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pattex

nome:

pat tex
eta': 48
Citta'.: napoli
Descrizione: non bisogna mai avere paura dei cambiamenti!


SESSO... PUNTI DI VISTA...
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IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE SECONDO LA DONNA:

Lei arriva a casa di lui con 45 minuti di ritardo,
ampiamente
giustificato dalla scelta del vestito. Lui la riceve
in smoking,
musica soft, luce soffusa che viene da candele
profumate, un enorme
mazzo di rose rosse offertole in ginocchio.
Lei sorride soddisfatta e accetta l'omaggio
floreale.
A tavola, cena preparata da lui: carpaccio di pesce
spada, tagliolini
al tartufo bianco, aragosta alla griglia e
champagne. Il tutto in
porzioni calibrate alla perfezione per la dieta di
lei. Finita la
cena, regalino: anello di brillanti dentro la coppa
di champagne che
le offre mentre l'accompagna in salotto vicino al
caminetto. Accetta
con un sorriso. Accende l'impianto, diffondendo per
la casa la sua
canzone preferita. Ballo lento stretta al suo petto
ampio e caldo.
Poesia d'amore scritta appositamente per
l'occasione, sussurrata
all'orecchio. Labbra che si sfiorano e poi
finalmente si incontrano
in una passione senza fine. Le mani di lui,
mantenute perfettamente
da una sessione di manicure, che scorrono gentili
sul corpo di lei.
Abbandono tra le sue forti braccia. Lui che la
solleva e la porta,
sempre guardandola negli occhi, in camera, dove li
aspetta un enorme
letto a baldacchino bianco con cuscini dappertutto.
La spoglia lentamente con baci leggeri su tutto il
corpo e l'adagia
dolcemente sui cuscini.
Lui si spoglia lentamente come uno spogliarellista
professionista, il
corpo statuario di lui che scivola sul corpo di lei
e si sofferma con
la bocca nella sua intimità.
Lei raggiunge l'apice del piacere almeno un paio di
volte, cercando
di trattenere le sue sedate voglie.
Piatto forte: la sua perfetta virilità la riempie;
lei rilassata,
lui fa tutto il lavoro, con dolcezza e abilità. Lei
raggiunge parecchi
orgasmi, in attesa di quello del suo uomo. Lui la
riempie di complimenti,
lei si sente bella come un angelo e focosa come un
diavolo. Si appaga
quando vede che con le sue grazie riesce a far
raggiungere l'orgasmo
anche a lui.
Lui che si sdraia nel letto al suo fianco ed inizia
una pratica di
coccole, grattini e bacini che continuano anche
durante il sonno di
lei. Sonno profondo da bambina, la mattina dopo
colazione a letto.

IL PERFETTO RAPPORTO SESSUALE SECONDO L'UOMO:

Arrivo a casa di lei, gli apre la porta vestita di
pizzo nero,
reggiseno a balconcino (quarta abbondante),
giarrettiere senza mutande.
Si mette a quattro zampe e lo accompagna
direttamente in camera da
letto. Dopo aver miagolato si lecca le labbra e apre
la bocca invitante.
lo sventrapapere esce dalla tana fiero e scattante.
Spontaneo "oooh"
di ammirazione di lei che dice: "Oddio che bestia!.
Mi ci starà dentro?"
Aperitivo alla bolognese (fellatio) di 10 minuti,
senza orgasmo, con
lei che mugola e gli prende le mani e se le mette
sulla testa chiedendo
di essere usata; primo orgasmo di lei, senza alcun
contatto fisico.
Schiocco delle dita di lui e lei si alza in piedi.
Altro schiocco: i
(pochi) indumenti di lei cadono a terra. Prima
penetrazione: lui sta
in piedi e se la carica addosso. Lei spalanca gli
occhi incredula di
tanta virilità. Lui la regge per un quarto con le
braccia e per tre
quarti con il pene. Durata 18 minuti, durante i
quali lui la porta in
giro per la casa e guarda quà e là, tanto per
ambientarsi.
Cambio posizione: alla pecorina, 25 minuti, con lei
con i gomiti
appoggiati al tavolo. Piatti e bicchieri che cadono
a terra. Lei ha
un orgasmo ogni 30-40 secondi, con ululati che
confermano a tutto il
condominio la possenza virile del vero maschio
latino.
Cambio posizione: a terra, stile missionario e
variante acrobatiche,
totale 23 minuti. Lei si frattura un'ulna contro un
mobile ma gode
talmente tanto che non se ne accorge.
Va in cucina e si beve un paio di zabaioni e prende
alcune fialette di
carboidrati a rilascio immediato, per recuperare le
forze.
E' passata più di un'ora di rapporto continuato e,
nonostante la
pausa, lei si scusa che "le brucia un po'". Gli
strizza l'occhiolino
facendo intendere che ci sono anche altre strade
disponibili.
Sodomia, 43 minuti: lei viene venti volte e lo
implora di sculacciarla
perchè è una cattiva bambina. Le sculacciate vengono
elargite mentre
in Tv la Roma vince il derby 5-0. Gran finale:
pompino "stile gola
profonda" sotto la doccia. Fuochi di artificio e
applausi fragorosi di
tutti gli abitanti del quartiere.
Riposo del guerriero: birra doppio malto gelata
mentre guarda i goal,
lei in ginocchio e febbricitante di piacere gli
sussurra che si è
sentita scopata davvero per la prima volta in vita
sua.
Lui di tutta risposta emette un rutto fragoroso che
le spettina i
capelli, lei si eccita e implora di poter eseguire
una nuova fellatio,
che le viene concessa con magnanimità.
Dormita epocale con russata e scoreggie tonanti.

