Descrizione:
Attraverso i fremiti del ventre violentato dal tuono roco delle paure (le tue) coloro il tuo nome muto vergine con squarci di ombre
Le stesse della notte bugiarda quando l’ultimo dio signore del sacrilegio si prostrò ai piedi del letto orinando sulle lenzuola sporche di me l’estrema unzione della squallida purezza
Non una goccia sul tuo volto rigato solo di piccoli solchi i morsi viola della mia fame
Ho spento troppe sigarette con lacrime inespressive
Solo una volta nell’alone della vecchia candela prima dell’alba di cera ti vidi senza trucco
Ridevi terrorizzata dagli occhi (i miei) che ti scoprirono nuda