Descrizione:
....Per me l'unica gente possibile sono i pazzi, quelli che sono pazzi di vita, pazzi per parlare, per essere salvati, vogliosi di ogni cosa allo stesso tempo, quelli che mai sbadigliano o dicono un luogo comune, ma bruciano, bruciano come favolosi fuochi artificiali.... On The Road
LASCIAMI LIBERE LE MANI lascia che le mie dita scorrano per le strade del tuo corpo la passione-sangue,fuoco, baci- m'accenda con tremule fiamate è garve la tempesta dei miei sensi che piega la selva sensibile dei miei nervi è carne che grida con le sue lingue ardenti è l'incendio! e tu sei qui come un legno intatto ora che la tutta la mia vita fatta cenere vola verso il tuo corpo pieno come la notte, d astri!
ROBERT FULTON TANNER
Se si potesse mordere la mano gigante che ci afferra e distrugge, come io fui morso da un topo il giorno che alla ferramenta mostravo la mia trappola brevettata. Ma non ci si può vendicare di quell'orco mostruoso che è la Vita. Tu entri nella stanza - cioè nasci; e poi devi vivere - logorarti l'anima, ecco! L'esca che brami è in vista: una donna coi soldi che vuoi sposare, prestigio, posizione, potere nel mondo. Ma bisogna darsi da fare e superare ostacoli - Eh, sì! le sbarre davanti all'esca. Finalmente ce l'hai fatta - ma si sente un passo: l'orco, la Vita, entra nella stanza, (era in agguato e ha sentito lo scatto della molla) e ti guarda rosicchiare il bellissimo formaggio, e ti fissa con occhi ardenti, e si fa torvo e ride, e ti beffa e maledice, mentre corri su è giù per la trappola, finchè il tuo tormento gli viene a noia. antologia di spoon river edgar lee masters
UN UOMO MATURO CON UN ORECCHIO ACERBO
Un giorno sul diretto Capranica-Viterbo vidi salire un uomo con un orecchio acerbo. Non era tanto giovane, anzi era maturato, tutto, tranne l'orecchio, che acerbo era restato. Cambiai subito posto per essergli vicino e poter osservare il fenomeno per benino. "Signore, - gli dissi - dunque lei ha una certa età: di quell'orecchio verde che cosa se ne fa" ? Rispose gentilmente: " Dica pure che son vecchio. Di giovane mi è rimasto soltanto quest'orecchio. E' un orecchio bambino, mi serve per capire le cose che i grandi non stanno mai a sentire: ascolto quel che dicono gli alberi, gli uccelli, le nuvole che passano, i sassi, i ruscelli, capisco anche i bambini quando dicono cose che a un orecchio maturo sembrano misteriose." Così disse il signore con un orecchio acerbo quel giorno sul diretto Capranica - Viterbo.
Gianni Rodari
MIMI NI NANI?
Mimi ni nani? Niko wapi? nimetoka wapi? ninakwenda wapi? wengi watajibu: mimi ni mtu, niko duniani, nimetoka ardhini, ninakwenda mbinguni. bali mimi nasema: mimi ni kitu, niko ardhini, nimetoka ardhini, nitarudi ardhini, hakuna Mungu hakuna mbingu, hakuna shetani, hakuna malaika, hakuna mtawa, hakuna mwovu. roho yako, ndiyo Mungu wako; mawazo yako, ndiyo shetani wako; kaburi lako, ndiyo mbingu yako; mateso yako duniani, ndiyo jahanam yako. nimesema, anayekataa, ana balaa!
(Mugyabuso Mulokozi)
Chi sono io? chi sono io? dove sono? da dove provengo? dove vado? molti risponderanno: io sono un uomo sono nel mondo provengo dalla terra vado in cielo. Invece io dico: io sono una cosa, sono nella terra, provengo dalla terra e tornerò alla terra. nessun dio, nessun cielo, nessun diavolo, nessun angelo, nessun monaco, nessun maligno. la tua anima, proprio lei il tuo dio, i tuoi pensieri, proprio loro il tuo diavolo, la tua tomba, proprio lei il tuo cielo; la tua sofferenza nel mondo, proprio lei il tuo inferno. io dicevo, chi si rifiuta sarà sventurato. |