LA REALTA':

Si conoscono in discoteca dove praticano il Merengue
di giovedì sera.
Escono e adesso sono sulla FIAT Punto di lui ed
iniziano a pomiciare.
Fiato di lui: 2 margarita e 2 tequila sunrise.
Fiato di lei: 12 sigarette.
Praticamente una distilleria clandestina che lecca
un portacenere.
Lui le mette le mani addosso, saltando accuratamente
il collo per
afferrarle con forza il seno; a lei non dà
propriamente fastidio, e
ricambia vagamente con delle strofinate sulla coscia
di lui.
Lui la crede eccitata, sbottona i pantaloni, le
mette una mano dietro
la nuca e cerca di spingerle la testa verso il
basso. Il collo di lei
diventa marmoreo, quanto quello di Mike Tyson mentre
riceve un diretto.
Lui insiste poco, poi i crampi al bicipite gli fanno
intuire che sia il
caso di smettere e decide di pomiciare ancora un
po'.
Illuminazione di lui: "Se gliela lecco io, lei non
potrà rifiutarsi di
ricambiare".
Lui scavalca i sedili, mette in folle col ginocchio
ed è costretto a
tirare il freno a mano di fretta per non finire in
fondo al parcheggio.
Con il culo sposta lo specchietto retrovisore e col
piede alza il
volume dell'autoradio al massimo spostando
automaticamente la frequenza
su Radio Maria. Si becca quindi un rosarione a
squadre con la stessa
rumorosità di un jet in decollo.
Si fionda tra le gambe di lei e le alza la gonna.
Cerca di infilarle
la lingua da qualche parte, ma complice la cellulite
a materasso e il
tanfo di gnu in putrefazione il compito è arduo.
Alla fine riesce a
trovare qualcosa che a naso assomiglia a una vagina,
ma la barba
incolta nonchè la palese inettitudine rendono
l'esperienza scarsa.
Lei reagisce freddina, lui capisce che il pompino è
ormai un miraggio.
Nuovo piano. Lui si alza con sguardo da mandrillo e
estrae il
portafoglio.
Da sotto lo scudetto della A.S. Roma estrae un
preservativo. Fallisce
il primo tentativo di apertura del preservativo
perchè gli scivola
sotto il sedile. Fallisce il secondo perchè lui si
mangia le unghie e
non riesce ad aprire la bustina.
Lei in un momento di compassione gli apre il
preservativo. Lui estrae
fiero il suo membro. Lei lo guarda e gli passa il
preservativo
annunciando che non ha una manualità sufficiente per
metterglielo.
Dopo tre tentativi lui riesce a infilarsi il
preservativo.
Osserva fiero che gli arriva a metà senza capire che
l'ha solo messo
al contrario.
Lui si mette in qualche modo sopra di lei e inizia a
pompare come un
forsennato.
Lei lo lascia fare per una decina di secondi, poi
gli fa notare che
in realtà non l'ha ancora penetrata. Inizia la
penetrazione. Venti
secondi intensissimi. Orgasmo di lui. Riposo del
guerriero: lui
ansima sudato sopra di lei. Lei infastidita cerca la
manovella del
finestrino per liberarsi dell'odore acre delle
ascelle di lui.
Lui si rimette a posto, si controlla i capelli al
finestrino, la guarda
ed ha le palle di chiederle: "ti è piaciuto?".
Romanticismo bruscamente interrotto dalla testa del
guardiano notturno
che spunta dal finestrino. Accensione del motore e
sgommata veloce.

