetto è grigio, e di capelli sono senza e Ambra è' il primo presidente donna. Uhuu ! ! Il cielo quasi non si vede più, si esce con la maschera antigas, sull'autobus c'è la business class, e per entrare in chiesa, uhuu, ci vuole il pass. Ormai si parla solo tramite Internet, e il parlamento c'ha la sede ad Hammamet, ci si spara nella metropolitana, fra Nord e Sud c'e' la dogana, pero' tutti si veste Dolce & Gabbana. E la mia mente indietro vola, veloce fila a prima del 2000, tanti anni fa, quando si era in tempo, adesso no, e oltre contro c'erano i pro... perciò... ohh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noè, era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Siamo nell'anno 2030, loro controllano televisione e radio, c'è un comitato di censura audio, valutano, decidono, quello che si, quello che no, ci danno musica innocua, dopo il collaudo, ci danno San Remo, presenta ancora Baudo, con i fiori e la scenografia spettacolare, quest'anno ha vinto Bossi che e' tornato a cantare, corre l'anno 2030, l'Italia ha venduto il Colosseo alla Francia, Venezia affonda, 2030 e un giorno si e uno si scoppia una bomba, 2030 e stiamo senza aria, ma odio ce ne abbiamo in abbondanza, prima divisero Nord e Sud, poi città e città, e, pensa, adesso ognuno e' chiuso nella propria stanza, l'intolleranza danza, non c'e' speranza, oh...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perchè. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Questo e' l'anno 2030 qui chi pensa e' in minoranza, ma non ha importanza non serve piu', uhuu, 2030 l'indifferenza e' una virtu' i cyber-nazi fanno uno show in TV, i liberatori picchiano barboni in nome di Gesu', uhuu, l'inno nazionale suona tipo marcia funebre, il sesso virtuale e' piu' salubre in quanto che c'è un virus che si prende tramite il sudore, e in 90 ore si muore, l'HIV in confronto sembra un raffreddore, é un esperimento bellico sfuggito e il risultato e' che nessuno fa l'amore. E io sono fuorilegge in quanto di questo parlo, in quanto penso a quando questo potevamo anche fermarlo adesso è tardi, per un poeta pirata che spera i bei ricordi e ha...Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica. Tanta nostalgia degli anni '90, quando il mondo era l'arca e noi eravamo Noe', era difficile, ma possibile, non si sapeva dove e come, ma si sapeva ancora perche'. C'era chi aveva voglia, c'era chi stava insieme, c'era chi amava ancora nonostante il male, la musica, c'era la musica, ricordo, la musica, la musica, c'era la musica, la musica...
GLI SPARI SOPRA Di Vasco Rossi
Se siete "quelli comodi" che "state bene voi"... Se altri vivono per niente perche’ i "furbi" siete voi.... vedrai che questo posto, questo posto... Is Beautiful!!!!!!! Se siete "Ipocriti Abili"....non siete mai colpevoli Se non state mai coi deboli, e avete buoni stomaci.... Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Noi! Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Noi!
(ed) E' sempre stato facile fare delle Ingiustizie! Prendere, Manipolare, Fare credere!........ ma adesso State piu’ attenti! Perche’ ogni cosa e’ scritta! E se si girano gli eserciti e spariscono gli Eroi Se la guerra (poi adesso) cominciamo a farla noi Non Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Voi! Non Sorridete!........ gli spari sopra.... Sono Per Voi!!!!!!!
Voi abili a tenere sempre un piede qua e uno la’ Avrete un avvenire certo in questo mondo qua però la Dignita’!!!!! Dove l'avete Persa! E Se per sopravvivere..... qualunque porcheria Lasciate che succeda... e dite "non e’ colpa mia"..... Sorridete!........ Gli Spari Sopra.... Sono Per Noi! Sorridete!........ Gli Spari Sopra.... Sono Per Noi! Sorridete!........ Gli Spari Sopra.... Sono Per Noi!
