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polpot

nome:

Rocco
eta': 40
Citta'.: Avellino
Descrizione: Un rumore, apro gli occhi. La mia stanza, buio, gelido, calmo, l’orologio segna le 03:29; vedo inoltrarsi una luce dalla stanza di mio fratello….penso, ho un gran mal di testa e con quella luce non riesco a dormire, mi alzo per spegnerla, dal corridoio vedo un’ombra….. è lui abbandonato sulla sedia della sua scrivania con le mani che gli reggono la testa…. Ha gli occhi spalancati come se si stessero contraendo, il suo sguardo è fisso verso qualcosa che io non vedo, qualcosa che in realtà non esiste, verso qualcosa che vede solo lui; sta tremando e io resto ad osservarlo avendo paura di spaventarlo; è pallido, è scosso, conosco bene mio fratello e penso che gli sia successo qualcosa, credo che stia pensando… si, ne sono sicuro! Ma a che cosa? Che cosa gli è potuto succedere per stare in quello stato confusionale? È strano per me vederlo così, mi fa quasi pena…. Resto a guardarlo ancora ed è come se nel suo inconscio stesse dicendo qualcosa, dal suo labiale riesco a capire una sola parola, credo che stesse dicendo perché; ma cosa, cosa voleva sapere, cosa lo faceva essere in quello stato e qual era questo perché che lo stava assillando.
Ad un certo punto mentre perso nei miei pensieri continuavo a guardarlo, adagiamente si gira verso di me, mi fissa, in realtà mi faceva paura, e mi dice: che fai? Perché sei sveglio? Perché sei restato a fissarmi per tutto questo tempo?
Dopo la sua voce ci fu un breve silenzio carico di tensione dove i nostri sguardi si allineavano; avevo paura, non sapevo che cosa rispondergli. Aveva ancora gli occhi spalancati e aspettava una mia risposta… Lo guardavo ancora… mio fratello è un ragazzo di media altezza, anche se in quella posizione mi sembrava molto più basso, ha i capelli dello stesso colore degli occhi: un castano molto chiaro, il suo viso ricoperto da una barba frastagliata era di un tenue pallore ed era proprio questo pallore che mi induceva ad osservarlo…. ero ormai perso nei miei pensieri, non riuscivo più a focalizzare con i miei occhi né gli oggetti, né la figura di mio fratello, non so se era la stanchezza o il modo in cui l’avevo visto….. Allora? Che fai ancora li? Mi ripetette con tono più acuto.
La sua voce mi scosse, mi fece venire la pelle d’oca, mi sentivo in disagio e intanto lui continuava a guardarmi….
Ad un certo punto è come se ripresi coscienza, feci un passo avanti e gli risposi:





SPARISCI
Ovvero: 5 modi di rispondere ad un uomo per fargli capire subito che non se ne fa nulla:
UOMO: Non ti ho gia' vista da qualche parte?
DONNA: Si, ed e' per quello che non ci vado piu'.
UOMO: Questa sedia e' libera?
DONNA: Si, e anche quest'altra lo sara', se ti siedi.
UOMO: Andiamo da te o da me?
DONNA: Tutti e due. Io vado da me e tu vai da te.
UOMO: Potessi vederti nuda, morirei felice...
DONNA: Puo' darsi, ma se io ti vedessi nudo, morirei dal ridere.
UOMO: Andrei in capo al mondo per te!
DONNA: Si, ma sapresti anche starci a lungo?

LA STORIA DELL'UCCELLO DELLA PACE
* la colomba ........ e' l'uccello della pace
* la donna ......... e' la pace dell'uccello
* l'uomo ........ cerca la pace per il suo uccello
* lo scapolo......... non lascia l'uccello in pace
* la zitella......... conosce l'uccello , pero non la pace
* la divorziata........ ha perso la pace e l'uccello
* la vedova ........ gli mori' l'uccello e non vive in pace
* il vedovo .......... ha perso la pace dell'uccello
* la moglie .......... ha sicuro l'uccello e la pace
* il marito.......... ha pace sicura per l'uccello
* il vecchio........... ha l'uccello in pace
* la vecchia........... dovrebbe aver pace, pero' pensa solo all'uccello
* il frocio ......... vuole la pace davanti e l'uccello dietro




IL FRESCO FIORE E' UNA CONOSCENZA CHE A NOI RIESCE FAVOREVOLE!!!



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Pagina visitata 1412 volte, ultimo aggiornamento : 25/06/2007 - 00.54
ultima visita il 31/01/2010 alle ore 23:19 da un ragazzo di 41 anni.




 
 
 
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