Descrizione:
non bisogna mai avere paura dei cambiamenti!
SESSO... PUNTI DI VISTA... --------------------------
IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE SECONDO LA DONNA:
Lei arriva a casa di lui con 45 minuti di ritardo, ampiamente giustificato dalla scelta del vestito. Lui la riceve in smoking, musica soft, luce soffusa che viene da candele profumate, un enorme mazzo di rose rosse offertole in ginocchio. Lei sorride soddisfatta e accetta l'omaggio floreale. A tavola, cena preparata da lui: carpaccio di pesce spada, tagliolini al tartufo bianco, aragosta alla griglia e champagne. Il tutto in porzioni calibrate alla perfezione per la dieta di lei. Finita la cena, regalino: anello di brillanti dentro la coppa di champagne che le offre mentre l'accompagna in salotto vicino al caminetto. Accetta con un sorriso. Accende l'impianto, diffondendo per la casa la sua canzone preferita. Ballo lento stretta al suo petto ampio e caldo. Poesia d'amore scritta appositamente per l'occasione, sussurrata all'orecchio. Labbra che si sfiorano e poi finalmente si incontrano in una passione senza fine. Le mani di lui, mantenute perfettamente da una sessione di manicure, che scorrono gentili sul corpo di lei. Abbandono tra le sue forti braccia. Lui che la solleva e la porta, sempre guardandola negli occhi, in camera, dove li aspetta un enorme letto a baldacchino bianco con cuscini dappertutto. La spoglia lentamente con baci leggeri su tutto il corpo e l'adagia dolcemente sui cuscini. Lui si spoglia lentamente come uno spogliarellista professionista, il corpo statuario di lui che scivola sul corpo di lei e si sofferma con la bocca nella sua intimità. Lei raggiunge l'apice del piacere almeno un paio di volte, cercando di trattenere le sue sedate voglie. Piatto forte: la sua perfetta virilità la riempie; lei rilassata, lui fa tutto il lavoro, con dolcezza e abilità. Lei raggiunge parecchi orgasmi, in attesa di quello del suo uomo. Lui la riempie di complimenti, lei si sente bella come un angelo e focosa come un diavolo. Si appaga quando vede che con le sue grazie riesce a far raggiungere l'orgasmo anche a lui. Lui che si sdraia nel letto al suo fianco ed inizia una pratica di coccole, grattini e bacini che continuano anche durante il sonno di lei. Sonno profondo da bambina, la mattina dopo colazione a letto.
IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE SECONDO L'UOMO:
Arrivo a casa di lei, gli apre la porta vestita di pizzo nero, reggiseno a balconcino (quarta abbondante), giarrettiere senza mutande. Si mette a quattro zampe e lo accompagna direttamente in camera da letto. Dopo aver miagolato si lecca le labbra e apre la bocca invitante. lo sventrapapere esce dalla tana fiero e scattante. Spontaneo "oooh" di ammirazione di lei che dice: "Oddio che bestia!. Mi ci starà dentro?" Aperitivo alla bolognese (fellatio) di 10 minuti, senza orgasmo, con lei che mugola e gli prende le mani e se le mette sulla testa chiedendo di essere usata; primo orgasmo di lei, senza alcun contatto fisico. Schiocco delle dita di lui e lei si alza in piedi. Altro schiocco: i (pochi) indumenti di lei cadono a terra. Prima penetrazione: lui sta in piedi e se la carica addosso. Lei spalanca gli occhi incredula di tanta virilità. Lui la regge per un quarto con le braccia e per tre quarti con il pene. Durata 18 minuti, durante i quali lui la porta in giro per la casa e guarda quà e là, tanto per ambientarsi. Cambio posizione: alla pecorina, 25 minuti, con lei con i gomiti appoggiati al tavolo. Piatti e bicchieri che cadono a terra. Lei ha un orgasmo ogni 30-40 secondi, con ululati che confermano a tutto il condominio la possenza virile del vero maschio latino. Cambio posizione: a terra, stile missionario e variante acrobatiche, totale 23 minuti. Lei si frattura un'ulna contro un mobile ma gode talmente tanto che non se ne accorge. Va in cucina e si beve un paio di zabaioni e prende alcune fialette di carboidrati a rilascio immediato, per recuperare le forze. E' passata più di un'ora di rapporto continuato e, nonostante la pausa, lei si scusa che "le brucia un po'". Gli strizza l'occhiolino facendo intendere che ci sono anche altre strade disponibili. Sodomia, 43 minuti: lei viene venti volte e lo implora di sculacciarla perchè è una cattiva bambina. Le sculacciate vengono elargite mentre in Tv la Roma vince il derby 5-0. Gran finale: pompino "stile gola profonda" sotto la doccia. Fuochi di artificio e applausi fragorosi di tutti gli abitanti del quartiere. Riposo del guerriero: birra doppio malto gelata mentre guarda i goal, lei in ginocchio e febbricitante di piacere gli sussurra che si è sentita scopata davvero per la prima volta in vita sua. Lui di tutta risposta emette un rutto fragoroso che le spettina i capelli, lei si eccita e implora di poter eseguire una nuova fellatio, che le viene concessa con magnanimità. Dormita epocale con russata e scoreggie tonanti.