NAPULE E’ di Pino Daniele
Napule e’ mille culure Napule e’ mille paure Napule è a voce de' criature che saglie chianu chianu e tu sai ca nun si sulo. Napule e’ nu sole amaro Napule e’ addore 'e mare Napule e’ 'na carta sporca e nisciuno se ne importa e ognuno aspetta a' ciorta. Napule e’ 'na cammenata inte viche miezo all'ato Napule e’ tutto 'nu suonno e 'a sape tutti o' munno ma nun sanno a verità. Napule e’ mille culure (Napule e’ mille paure) Napule e’ 'nu sole amaro (Napule e’ addore e' mare) Napule e’ 'na carta sporca (e nisciuno se ne importa) Napule e’ 'na camminata (inte viche miezo all'ato) Napule e’ tutto nu suonno (e a' sape tutti o' munno).
CHILLO E’ NU BUONO GUAGLIONE di Pino Daniele
Chillo e’ nu buono guaglione fa 'a vita sott'a nu lampione e quando arriva mezzanotte scende e va a fatica'. Chillo e’ nu buono guaglione ma che peccato ca e’ nu poco ricchione ha cominciato col vestito della sorella pe pazzia'. Chillo e’ nu buono guaglione e vo' essere 'na signora. Chillo e’ nu buono guaglione crede ancora all'amore. Chillo e’ nu buono guaglione sogna la vita coniugale ma per strada poi sta male perche’ si girano a guardare. Chillo e’ nu buono guaglione s'astipa 'e sorde pe 'll operazione non ha alternativa solo azione decisiva. Chillo e’ nu buono guaglione e vo' essere 'na signora. Chillo e’ nu buono guaglione crede ancora all'amore. E mi chiamero’ Teresa scendero’ a far la spesa me facce crescere 'e capille e me metto 'e tacchi a spillo invitero’ gli amici a casa a passare una giornata senza avere la paura che ci sia una chiamata e uscire poi per strada e gridare: "So' normale!" e nisciuno me dice niente e nemmeno la Stradale. Chillo e’ nu buono guaglione e vo' essere 'na signora. Chillo e’ nu buono guaglione crede ancora all'amore.
GENERALE di Francesco De Gregari
Generale dietro la collina ci sta la notte crucca e assassina e in mezzo al prato c'e’ una contadina curva sul tramonto sembra una bambina di cinquant'anni e di cinque figli venuti al mondo come conigli partiti al mondo come soldati e non ancora tornati. Generale dietro la stazione lo vedi il treno che portava al sole non fa piu’ fermate neanche per pisciare si torna a casa senza più pensare che la guerra e’ bella anche se fa male che torneremo un giorno a cantare a farci fare l'amore, l'amore dalle infermiere. Generale la guerra è finita il nemico è scappato è vinto è battuto dietro la collina non c'e’ più nessuno solo aghi di pino e silenzi e funghi buoni da mangiare, buoni da seccare da farci il sugo quando viene Natale quando i bambini piangono e a dormire non ci vogliono andare. Generale queste cinque stelle queste cinque lacrime sulla mia pelle che senso hanno dietro al rumore di questo treno che e’ mezzo vuoto e mezzo pieno e va veloce verso il ritorno tra due minuti e’ quasi giorno e’ quasi casa… ...e’ quasi amore.
APPOCUNDRIA di Pino Daniele
Appocundria me scoppia ogne minuto 'mpietto pecché passanno forte haje sconcetato 'o lietto appocundria 'e chi è sazio e dice ca è diuno appocundria 'e nisciuno... Appocundria 'e nisciuno
Alcuni bellissimi libri:
"Il giovane Holden", J.D. Salinger, Einaudi "Prima del calcio di rigore", Peter Handke, Einaudi "Storia con bambina", Peter Handke, Garzanti "Il giudice e il suo boia", Friedrich Durrenmatt, Feltrinelli "Un requiem per il romanzo giallo", Friedrich Durrenmatt, Einaudi |