Occorre un lungo viaggio per maturare ciò che è acerbo. Come un frutto abbisogna tanto della luce del sole che dell'ombra per maturare, così al pellegrino, per la sua perfezione, occorre la duplice esperienza: gioia e dolore, unione e separazione, presenza e assenza. (Lettere di un istruttore Sufi)
Vi è un banchetto in onore del re. Tanti invitati sono riuniti, ognuno seduto secondo il suo rango. Vi è un solo posto libero per l'arrivo del re. Un discepolo sufi, vestito di stracci, entra e si siede sulla sedia destinata al re. Il primo ministro è indignato, e avvicinandosi al sufi gli chiede: Come osi sederti sulla sedia riservata al re? Sei un importante ministro? Sufi: No, non sono un importante ministro, ma molto di più. Primo ministro: Sei il re? Sufi: No, non sono il re. Sono molto più importante. Primo ministro: Sei il Profeta? Sufi: No, non sono il profeta. Sono molto più importante. Primo ministro: Sei Dio? Sufi: No, no sono Dio. Sono molto più importante. Primo ministro: (indignato) Come puoi dire questo? Non vi è nulla di più di Dio. Sufi: Sono quel "Nulla". Storia sufi
Alcuni dicono che la pioggia è brutta, ma non sanno che permette di girare a testa alta con il viso coperto dalle lacrime Jim Morrison