LA REALTA':
Si conoscono in discoteca dove praticano il Merengue di giovedì sera. Escono e adesso sono sulla FIAT Punto di lui ed iniziano a pomiciare. Fiato di lui: 2 margarita e 2 tequila sunrise. Fiato di lei: 12 sigarette. Praticamente una distilleria clandestina che lecca un portacenere. Lui le mette le mani addosso, saltando accuratamente il collo per afferrarle con forza il seno; a lei non dà propriamente fastidio, e ricambia vagamente con delle strofinate sulla coscia di lui. Lui la crede eccitata, sbottona i pantaloni, le mette una mano dietro la nuca e cerca di spingerle la testa verso il basso. Il collo di lei diventa marmoreo, quanto quello di Mike Tyson mentre riceve un diretto. Lui insiste poco, poi i crampi al bicipite gli fanno intuire che sia il caso di smettere e decide di pomiciare ancora un po'. Illuminazione di lui: "Se gliela lecco io, lei non potrà rifiutarsi di ricambiare". Lui scavalca i sedili, mette in folle col ginocchio ed è costretto a tirare il freno a mano di fretta per non finire in fondo al parcheggio. Con il culo sposta lo specchietto retrovisore e col piede alza il volume dell'autoradio al massimo spostando automaticamente la frequenza su Radio Maria. Si becca quindi un rosarione a squadre con la stessa rumorosità di un jet in decollo. Si fionda tra le gambe di lei e le alza la gonna. Cerca di infilarle la lingua da qualche parte, ma complice la cellulite a materasso e il tanfo di gnu in putrefazione il compito è arduo. Alla fine riesce a trovare qualcosa che a naso assomiglia a una vagina, ma la barba incolta nonchè la palese inettitudine rendono l'esperienza scarsa. Lei reagisce freddina, lui capisce che il pompino è ormai un miraggio. Nuovo piano. Lui si alza con sguardo da mandrillo e estrae il portafoglio. Da sotto lo scudetto della A.S. Roma estrae un preservativo. Fallisce il primo tentativo di apertura del preservativo perchè gli scivola sotto il sedile. Fallisce il secondo perchè lui si mangia le unghie e non riesce ad aprire la bustina. Lei in un momento di compassione gli apre il preservativo. Lui estrae fiero il suo membro. Lei lo guarda e gli passa il preservativo annunciando che non ha una manualità sufficiente per metterglielo. Dopo tre tentativi lui riesce a infilarsi il preservativo. Osserva fiero che gli arriva a metà senza capire che l'ha solo messo al contrario. Lui si mette in qualche modo sopra di lei e inizia a pompare come un forsennato. Lei lo lascia fare per una decina di secondi, poi gli fa notare che in realtà non l'ha ancora penetrata. Inizia la penetrazione. Venti secondi intensissimi. Orgasmo di lui. Riposo del guerriero: lui ansima sudato sopra di lei. Lei infastidita cerca la manovella del finestrino per liberarsi dell'odore acre delle ascelle di lui. Lui si rimette a posto, si controlla i capelli al finestrino, la guarda ed ha le palle di chiederle: "ti è piaciuto?". Romanticismo bruscamente interrotto dalla testa del guardiano notturno che spunta dal finestrino. Accensione del motore e sgommata veloce.
Gran finale: Lui si vanta con gli amici di aver rimorchiato una strafica e di essersela trombata per bene, Lei confessa all'amica del cuore di aver conosciuto un ragazzo carino ma non c'ha fatto niente perché non se la sentiva.
Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards. Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso, Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui, però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che, il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx. Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.