Gran finale: Lui si vanta con gli amici di aver
rimorchiato una
strafica e di essersela trombata per bene, Lei
confessa all'amica del
cuore di aver conosciuto un ragazzo carino ma non
c'ha fatto niente
perché non se la sentiva.




Credo nelle rovesciate di Bonimba, e nei riff di Keith Richards.
Credo al doppio suono di campanello del padrone di casa, che
vuole l'affitto ogni primo del mese. Credo che ognuno di noi si
meriterebbe un padre e una madre che siano decenti con lui almeno
finché non si sta in piedi. Credo che un'Inter come quella di Corso,
Mazzola e Suarez non ci sarà mai più, ma non è detto che non ce ne
saranno altre belle in maniera diversa. Credo che non sia tutto qui,
però prima di credere in qualcos'altro bisogna fare i conti con
quello che c'è qua, e allora mi sa che crederò prima o poi in
qualche dio. Credo che se mai avrò una famiglia sarà dura tirare
avanti con trecento mila al mese, però credo anche che se non
leccherò culi come fa il mio caporeparto difficilmente cambieranno
le cose. Credo che c'ho un buco grosso dentro, ma anche che,
il rock n' roll, qualche amichetta, il calcio, qualche
soddisfazione sul lavoro, le stronzate con gli amici ogni tanto
questo buco me lo riempiono. Credo che la voglia di scappare da
un paese con ventimila abitanti vuol dire che hai voglia di scappare
da te stesso, e da te stesso non ci scappi nemmeno se sei Eddie Merckx.
Credo che non è giusto giudicare la vita degli altri, perché
comunque non puoi sapere proprio un cazzo della vita degli altri.













Guardarti Accende Un Desiderio Incontenibile
Come Le Gocce Sul Bicchiere Quando Ho Sete Ma
Io Non So Quanto Giusto Sia
Avvicinarmi E Farti Mia E Poi Andare In Birreria
Io Non Ti Porto Mai A Fare Passeggiate
No Non Ricordo Anniversari E Date
Dormo A Metà Le Mie Giornate
La Vita Quotidiana La Improvviso Sulla Scena
Mi Annoio A Morte Se Mi Porti Con I Tuoi Fuori Per Cena
Non Mi Emoziono Sugli Yacht
Io Colleziono Dylan Dog E
Mi Piace Farlo Nei Posti Più Disparati
Stare Fumati A Guardare Cartoni Animati
Fermarsi In Un Motel
Sulla Via Per La Festa
E Li Spalmarmi Di Sangria
A Mo Di Gel Sulla Cresta
Raccontarti Ogni Mio Vizio Segreto
Poi Voglio Portarti
Dove Non Esiste Divieto
E Le Emozioni Che Senti Creano Vortici Immensi È La Spirare Ovale Dei Sensi
Se Pensi
Di Prendermi Così
Ti Porterò A Ballare Dove Potrai Gridare Saremo Io E Te
Nella Spirale Ovale
Lì Ti Potrò Mostrare Cosa Vuol Dire Osare Saremo Vivi E Nudi
Nella Spirale Ovale
Guardarti Accende Un Desiderio Incontenibile
Ma Non Sopporto Chi Non Ride
Specialmente Le Tue Amiche
Dalla Chiappa Stretta E La Griffe Sulla Borsetta
Chi Comunque Vive In Linea Retta E Sa Sempre Quello Che Lo Aspetta
Io Invece Adoro Stare Al Centro Del Ciclone
Mi Nutro Di Immaginazione Musica Alta A Colazione
Come Una Spirale Di Colore Che Girando Mi Protegge
Vivendo Un Pò Fuori Dal Gregge
A Volte Quasi Della Legge
Forse A Tua Mamma Piacerò Se…
Ma Tuo Papà Non Capirà Che Non Prometto Che Ti Sposo
E Un Sicuro Futuro Ma Un Letto Senza Riposo
Mattine A Muso Duro Né Villetta Ne Camino
Ma Rimani Stretta Qui Vicino E Metto A Fuco Il Mondo Con Un Accendino
Di Prendermi Così
Ti Porterò A Ballare Dove Potrai Gridare Saremo Io E Te
Nella Spirale Ovale
Lì Ti Potrò Mostrare Cosa Vuol Dire Osare Saremo Vivi E Nudi
Nella Spirale Ovale
Non Noto La Pettinatura Ed Il Vestito
Ma Muoio Per Il Tuo Sorriso
Per Il Tuo Frutto Proibito Che Guardare Accende Un Desiderio Incontenibile
Vorrei Dirlo Ma La Bocca Si Asciuga
Adesso Che Sei Tutta Nuda Ma
I Tuoi Capelli Sono Più Belli Se Li Sciogli Ed Il Vestito Se Lo Togli
La Parte Dei Bacini Dei Ti Amo
La Saltiamo
Facciamo Saltare I Bulloni A Questo Divano
Bruciamo Come Un Vulcano
Le Lingue Fiumi In Piena
Sentirmi Vivo
Con Le Tue Unghie Sulla Schiena
Entrami Nella Pelle
E Non Si Cade
Ti Porto Tra Le Stelle
La Mia Lingua È Un Astronave
E La Spirale Ovale Gira Più Forte Quando Griderai
E Lo Farai
Vedrai
Prendermi Così
Ti Porterò A Ballare Dove Potrai Gridare Saremo Io E Te
Nella Spirale Ovale
Lì Ti Potrò Mostrare Cosa Vuol Dire Osare Saremo Vivi E Nudi
Nella Spirale Ovale.


