DIPPOLD, L'OTTICO Daltonici presbiti, mendicanti di vista il mercante di luce, il vostro oculista, ora vuole soltanto clienti speciali che non sanno che farne di occhi normali... Non piu'ottico ma spacciatore di lenti per improvvisare occhi contenti, perche'le pupille abituate a copiare inventino i mondi sui quali guardare... Seguite con me questi occhi sognare, fuggire dall'orbita e non voler ritornare...
(primo cliente) Vedo che salgo a rubare il sole per non aver piu'notti, perche'non cada in reti di tramonti, l'ho chiuso nei miei occhi, e chi avra' freddo lungo il mio sguardo si dovra'scaldare...
(secondo cliente) Vedo i fiumi dentro le mie vene, cercano il loro mare, rompono gli argini, trovano cieli da fotografare... Sangue che scorre senza fantasia porta tumori di malinconia...
(terzo cliente) Vedo gendarmi pascolare donne chine sulla rugiada, rosse le lingue al polline dei fiori ma dov'e' l'ape regina? Forse e' volata ai nidi dell'aurora, forse e' volata, forse piu'non vola...
(quarto cliente) Vedo gli amici ancora sulla strada, loro non hanno fretta, rubano ancora al sonno l'allegria all'alba un po' di notte: e poi la luce, luce che trasforma il mondo in un giocattolo...
DIPPOLD Faremo gli occhiali cosi'! Faremo gli occhiali cosi'!
E'l'alba. S'illumina il mondo come l'acqua che lascia cadere sul fondo le sue impurita'. E sei tu, all'improvviso tu, mio amore, nel chiarore infinito di fronte a me.
Giorno d'inverno, senza macchia, trasparente come vetro. Addentare la polpa candida e sana d'un frutto. Amarti, mia rosa, somiglia all'aspirare l'aria in un bosco di pini.
Chi sa, forse non ci ameremmo tanto se le nostre anime non si vedessero da lontano non saremmo cosi' vicini, chi sa, se la sorte non ci avesse divisi.
E' cosi' mio usignolo, tra te e me c'e' solo una differenza di grado: tu hai le ali e non puoi volare io ho le mani e non posso pensare.
Finito, dira'un giorno madre Natura finito di ridere e piangere e sara' ancora la vita immensa che non vede non parla non pensa.
...e si murimmo, menate nu fiore e na bestemmia pe' sta' liberta'... ________________________________________________________
Brian Eno
By This River
Here we are stuck by this river You and I underneath a sky That's ever falling down down down Ever falling down
Through the day as if on an ocean Waiting here always failing to remember Why we came came came I wonder why we came
You talk to me as if from a distance And I reply with impressions chosen From another time time time From another time. __________________________________________________________
nun me faje cchiu' male aggio 'mparato a care' _________________________________________________________
Liberta' l'ho vista dormire nei campi coltivati a Cielo e Denaro, a Cielo ed Amore, protetta da un filo spinato. ________________________________________________________
per chi viaggia in direzione ostinata e contraria col suo marchio speciale di speciale disperazione e tra il vomito dei respinti muove gli ultimi passi per consegnare alla morte una goccia di splendore di umanita' di verita'