Guardarti Accende Un Desiderio Incontenibile Come Le Gocce Sul Bicchiere Quando Ho Sete Ma Io Non So Quanto Giusto Sia Avvicinarmi E Farti Mia E Poi Andare In Birreria Io Non Ti Porto Mai A Fare Passeggiate No Non Ricordo Anniversari E Date Dormo A Metà Le Mie Giornate La Vita Quotidiana La Improvviso Sulla Scena Mi Annoio A Morte Se Mi Porti Con I Tuoi Fuori Per Cena Non Mi Emoziono Sugli Yacht Io Colleziono Dylan Dog E Mi Piace Farlo Nei Posti Più Disparati Stare Fumati A Guardare Cartoni Animati Fermarsi In Un Motel Sulla Via Per La Festa E Li Spalmarmi Di Sangria A Mo Di Gel Sulla Cresta Raccontarti Ogni Mio Vizio Segreto Poi Voglio Portarti Dove Non Esiste Divieto E Le Emozioni Che Senti Creano Vortici Immensi È La Spirare Ovale Dei Sensi Se Pensi Di Prendermi Così Ti Porterò A Ballare Dove Potrai Gridare Saremo Io E Te Nella Spirale Ovale Lì Ti Potrò Mostrare Cosa Vuol Dire Osare Saremo Vivi E Nudi Nella Spirale Ovale Guardarti Accende Un Desiderio Incontenibile Ma Non Sopporto Chi Non Ride Specialmente Le Tue Amiche Dalla Chiappa Stretta E La Griffe Sulla Borsetta Chi Comunque Vive In Linea Retta E Sa Sempre Quello Che Lo Aspetta Io Invece Adoro Stare Al Centro Del Ciclone Mi Nutro Di Immaginazione Musica Alta A Colazione Come Una Spirale Di Colore Che Girando Mi Protegge Vivendo Un Pò Fuori Dal Gregge A Volte Quasi Della Legge Forse A Tua Mamma Piacerò Se… Ma Tuo Papà Non Capirà Che Non Prometto Che Ti Sposo E Un Sicuro Futuro Ma Un Letto Senza Riposo Mattine A Muso Duro Né Villetta Ne Camino Ma Rimani Stretta Qui Vicino E Metto A Fuco Il Mondo Con Un Accendino Di Prendermi Così Ti Porterò A Ballare Dove Potrai Gridare Saremo Io E Te Nella Spirale Ovale Lì Ti Potrò Mostrare Cosa Vuol Dire Osare Saremo Vivi E Nudi Nella Spirale Ovale Non Noto La Pettinatura Ed Il Vestito Ma Muoio Per Il Tuo Sorriso Per Il Tuo Frutto Proibito Che Guardare Accende Un Desiderio Incontenibile Vorrei Dirlo Ma La Bocca Si Asciuga Adesso Che Sei Tutta Nuda Ma I Tuoi Capelli Sono Più Belli Se Li Sciogli Ed Il Vestito Se Lo Togli La Parte Dei Bacini Dei Ti Amo La Saltiamo Facciamo Saltare I Bulloni A Questo Divano Bruciamo Come Un Vulcano Le Lingue Fiumi In Piena Sentirmi Vivo Con Le Tue Unghie Sulla Schiena Entrami Nella Pelle E Non Si Cade Ti Porto Tra Le Stelle La Mia Lingua È Un Astronave E La Spirale Ovale Gira Più Forte Quando Griderai E Lo Farai Vedrai Prendermi Così Ti Porterò A Ballare Dove Potrai Gridare Saremo Io E Te Nella Spirale Ovale Lì Ti Potrò Mostrare Cosa Vuol Dire Osare Saremo Vivi E Nudi Nella Spirale Ovale.
Venite pure avanti, voi con il naso corto, signori imbellettati, io più non vi sopporto! Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio perché con questa spada vi uccido quando voglio. Venite pure avanti poeti sgangherati, inutili cantanti di giorni sciagurati, buffoni che campate di versi senza forza avrete soldi e gloria ma non avete scorza; godetevi il successo, godete finché dura ché il pubblico è ammaestrato e non vi fa paura e andate chissà dove per non pagar le tasse col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe. Io sono solo un povero cadetto di Guascogna però non la sopporto la gente che non sogna. Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Facciamola finita, venite tutti avanti nuovi protagonisti, politici rampanti; venite portaborse, ruffiani e mezze calze, feroci conduttori di trasmissioni false che avete spesso fatto del qualunquismo un arte; coraggio liberisti, buttate giù le carte tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese in questo benedetto assurdo bel paese. Non me ne frega niente se anch'io sono sbagliato, spiacere è il mio piacere, io amo essere odiato; coi furbi e i prepotenti da sempre mi balocco e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Ma quando sono solo con questo naso al piede che almeno di mezz'ora da sempre mi precede si spegne la mia rabbia e ricordo con dolore che a me è quasi proibito il sogno di un amore; non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute, per colpa o per destino le donne le ho perdute e quando sento il peso d'essere sempre solo mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo, ma dentro di me sento che il grande amore esiste, amo senza peccato, amo ma sono triste perché Rossana è bella, siamo così diversi; a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.
Venite gente vuota, facciamola finita: voi preti che vendete a tutti un'altra vita; se c'è come voi dite un Dio nell'infinito guardatevi nel cuore, l'avete già tradito e voi materialisti, col vostro chiodo fisso che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso, le verità cercate per terra, da maiali, tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali; tornate a casa nani, levatevi davanti, per la mia rabbia enorme mi servono giganti. Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco e al fin della licenza io non perdono e tocco.
Io tocco i miei nemici col naso e con la spada ma in questa vita oggi non trovo più la strada, non voglio rassegnarmi ad essere cattivo tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo; dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto dove non soffriremo e tutto sarà giusto. Non ridere, ti prego, di queste mie parole, io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole; ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora ed io non mi nascondo sotto la tua dimora perché ormai lo sento, non ho sofferto invano, se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano...
l'alcool è il nemico dell'uomo...chi fugge dal proprio nemico è un codardo!
l'alcool è una ragione di vita...l'alccol è la mia unica ragione di vita (Homer Simpson).