Venite pure avanti, voi con il naso corto,
signori imbellettati, io più non vi sopporto!
Infilerò la penna ben dentro al vostro orgoglio
perché con questa spada
vi uccido quando voglio.
Venite pure avanti poeti sgangherati,
inutili cantanti di giorni sciagurati,
buffoni che campate di versi senza forza
avrete soldi e gloria ma non avete scorza;
godetevi il successo, godete finché dura
ché il pubblico è ammaestrato
e non vi fa paura
e andate chissà dove per non pagar le tasse
col ghigno e l'ignoranza dei primi della classe.
Io sono solo un povero cadetto di Guascogna
però non la sopporto la gente che non sogna.
Gli orpelli? L'arrivismo? All'amo non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Facciamola finita, venite tutti avanti
nuovi protagonisti, politici rampanti;
venite portaborse, ruffiani e mezze calze,
feroci conduttori di trasmissioni false
che avete spesso fatto
del qualunquismo un arte;
coraggio liberisti, buttate giù le carte
tanto ci sarà sempre chi pagherà le spese
in questo benedetto assurdo bel paese.
Non me ne frega niente
se anch'io sono sbagliato,
spiacere è il mio piacere,
io amo essere odiato;
coi furbi e i prepotenti
da sempre mi balocco
e al fin della licenza
io non perdono e tocco.

Ma quando sono solo
con questo naso al piede
che almeno di mezz'ora
da sempre mi precede
si spegne la mia rabbia
e ricordo con dolore
che a me è quasi proibito il sogno di un amore;
non so quante ne ho amate, non so quante ne ho avute,
per colpa o per destino le donne le ho perdute
e quando sento il peso d'essere sempre solo
mi chiudo in casa e scrivo e scrivendo mi consolo,
ma dentro di me sento che il grande amore esiste,
amo senza peccato, amo ma sono triste
perché Rossana è bella, siamo così diversi;
a parlarle non riesco, le parlerò coi versi.

Venite gente vuota, facciamola finita:
voi preti che vendete a tutti un'altra vita;
se c'è come voi dite un Dio nell'infinito
guardatevi nel cuore, l'avete già tradito
e voi materialisti, col vostro chiodo fisso
che Dio è morto e l'uomo è solo in questo abisso,
le verità cercate per terra, da maiali,
tenetevi le ghiande, lasciatemi le ali;
tornate a casa nani, levatevi davanti,
per la mia rabbia enorme mi servono giganti.
Ai dogmi e ai pregiudizi da sempre non abbocco
e al fin della licenza io non perdono e tocco.

Io tocco i miei nemici col naso e con la spada
ma in questa vita oggi non trovo più la strada,
non voglio rassegnarmi ad essere cattivo
tu sola puoi salvarmi, tu sola e te lo scrivo;
dev'esserci, lo sento, in terra in cielo o un posto
dove non soffriremo e tutto sarà giusto.
Non ridere, ti prego, di queste mie parole,
io sono solo un'ombra e tu, Rossana, il sole;
ma tu, lo so, non ridi, dolcissima signora
ed io non mi nascondo sotto la tua dimora
perché ormai lo sento, non ho sofferto invano,
se mi ami come sono, per sempre tuo Cirano...


l'alcool è il nemico dell'uomo...chi fugge dal proprio nemico è un codardo!


l'alcool è una ragione di vita...l'alccol è la mia unica ragione di vita (Homer Simpson).



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ultima visita il 08/05/2010 alle ore 01:14 da una ragazza di 48 anni.




 
 
 
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